Sudeki

di Tommaso Alisonno

C'ERA UNA VOLTA SUDEKI...
...un mondo che aveva la fortuna di essere governato da una sola Divinità, l'onnipotente Tetsu. Ma Tetsu si sentiva solo nella sua posizione di unico immortale, così riuscì a scindersi nel gemello Heigou, spartendosi il regno della luce e quello delle tenebre. Per secoli i due gemelli regnarono su Sudeki in armonia ed amore fraterno, ma poi le tenebre di Heigou prevalsero e cominciarono a esercitare il terrore su Sudeki. Tetsu trovò quattro eroi, tre umani ed una bestia antropomorfa, che adottassero la sua causa e contrastassero il potere del malvagio fratello, ma alla fine non ci fu altra soluzione se non scindere Sudeki in due mondi, Haskilia la luminosa ed Akloria la tenebrosa, due mondi estremamente simili, l'uno la copia tenebrosa dell'altro, l'altro la copia luminosa del primo.
Ma adesso, a distanza di secoli, improvvisamente le truppe di Akloria hanno cominciato a riversarsi su Haskilia, dando origine ad una guerra sanguinosa e cruenta. In questo scenario vediamo i nostri quattro eroi: Tal, guardia d'Elite del regno di Illumina, Ailish, figlia della regina Lusica e quindi principessa dello stesso regno, Elco, scienziato e pistolero al servizio della regina, e Buki, donna-gatto della tribù antropomorfa degli Shadani. Questi quattro personaggi non sanno ancora di essere gli eredi dei quattro eroi che un tempo servirono Tetsu...


UN J-RPG MOLTO ROMANZATO
Sudeki appartiene di pieno diritto alla categoria dei J-RPG, ossia di quei giochi di ruolo di stampo molto nipponico che hanno nella profondità di trama, la varietà delle ambientazioni, la limitazione nella scelta dei personaggi, il connubio tra magia, tecnologia e tecnomagia, e nelle tinte molto fumettose gli elementi di maggior differenziazione dagli RPG "classici" all'americana. C'è da dire però che più il tempo passa e più le due correnti vanno ad avvicinarsi, e forse proprio Sudeki costituisce al momento uno dei punti più vicini all'ibrido perfetto, vuoi perché sviluppato da un team americano, vuoi perché la progressione dei personaggi non è "iperbolica" ma sviluppata su una curva più graduale, vuoi perché la trama si basa più su cliché "occidentali" che non su leggende orientali. Giocando a Sudeki, infatti, più che avere l'impressione di sta vivendo una sorta di cartone animato, in cui ad un protagonista principale si affiancano altri personaggi sì importanti ma comunque sempre di secondo piano, si gusta il sapore di un romanzo Fantasy alla Weiss/Hickman, con diversi personaggi, parimenti importanti, uniti da una storia e un destino comuni, con forse solo il guerriero Tal posto un basso gradino al di sopra degli altri.

Per chi non sapesse cos'è un gioco di ruolo, dirò che si tratta fondamentalmente di un genere oramai molto simile all'avventura, tanto i due genere si sono avvicinati negli ultimi anni, in cui vi troverete a guidare i vostri personaggi attraverso una storia zeppa di esplorazioni, combattimenti, missioni principali e secondarie, in un mondo aperto all'esplorazione anche al di fuori dei binari principali di trama (ma comunque con limitazioni stabilite volta per volta dalla trama stessa) ed in cui potreste spesso tornare sui vostri passi per completare questa o quella missione. Man mano che proseguono nella loro avventura, i personaggi guadagneranno tesori ed esperienza con cui migliorare, rispettivamente, il loro equipaggiamento e le loro caratteristiche o abilità, in modo da poter affrontare sfide più complicate.

SISTEMA DI GIOCO
Sudeki utilizza un sistema di combattimento in tempo reale, il che significa che quando avrete a disposizione un solo personaggio assumerà delle tinte molto simili ad altri giochi, siano essi picchiaduro arcade o sparatutto in soggettiva, mentre quando avrete a disposizione più di un personaggio dovrete decidere quale pilotare personalmente lasciando la gestione degli altri all'intelligenza artificiale. Abbiamo menzionato due sistemi di combattimento differenti perché in effetti i quattro eroi si dividono in due categorie: Tal e Buki, combattenti da prima linea, cercheranno di affettare gli avversari con le loro armi da corpo a corpo, e per loro il combattimento è una complessa e delicata combinazione di attacchi orizzontali e verticali, combo, parate e capriole di schivata; Ailish ed Elco, invece, utilizzeranno armi a distanza, siano essi bastoni magici o armi da fuoco, e combattere con loro implicherà una visuale in prima persona in stile molto ma molto vicino a quello di un FPS, comprensivo di spostamento laterale e tasti per il cambio rapido dell'arma impugnata. I personaggi non direttamente utilizzati potranno essere impostati con un atteggiamento offensivo indipendente, di difesa del personaggio guidato o di fuga dal combattimento.