Sudden Strike 2
di
Daniele 'Dansolo' Palmas
Come era lecito aspettarsi per un avvenimento di tale portata, la seconda guerra mondiale è stata fonte di ispirazione per una marea di libri, film e, ovviamente, videogiochi: si parte dai simulatori di volo (chi si ricorda di "Battle of Britain" ?), passando per gli FPS ("Return to Castle Wolfenstein") e le avventure ("Indiana Jones and the Last Crusade"), per arrivare agli RTS. Nel nostro caso stiamo parlando proprio di un gioco che si inquadra in quest'ultima categoria e, più precisamente, del seguito di quel Sudden Strike realizzato dai Fireglow e pubblicato da CDV. L'originale era stato accolto un po' tiepidamente dalla critica, ma, nonostante ciò, era stato abbastanza apprezzato dal grande pubblico. Vediamo insieme se il seguito riuscirà a bissare questo successo.
Essendo il genere degli RTS, già da lungo tempo, molto inflazionato era necessario che Sudden Strike (e relativo seguito) trovassero un modo per risaltare nella massa. Niente di più semplice: la particolarità del gioco è di non prevedere il raccoglimento delle risorse, la costruzione di edifici e quella delle relative unità. Per dirla in maniera più chiara, vi troverete al comando di un gruppo di soldati e mezzi (più o meno numeroso e differenziato) con lo scopo di raggiungere determinati obbiettivi; se, sfortunatamente, durante la missione doveste perdere tutte le truppe avreste fallito, a causa dell'impossibilità di realizzarne altre!
Protagoniste del gioco sono le cinque nazioni (e le relative cinque campagne) che hanno rivestito un ruolo fondamentale nello svolgimento del conflitto: Inghilterra, Russia, Stati Uniti, Germania e Giappone (novità di questo sequel). Ogni campagna (costituita da otto missioni per un totale di quaranta) è affrontabile indipendentemente dalle altre, sebbene sia preferibile rispettare l'ordine stabilito, in modo tale da seguire lo svolgimento cronologico degli avvenimenti.
Prima di ogni missione ci sarà un dettagliato briefing in cui un vostro superiore vi spiegherà tutti gli obbiettivi che dovranno essere raggiunti: questa parte si caratterizza per la presenza di una mappa animata in cui vengono chiaramente indicate le zone nevralgiche dello scenario.
Poiché, in generale, una missione si articola in diversi punti è anche presente un utile riepilogo dei passi da compiere per vincere la battaglia (riepilogo che sarà possibile consultare anche durante la lotta). Una volta terminato il briefing sarete catapultati nel mezzo dell'azione con un certo numero di truppe, la cui tipologia è funzionale ai compiti da assolvere; queste unità si differenziano anche a seconda della fazione con cui vi sarete schierati. Per fare qualche esempio avremo ufficiali, cecchini, granatieri, mitraglieri e tanto altro per un totale di circa centocinquanta diverse (non proprio tutte in realtà) unità, di cui cinquanta appositamente create per questa versione.
Sudden Strike 2
7
Voto
Redazione
Sudden Strike 2
Sudden Strike II propone al giocatore un elevato grado di sfida strategico-tattica, eliminando completamente la parte relativa alla gestione delle risorse e conseguente utilizzo. Non aspettatevi, quindi, partite veloci, con il ritmo di uno Starcraft, bensì battaglie ben più riflessive in cui ogni mossa dovrà essere ben ponderata per non sprecare soldati e mezzi. La logica conseguenza è quella che dovrete essere armati di una buona dose di pazienza, perché, ai livelli di difficoltà più alti (quelli, secondo me, da scegliere per apprezzare pienamente il gioco) spesso fallirete gli obiettivi. La giocabilità è leggermente degradata dall'uso di un motore grafico bidimensionale, che non sempre consente di avere la padronanza della situazione. Interessante, ma non per tutti: visionate la demo per capire se è il gioco che fa per voi. Chi ha apprezzato il primo capitolo invece non abbia indugi, considerando che le migliorie, sebbene presenti, non stravolgono il gioco bensì lo completano.