Street Wars: Constructor Underworld

di Redazione Gamesurf
Sono talmente tante le cose che potremo fare in Constructor che é quasi impossibile esser completamente esaurienti a riguardo. Sappiate solo che potrete anche dilettarvi a giocare a scaricabarile con le bombe che, alcuni avversari, lasceranno nel giardino di una qualche nostra costruzione. Avremo poi modo di picchiare degli avvinazzati vagabondi per far sì che spendano tutta la loro pensione minima in una delle nostre attività. E ancora: potremo corrompere i pulotti per far sì che siano più discreti su quella tal bisca clandestina che tengono d'occhio da un bel po', e potremo addirittura fargli fare delle ronde intorno ai nostri isolati, perché intervengano prontamente nel caso in cui qualche scagnozzo al soldo dell'avversario pensi bene di far calzare degli stivali di cemento ad un nostro povero, onesto e sottopagato operaio

Come già detto, il livello di interazione é assolutamente massiccio. Scordatevi le solite ripetitive meccaniche tanto care alla Blizzard o alla Westwood, in SW non ci sarà mai una partita uguale all'altra, e addirittura pur affrontando lo stesso livello, e quindi, la stessa mappa di gioco, la tattica risultata vincente alla prima prova, potrà risultare fallimentare in questa seconda. SW mescola sapientemente quelli che sono i tòpoi di Sim City e The Settlers, ed offre una esperienza di gioco assolutamente coinvolgente e inusuale. Certo, l'approccio a questo titolo non sarà una passeggiata: SW sta agli strategici TR come Grand Prix Legends sta ai simulatori di guida. Creare un equilibrio di gioco perfetto sarà un'ardua impresa, ma anche plasmare un universo minimamente vivibile é una bella lotta in SW. Non vi troverete molto presto a poter rimirare il vostro creato come un acquario in cui tutto si compensa in modo automatico ed ogni cosa é capace di camminare da sola. Scordatevi i tempi morti di un Sim City o le telefonate e ripetitive tattiche di gioco tanto care alla Westwood (raccogli risorse, poi crea l'armata, quindi attacca frontalmente il nemico). Qui le variabili da calibrare sono tante, e le cose da fare sono assolutamente innumerevoli