Sudden Strike 2
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Per chi non avesse giocato al primo episodio della serie, l'impatto con questo seguito potrebbe essere un po' sconcertante; l'eliminazione di tutta la parte riguardante la gestione delle risorse e la costruzione di edifici e unità lascia di sicuro il segno. Poco male, perché dopo un po' ci si abitua a gestire in maniera più oculata e attenta le varie unità, iniziando a capire come in realtà l'importanza di una strategia e di una tattica sia fondamentale per riuscire nelle missioni. Se c'è infatti un aspetto che in Sudden Strike II è trattato in maniera molto profonda è, per l'appunto, quello tattico: seguendo la linea inaugurata dal predecessore, il realismo storico è parte fondamentale del gioco e da questo deriva l'attenzione necessaria nell'uso di soldati e mezzi, le cui perdite, come nelle guerre reali, potevano realmente determinare le sorti di una battaglia e, in certe situazioni, di una guerra.
Il realismo è poi sottolineato da tanti altri piccoli particolari come, ad esempio, la possibilità di distruggere tutti gli edifici, la creazione di punti nevralgici (come le stazioni o gli aeroporti) fondamentali per le strategie in modo tale da tagliare (o viceversa conquistare) rinforzi. Un aspetto in particolare, poi, merita di essere trattato più approfonditamente: il sistema della cosiddetta "fog of war" sul territorio. Come accadeva nella realtà nei tempi della seconda guerra mondiale il campo visivo dei soldati era abbastanza limitato perciò poteva capitare di subire danni senza neanche capire da che parte provenisse il pericolo; questo è anche ciò che potrebbe accadere in Sudden Strike II.
La visibilità sarà poi anche ostacolata da tutto ciò che si frappone tra i vostri soldati e quello che desidererete vedere (ad esempio se tra voi e il nemico vi è un edificio non sarete in grado di vedere cosa stanno combinando). Alcune unità, come gli ufficiali e i generali, hanno un raggio visivo superiore, grazie anche alla possibilità di usare i binocoli; per avere successo nelle missioni dovrete sfruttare in maniera consistente questi soldati perché, prima di muoversi, è necessario avere un'idea di cosa vi circonda per non cadere, ad esempio, in imboscate. Se tutto questo da un lato aumenta il realismo, dall'altro può risultare frustrante, in particolare per quei giocatori che si aspettano un RTS alla Starcraft o Warcraft III; ai livelli di difficoltà avanzati (in tutto ne esistono quattro) la sfida tattica diventerà davvero molto alta, mettendo a dura prova la vostra pazienza e facendo durare parecchio le partite.
Sotto il profilo della longevità, non ci saranno dunque problemi: le quaranta missioni (non tutte, ovviamente, della stessa lunghezza) vi daranno parecchio filo da torcere, senza contare il valore aggiunto del multiplayer. Se siete appassionati dai titoli prettamente strategici e non vi fate spaventare dalla curva di apprendimento un po' ripida (parlo per i livelli di difficoltà tre e quattro, che, a mio parere, sono quelli consigliabili anche dall'inizio per apprezzare pienamente l'impostazione data al titolo) Sudden Strike II è un gioco che merita attenzione. Per tutti gli altri suggerisco la visione di una demo per capire se è un gioco adatto alle vostre corde. Peccato per la realizzazione grafica non in linea con gli standard odierni.