Non ricordo più da quanto tempo non udivo questo nome:Hiryu. Chiudendo gli occhi e lasciandomi trasportare dal fiume dei ricordi assaporo quando, quasi un decennio fa, giovani e spensierati prendevamo le sembianze dello "Strider", l'agente segreto, il ninja, l'assassino. È arrivato il momento di risfoderare la lama della nostra fidata Cypher. Il nostro vecchio nemico è tornato ad inquinare la terra con la sua empietà e la sua sete di potere... Senza l'apporto della nostra organizzazione, oramai annientata, ci ritroveremo a sfidare da soli la potenza di "Grandmaster" accompagnato come sempre dalla sua ricca schiera di scagnozzi di ogni genere. Aprendo la confezione del gioco, l'impatto iniziale sarà veramente notevole: infatti, oltre ad un manuale ben curato, i nostri occhi si illumineranno alla vista di due CD. "E allora? Cosa c'è di strano?" direte voi... "Il solito gioco in due dischetti!" ...Invece NO! La CAPCOM ha deciso di farci una bella sorpresa... e così, insieme al gioco che avremo appena acquistato, troveremo il suo predecessore: STRIDER, tale e quale a come ce lo ricordiamo e a come lo abbiamo giocato anni e anni or sono. Superata l'emozione per un regalo inaspettato è finalmente arrivato il momento di sederci, impugnare il nostro PAD, e liberare un'altra volta il mondo dalla tirannia del nostro acerrimo nemico.
Dopo uno scarno menù iniziale, ci vengono proposte tre diverse missioni di sabotaggio ai danni del Grandmaster...Possiamo decidere noi in che ordine eseguirle, visto che tale decisione sarà ininfluente ai fini del gioco. La riuscita di queste, ci darà la possibilità di accedere alle due missioni finali. In tutto quindi, Strider II consta di cinque missioni, che, tutto sommato si dimostrano piuttosto brevi. Ciò potrebbe essere soltanto una nostra impressione, ma i fatti sono due: o il gioco presenta una longevità veramente minima... oppure, in questi anni abbiamo sviluppato un abilità "stridiana" veramente inarrivabile visto che Strider II nelle nostre mani è durato soltanto una manciata di ore... Questa a nostro avviso è la pecca più grande di questo gioco ... ma forse è meglio rimandare a dopo l'analisi di questo problema!
Tutto sommato siamo dei nostalgici, quindi non ci sentiamo di bocciare un titolo come Strider II. Anche se abbiamo riscontrato delle pecche notevoli, non possiamo dire di non esserci divertiti. Dopo così tanto tempo, è stato quasi commovente poter riprendere i panni della nostra amata macchina per uccidere... Purtroppo è proprio questo senso di nostalgia che ci porta a rimproverare qualcosina ai programmatori del gioco! Infatti, visto il titolo che avevano per le mani, avrebbero potuto dare vita ad un classico che, insieme al suo predecessore, sarebbe potuto diventare una pietra miliare nella storia dei videogiochi. Ma alcune mancanze, in primis l'eccessiva semplicità con cui si porta a termine il gioco, sicuramente pesano sul giudizio finale. In ogni caso comunque, non credo che i nostalgici riusciranno a restarne lontani.
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