Sub Command
di
Redazione Gamesurf
ANCHE L'OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE
Il mondo della superficie é ricostruito attraverso un motore tridimensionale che ricostruisce oltre duecentocinquanta elementi, che comprendono un numero elevato di navi, dai pescherecci alle più potenti armi da guerra, caccia militari, costruzioni a terra ed altro. I giocatori meno esigenti potranno inoltre seguire il sottomarino e manovrarlo dall'esterno. Sebbene il team si scusi per aver implementato questa opzione a scapito del realismo, coloro che alla simulazione pura preferiscono l'immediatezza potranno uscire dal mezzo, e vederlo ricostruito tridimensionalmente sia sotto che sopra la superficie dell'acqua. Potranno vedere da vicino le altre navi ed i bersagli identificati. Per mantenere un certo realismo gli oggetti non identificati verranno comunque mostrati sotto forma di "sfera" fino a che non verranno riconosciuti. L'aspetto grafico del gioco é curato nei dettagli sia per quel che riguarda i modelli tridimensionali dei mezzi, sia nella ricostruzione del paesaggio. Gli effetti luce sullo scafo, le texture e l'animazione del mare sono molto realistici, mentre talvolta il fondale é ridotto ad una superficie liscia. Esplosioni e modelli sono stati realizzati con cura nonostante l'aspetto grafico non sia fondamentale in un gioco di simulazione pura come questo
In Sub Command possono intraprendere due campagne, una dalla parte statunitense e una dalla parte russa. Le missioni sono di vario genere, ma per lo più si tratta di vero e proprio spionaggio: dalla scorta all'infiltrazione, dallo sbarcare commando in zone operative difficili, al bombardamento attraverso i missili di obiettivi a terra. Nello scontro con altre navi é fondamentale sapersi nascondere e colpire di sorpresa. Durante la navigazione ci si troverà a dover affrontare guerra elettronica continua, una caccia senza tregua. Infiltrarsi silenziosamente oltre le linee nemiche e colpire o semplicemente studiare l'entità dell'avversario é lo scopo per cui questi mezzi sono stati creati ed le missioni incarnano perfettamente lo spirito di questi mezzi. La campagna vede le missioni collegate le une alle altre, contrariamente al predecessore di questo titolo, Jane's 688, e l'esito di ognuna condiziona l'altra. Gli effetti sonori sono molto realistici e il doppiaggio, esclusivamente in inglese, si distingue tra russi e statunitensi per l'accento. Oltre al fascicolo in italiano, il gioco é corredato da un manuale in formato PDF di circa duecentotrenta pagine in inglese, che spiega come manovrare i sommergibili e far uso al meglio delle apparecchiature tecniche. Sub Command é completato da un mission editor abbastanza intuitivo, anche se un po' macchinoso, che consente di creare delle missioni in qualsiasi luogo della terra, scegliendo i mezzi coinvolti, gli obiettivi, e tutti i parametri necessari per ottenere il massimo del divertimento
Il mondo della superficie é ricostruito attraverso un motore tridimensionale che ricostruisce oltre duecentocinquanta elementi, che comprendono un numero elevato di navi, dai pescherecci alle più potenti armi da guerra, caccia militari, costruzioni a terra ed altro. I giocatori meno esigenti potranno inoltre seguire il sottomarino e manovrarlo dall'esterno. Sebbene il team si scusi per aver implementato questa opzione a scapito del realismo, coloro che alla simulazione pura preferiscono l'immediatezza potranno uscire dal mezzo, e vederlo ricostruito tridimensionalmente sia sotto che sopra la superficie dell'acqua. Potranno vedere da vicino le altre navi ed i bersagli identificati. Per mantenere un certo realismo gli oggetti non identificati verranno comunque mostrati sotto forma di "sfera" fino a che non verranno riconosciuti. L'aspetto grafico del gioco é curato nei dettagli sia per quel che riguarda i modelli tridimensionali dei mezzi, sia nella ricostruzione del paesaggio. Gli effetti luce sullo scafo, le texture e l'animazione del mare sono molto realistici, mentre talvolta il fondale é ridotto ad una superficie liscia. Esplosioni e modelli sono stati realizzati con cura nonostante l'aspetto grafico non sia fondamentale in un gioco di simulazione pura come questo
In Sub Command possono intraprendere due campagne, una dalla parte statunitense e una dalla parte russa. Le missioni sono di vario genere, ma per lo più si tratta di vero e proprio spionaggio: dalla scorta all'infiltrazione, dallo sbarcare commando in zone operative difficili, al bombardamento attraverso i missili di obiettivi a terra. Nello scontro con altre navi é fondamentale sapersi nascondere e colpire di sorpresa. Durante la navigazione ci si troverà a dover affrontare guerra elettronica continua, una caccia senza tregua. Infiltrarsi silenziosamente oltre le linee nemiche e colpire o semplicemente studiare l'entità dell'avversario é lo scopo per cui questi mezzi sono stati creati ed le missioni incarnano perfettamente lo spirito di questi mezzi. La campagna vede le missioni collegate le une alle altre, contrariamente al predecessore di questo titolo, Jane's 688, e l'esito di ognuna condiziona l'altra. Gli effetti sonori sono molto realistici e il doppiaggio, esclusivamente in inglese, si distingue tra russi e statunitensi per l'accento. Oltre al fascicolo in italiano, il gioco é corredato da un manuale in formato PDF di circa duecentotrenta pagine in inglese, che spiega come manovrare i sommergibili e far uso al meglio delle apparecchiature tecniche. Sub Command é completato da un mission editor abbastanza intuitivo, anche se un po' macchinoso, che consente di creare delle missioni in qualsiasi luogo della terra, scegliendo i mezzi coinvolti, gli obiettivi, e tutti i parametri necessari per ottenere il massimo del divertimento
Sub Command
Sub Command
Una simulazione pura: l'aspetto grafico è pressoché irrilevante, poiché il maggior divertimento si ricava nei lunghi momenti di tensione che precedono il riconoscimento degli avversari, nel superamento delle linee nemiche nel silenzio più assoluto, nelle attese e nelle fughe precipitose. E' un gioco complesso che appassionerà coloro che hanno amato Jane's 688 e coloro che traggono gusto dalle sofisticate simulazioni tecniche, ma che difficilmente avrà successo con il grande pubblico.