Super Mario 64 DS

Super Mario 64 DS
di
Il resto del novero è per parte piacevole ripasso storico (triplo salto, slancio, calcio, pugni, arrampicate, uso di blocchi e chi più ne ha più ne metta), per altra pura novità: uova da scoccare, getti di fuoco, metamorfosi, invisibilità ed altro ancora. Tali ingressi strutturali sono dettati dalla presenza di quattro personaggi, che in un confronto col passato asseriscono che a Mario, unico nel 1996, si aggiungono Yoshi (il primo ad essere controllato), Luigi (vieppiù sempre più emergente nel regno dei funghi) ed infine Wario, avido ed esilarante come sempre. Al giocatore lasciamo i piaceri di vivere i colpi di classe che accompagnano le vicissitudini con cui il quartetto si ricongiungerà, ciò che preme ora sottolineare è la differenziazione d'abilità che li caratterizza e la metodologia di complemento con cui si affronteranno le aree di gioco, nuove e vecchie, ed i boss di turno. Come da copione, entrando nei vari dipinti sparsi all'interno del castello di Peach si farà sì ingresso negli specifici livelli, ma alcuni impedimenti morfologici all'interno di essi suggeriranno di volta in volta quali fra i quattro panni è consigliabile indossare, se quelli forzuti di Wario, quelli canonici del buon Mario o quelli sfruttanti le diverse agilità di Yoshi e Luigi. L'area di gioco di turno verrà infine riprodotta in scala su schermo inferiore, che così, oltre a rappresentare lo spazio dove usufruire della componente tattile, ospita un'utile mappa da consultare il più assiduamente possibile.

All'interno della "Rec Room" troverete validi promotori della componente tattile: i Minigiochi.
All'interno della "Rec Room" troverete validi promotori della componente tattile: i Minigiochi.
Fra le diverse tematiche dei Minigame, Luigi sembra essere particolarmente propenso alle carte da gioco.
Fra le diverse tematiche dei Minigame, Luigi sembra essere particolarmente propenso alle carte da gioco.
Indirizzandolo col tratteggio di tappeti elastici ed al contempo salvandolo dagli abissi dovrete far passare Mario attraverso gli anelli fluttuanti.
Indirizzandolo col tratteggio di tappeti elastici ed al contempo salvandolo dagli abissi dovrete far passare Mario attraverso gli anelli fluttuanti.

Un altro innesto di spessore è rappresentato inoltre dai Minigiochi (si vedano le immagini e le relative didascalie) che per via della loro natura possono essere definiti validi promotori delle meccaniche Ds (preparate gli stilo); né sorprende, a tal proposito, che nella schermata principale vi sia l'apposita voce racchiudente tanto gli otto disponibili dal principio quanto tutti gli altri da acquisire col progredire dell'avventura (dando la caccia ai conigli raminghi). Dulcis in fundo, al novero di stelle da collezionare se ne aggiungono trenta del tutto nuove (per un totale che passa pertanto da 120 a 150) che insieme al picchia e fuggi della modalità multigiocatore (basilarmente incentrata su una "caccia astrale" a tempo e con una sola Game Card richiesta per massimo quattro giocatori), portano alla parola fine le soddisfacenti novità ludiche.

In chiusura non si può che parlare del reparto audio-visivo, encomiabile per quanto concerne il sonoro (oramai annoverabile come fiera arma a disposizione della console) e comportante migliorie inerenti l'aspetto grafico. Uno stabile framerate, i poligoni limati ed incrementati nel numero ed una texturizzazione di livello superiore rispetto al passato fanno chiudere senz'altro un occhio sull'assenza dell'anti-aliasing (sulla quale, in ambito portatile, è facile soprassedere). Insieme a Metroid Prime Hunters: First Hunt è questa la prova lampante (attuale ed anticipatrice di un roseo futuro) di come il Ds sappia gestire in tranquillità un affascinante mondo poligonale.
Nostalgico, esteticamente ritoccato in meglio, per sempre un assioma videoludico (consiglio obbligato per quanti ancora non l'abbiano giocato): eppure, l'affinità col Nintendo 64 fa ancora di quest'ultimo il suo più giusto habitat naturale. Avvalendosi di quanto osservato da una parte si può pertanto avanzare il rammarico di non aver battezzato una nuova console Nintendo con un Mario a tema (e invero, con altrettanta certezza, vi sarà chi ai sistemi di controllo adattati preferirà quello del passato), dall'altra però non si può che riconoscere l'estro ludico richiamato tanto dall'eredità di Super Mario 64, quanto dalle sostanziali e piacevoli aggiunte ad esso apportate.

Le teste scendono dall'alto verso il basso, al giocatore ed allo stilo spetta ricongiungerle ai giusti corpi.
Le teste scendono dall'alto verso il basso, al giocatore ed allo stilo spetta ricongiungerle ai giusti corpi.
I personaggi possono essere chiamati all'azione o entrando nei "camerini" interni al castello (nell'immagine) o trasformandosi momentaneamente in uno di essi mediante i rispettivi berretti.
I personaggi possono essere chiamati all'azione o entrando nei "camerini" interni al castello (nell'immagine) o trasformandosi momentaneamente in uno di essi mediante i rispettivi berretti.
Super Mario 64 era in perfetta simbiosi col pad del Nintendo 64, ora fra i tre disponibili il miglior sistema di controllo risulta essere il "Touch Mode".
Super Mario 64 era in perfetta simbiosi col pad del Nintendo 64, ora fra i tre disponibili il miglior sistema di controllo risulta essere il "Touch Mode".
11
Super Mario 64 DS
8.5

Voto

Redazione

0jpg

Super Mario 64 DS

Sulla giocabilità di Super Mario 64 si potrebbe stendere un saggio di numerose pagine ed una delle più immediate conseguenze che se ne trarrebbe sarebbe il connubio di circostanze e perizia che lo condusse a vette prima d'allora impensabili. Non è un mistero che il Nintendo Ds l'ospiti con dovuto fasto e rilevanti innesti strutturali (quattro personaggi da gestire invece di uno, 30 stelle in più da collezionare per un totale di 150), dimostrando ciononostante l'unico significante lato debole nel fatto di non possedere un concept che verta integralmente sulle peculiarità tattili della macchina (componente, invece, oltremodo garantita dalle decine di minigiochi dispensati). Nostalgico, esteticamente ritoccato in meglio, per sempre un assioma videoludico (vivamente consigliato per quanti ancora non l'abbiano giocato): eppure, l'affinità col Nintendo 64 fa ancora di quest'ultimo il suo più giusto habitat naturale. Avvalendosi di quanto osservato da una parte si può pertanto avanzare il rammarico di non aver battezzato una nuova console Nintendo con un Mario a tema (e invero, con altrettanta certezza, vi sarà chi ai sistemi di controllo adattati preferirà quello del passato), dall'altra però non si può che riconoscere l'estro ludico richiamato tanto dall'eredità di Super Mario 64, quanto dalle sostanziali aggiunte ad esso apportate.

Iscriviti alla Newsletter

Resta aggiornato sul mondo Gamesurf: anteprime, recensioni, prove e tanto altro.

ISCRIVITI