Sudden Strike 2
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Una delle altre importanti novità di questo seguito è la possibilità di comandare aerei, navi e treni, oltre ai già utilizzabili mezzi come carri armati, jeep, furgoni, panzer e altro armamentario bellico di questo tipo, sempre che abbiate il personale in grado di guidarli (in genere ufficiali o addetti speciali). Da notare che è possibile anche appropriarsi dei mezzi nemici se riuscirete a non rovinarli troppo durante l'attacco. Ogni soldato, oltre ad avere una determinata abilità (come quella di piazzare mine, oppure di rimuoverle) ha poi altre due importanti caratteristiche: l'esperienza e il morale. La prima aumenta in seguito a scontri vincenti e migliora le qualità dei soldati (come, ad esempio, la precisione); il morale può, ugualmente, influenzare gli esiti di uno scontro e variare a seconda delle situazioni (ad esempio, se perderete soldati importanti per la battaglia il morale dei vostri soldati ne risentirà e combatteranno peggio).
Come già detto non c'è la possibilità di costruirsi le truppe, ma, di tanto in tanto (e in particolare dopo aver compiuto una parte della missione) riceverete rinforzi vitali. Altra particolarità del gioco è la possibilità di distruggere praticamente tutto quello che è presente nello scenario, a patto di avere le "bocche di fuoco" adatte.
I Fireglow non si sono, poi, certo dimenticati del gioco in multiplayer (sostanzialmente diverso da quello in single player e basato sulla conquista di determinate zone) sia tramite internet che mediante lan per un massimo di otto giocatori e, per rendere più intriganti questo tipo di partite, è stato messo a disposizione un editor di mappe.
La realizzazione tecnica dell'aspetto grafico è un po' antiquata rispetto a quanto un giocatore attuale si potrebbe aspettare: tutto è realizzato in una rigorosissima visuale isometrica (quindi sostanzialmente bidimensionale), non molto diverso da quello del primo episodio. Ora, io non sono un fanatico della terza dimensione a tutti i costi, ma bisogna ammettere che in Sudden Strike II l'implementazione di un motore tridimensionale capace di zoomare, ruotare, cambiare prospettiva (cose che attualmente non è possibile fare) sarebbe stata molto utile. In fin dei conti la grafica non è realizzata male, anzi denota una certa cura dei particolari (sebbene giocando ad una risoluzione di 1024 x 768 certe unità come i soldati abbiano un che di lillipuziano), ma ci sono certe situazioni in cui la tridimensionalità avrebbe garantito una più semplice selezione e assegnazione dei comandi alle unità, in particolare negli scenari con numerosi elementi del background come case, alberi e altro.
Giudizio più che sufficiente per il versante sonoro; ogni nazione è caratterizzata da voci con un particolare accento (ad esempio quello russo e quello tedesco), sia nel briefing che nel gioco vero e proprio. Gli effetti delle battaglie rientrano poi nella norma, come pure le musiche di accompagnamento (molto particolare una cantata in tedesco). Per quanto riguarda il sistema di controllo, non si discosta dai tipici standard a cui gli odierni RTS ci hanno abituati.
Grazie a queste specifiche tecniche non esaltanti, il gioco potrà essere utilizzato anche su computer non recenti, risultando perfettamente godibile.