Street Skater 2

di Redazione Gamesurf
La Psx é stata una console importantissima per l'intero mercato dei videogiochi: al di là dei dati di vendita, ha conquistato nuove tipologie di giocatori, ha creato un pubblico nuovo, ha portato alla ricerca di nuovi generi e di approcci differenti ai generi "tradizionali". Il gioco sportivo, così come lo si conosceva, cambia volto, diventa sempre più un fenomeno di costume. Da qui il nascere di franchise videoludici dedicati a pratiche "alternative" o, meglio, di nicchia come lo snowboarding o lo skateboarding acrobatico. Street Skater 2 é, senza mezzi termini, un'ulteriore risposta di Electronic Arts alla felice intuizione che Activision e Neversoft hanno avuto con Tony Hawk's Skateboarding. I tipi di Micro Cabin hanno notevolmente migliorato il titolo d'esordio giungendo, stavolta, a un prodotto giocabile e dall'aspetto discreto

Street Skater 2 ha una struttura assai semplice: uno skater posto in una serie di tracciati deve raggiungere un traguardo in un dato tempo, accumulando un dato numero di punti. I punti vengono assegnati in base alle acrobazie compiute durante il tracciato, interagendo con i numerosi dossi, ringhiere, mezzi tubi ed elementi vari disseminati lungo i percorsi. E' possibile scegliere tra quattro differenti skater, ognuno dotato di abilità peculiari che possono essere successivamente accresciute. Le acrobazie da compiere per guadagnare punti vengono realizzate mediante combinazioni di tasti e direzioni e variano da quelle più semplici a quelle decisamente articolate; le prime non sono affatto difficili da ottenere, mentre le ultime richiedono una buona dose di virtuosismo e memoria
GAMEPLAY E GRAFICA
La sensazione preponderante che si avverte, giocando a Street Skater 2, é quella di una certa macchinosità nei controlli: é come se il modello dello skater impiegasse qualche istante di troppo a rispondere ai comandi del pad e questo determina un buon numero di passi falsi e, insieme, un certo grado di frustrazione. Rispetto all' "episodio" precedente che presentava fondali quanto più anonimi possibile, questo seguito punta decisamente sulla varietà e insieme sulla caratterizzazione: le gare sono infatti ambientate in luoghi notissimi, come il Lincoln Memorial di Washington (chissà però che fine avrà fatto la statua del presidente...), o il Cremlino e tutte le ambientazioni hanno una grafica piuttosto ricca e dai colori vivaci. Inoltre é possibile gareggiare tra i binari della metropolitana, così come in un parco pubblico, in piena notte oppure ancora fare slalom tra una serie di pericolosissime piscine e così via e ogni pista presenta un certo numero di elementi nascosti rilevabili mediante meticolosa esplorazione