Sudeki

di Tommaso Alisonno

A prescindere dall'impostazione scelta, comunque, l'IA si limiterà a combattere utilizzando l'arma equipaggiata ed effettuando solo semplici combo: se vorrete massimizzare il rendimento di un personaggio dovrete passare al suo controllo diretto (cosa che potrete fare in qualsiasi momento). In questo modo non solo potrete, come già detto, cambiare rapidamente arma, sfruttare le schivate o effettuare combo più complesse, ma anche soprattutto accedere al suo menù delle abilità speciali, vale a dire delle tecniche di combattimento avanzato o incantesimi particolarmente potenti il cui uso sarà limitato dai sempreverdi Punti Abilità disponibili. Le abilità potranno essere di tipo offensivo, come l'attacco roteante o la più classica delle palle di fuoco, o di supporto, come poteri curativi o incrementi delle caratteristiche di difesa e offesa. Ci sono poi le tecniche spirituali, ma su queste è meglio non rovinare la sorpresa...
Come già citato, affrontando mostri e terminando missioni i personaggi guadagneranno esperienza, ed al raggiungimento di determinate soglie (via via crescenti) si avrà il passaggio di livello. Quando ciò accade, il personaggio avrà a disposizione un "incremento", ossia la possibilità di potenziare una singola delle quattro caratteristiche, che sono Punti Vita, Punti Abilità, Potenza (ossia efficacia in combattimento) ed Essenza (ossia efficacia delle abilità speciali). L'entità dell'incremento varia a seconda della natura del personaggio: un incremento ai punti vita darà a Tal 800 punti in più e ad Ailish solo 300, e viceversa un incremento di Essenza darà allo spadaccino 5 punti ed alla maga 10. In alternativa, un incremento potrà essere utilizzato per acquistare una nuova Abilità Speciale, per quanto l'elenco non sia molto vasto: fondamentalmente sta a voi decidere se avere un personaggio con molte abilità ma da usare con attenzione e perizia o uno con poche specializzazioni ma caratteristiche più competitive.

0
Sparsi nel gioco, infine, troverete degli oggetti capaci di incrementare una-tantum ed irreversibilmente i punteggi massimi delle caratteristiche di un singolo personaggio; questi oggetti sono ovviamente limitati e starà ancora una volta a voi decidere a chi assegnarli. Discorso differente per quanto riguarda l'equipaggiamento: le armature saranno assegnate solo a determinate tappe di trama, mentre le armi solo raramente saranno acquistabili e saranno ottenute più probabilmente dopo scontri contro boss o in aree segrete. Potrete però "personalizzare" queste parti di equipaggiamento facendovi iscrivere sopra delle "rune" che ne migliorino le caratteristiche o che infliggano o proteggano da status alterati (ad esempio, un'arma potrebbe essere inscritta con una runa che risucchia Punti Vita al nemico, mentre un'armatura potrebbe rendere immuni al Rallentamento).

ASPETTO TECNICO
Graficamente parlando Sudeki è molto valido: sin dalle prime fasi di gioco si nota una cura molto profonda nella realizzazione dei modelli 3D, con tutte le loro animazioni e texturizzazioni, e soprattutto nello studio degli ambienti. Questi ultimi sono realizzati in maniera tale che, salvo casi particolari, vi muoverete dall'uno all'altro con totale continuità, vale a dire con le zone successive che vengono caricate progressivamente man mano che attraversate le precedenti (anche se talvolta, specie quando attraversate velocemente delle zone spoglie per poi immettervi in zone complesse come città o paesi, il gioco si prende qualche secondo di caricamento); fanno eccezione i teletrasporti dato che si ha effettivamente la traslazione da una mappa all'altra. Il tutto fa un uso eccellente delle ombre in tempo reale (è molto bello passare all'ombra di un albero e vedere il modello del personaggio "leopardato" dalla luce che filtra tra le fronde) ed è realizzato in uno stile "da cartone animato" a metà strada tra il disneyano moderno ed il manga, più che adatto per quello che in sostanza è una gran bella favola. L'unica nota stonata sono i volti: se si fa eccezione per i protagonisti ed alcuni (non tutti) dei personaggi principali, la stragrande maggioranza dei personaggi avranno delle espressioni che potremo definire da "bambole indemoniate", con occhi troppo grossi e vivaci per il contesto del resto del viso. Buoni i labiali durante il parlato.

E proprio col parlato cominciamo a parlare di audio: approfittando del fatto che in tutto il gioco sono presenti i sottotitoli, i traduttori hanno pensato bene di ridoppiare solo le parti in cui questi ultimi vengono a mancare, vale a dire i filmati. Il risultato è che sentirete un personaggio parlare con una certa voce solo per poi sentirlo parlare con una anche sostanzialmente diversa, il che non è affatto bello, specie quando né i doppiaggi in Italiano né i doppiaggi in Inglese brillano per bellezza. Fortunatamente il parametro Sonoro risale con le musiche e gli effetti: le prime sono molto adatte all'atmosfera fiabesca dell'intera vicenda, mutandosi in motivi incalzanti durante i combattimento o in toni cupi nelle zone più pericolose; i secondi sono sempre eccellenti, adattissimi a tutte le situazioni e ricchi di particolari sempre apprezzati come, ad esempio, il diverso rumore prodotto camminando su differenti superfici.

GIOCABILITA' E LONGEVITA'
Il sistema di controllo di Sudeki è relativamente semplice da padroneggiare, ed anche se alcuni aspetti, come le combo o le schivate, sono relativamente più complessi il gioco ci aiuta ponendoci da principio combattimenti abbastanza semplici. È comunque necessario padroneggiarle al più presto con tutti i personaggi, dato che i boss saranno sempre caratterizzati dal fatto di poter essere sconfitti solo sfruttando determinate loro debolezze, e pertanto apposite strategie. Alcuni aspetti di gioco tendono forse ad essere eccessivamente pignoli, come alcuni boss eccessivamente procrastinanti nel voler sopravvivere ai nostri assalti o come il fatto che quando dovrete scortare un personaggio non potrete curare le sue ferite, ma il fatto che siano punti di forza o di debolezza è lasciato ai vostri gusti personali. I combattimenti non sono casuali, ma limitati a determinate aree in cui, entrando, si sbarreranno le uscite fino all'uccisione di tutti i mostri presenti. Nel gioco, inoltre, sono presenti numerosi enigmi, alcuni obbligatori altri totalmente opzionali, che per essere superati necessiteranno dell'utilizzo delle abilità speciali dei quattro eroi (Tal sposta casse e macigni, Ailish dissolve le pareti illusorie, Buki si arrampica nei muri muschiosi ed Elco può sorvolare degli strapiombi a patto di avere una fonte di energia per il suo jetpack).
Ma il vero punto debole di Sudeki è la longevità: correndo come matti dall'inizio alla fine siamo sotto l'ordine delle venti ore, ed anche volendo fare tutte le sotto-missioni si raggiungono a fatica le trenta. È pur sempre molto di più di uno degli episodi di .hack per PS2, per intenderci, (.hack che però si esplica attraverso quattro capitoli) ma è molto, troppo meno rispetto ad un Morrowind o un Final Fantasy. Fermo restando, comunque, che sono tutte, dalla prima all'ultima, ore di divertimento appassionante, e che spesso vi ritroverete a scoprire improvvisamente di aver trascorso davanti allo schermo più ore di quante pensavate.

CONCLUSIONI
Sudeki è indubbiamente un gioco degno di rilievo: per quanto la trama, relativamente breve, sia basata su numerosi e sempre apprezzati Cliché e offra poche o nessuna idea innovativa, è comunque realizzato in maniera indubbiamente accattivante e divertente. Dategli un'occhiata.

314