Super Mario Advance 2
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Tutto questo si lega anche e soprattutto ai blocchi trapsarenti di cui poco sopra, dato che solo l'attivazione dei suddetti permette di raggiungere nuove locazioni: rigiocare più volte un livello diventa quindi la norma e non l'eccezione. Ma se la completezza e la longevità degna di un dinosauro di Super Mario World stupisce, deve entusiasmare in maniera fanciullesca la perfezione (o presunta tale) con cui Nintendo confeziona ogni singolo, minuscolo, insignificante livellino del gioco. I salti da compiere, le rincorse da prendere, i nemici da studiare nei movimenti e nei tempi, le sequenze di trampolini che ci permettono di raggiungere con successo la fine del livello... tutto é organizzato come in un balletto dai contorni ben definiti, come in un dipinto in cui tutto é al suo giusto posto, nulla é lasciato al caso e il giocatore é chiamato a trovare la chiave di lettura in ogni momento: corri, salta esattamente in quel punto, dato che l'operazione porta a colpire proprio tale nemico la cui spinta porta inesorabilmente ad atterrare sulla piattaforma che fino a poco fa sembrava impossibile
In Super Mario World effettivamente non esiste l'impossibile, tutto si può fare, tutto si può raggiungere, non mediante settimane di frustrazioni, ma attraverso ore di precisi movimenti e prove... Qualcuno potrebbe, giustamente, trovare il tutto frustrante in alcuni casi, ma la nostra sensazione é che il livello di difficoltà sia bilanciato verso l'alto, ma con una raffinatezza e una delicatezza che non porta mai alla pura e semplice frustrazione, quanto più alla naturale voglia di mettersi continuamente in discussione e riprovare, riprovare, riprovare..
UN CAMMINO BEN PRECISO
Come fosse una litania, Super Mario World presenta una cadenza ben particolare e ripetuta (ma non ripetitiva) durante pressoché tutto il gioco. Nella grossa mappa del mondo si ripropongono ritmicamente alcune situazioni: esiste sempre uno dei castelli di Bowser dentro cui si nasconde il boss della sezione che ci si appresta a terminare, così come viene presentato sempre un livello ambientato nella casa dei fantasmi, quei Boo che dopo Super Mario World sono diventati una presenza fissa della serie, per comparire in modo massiccio anche nell'ultimo Luigi Mansion
In Super Mario World effettivamente non esiste l'impossibile, tutto si può fare, tutto si può raggiungere, non mediante settimane di frustrazioni, ma attraverso ore di precisi movimenti e prove... Qualcuno potrebbe, giustamente, trovare il tutto frustrante in alcuni casi, ma la nostra sensazione é che il livello di difficoltà sia bilanciato verso l'alto, ma con una raffinatezza e una delicatezza che non porta mai alla pura e semplice frustrazione, quanto più alla naturale voglia di mettersi continuamente in discussione e riprovare, riprovare, riprovare..
UN CAMMINO BEN PRECISO
Come fosse una litania, Super Mario World presenta una cadenza ben particolare e ripetuta (ma non ripetitiva) durante pressoché tutto il gioco. Nella grossa mappa del mondo si ripropongono ritmicamente alcune situazioni: esiste sempre uno dei castelli di Bowser dentro cui si nasconde il boss della sezione che ci si appresta a terminare, così come viene presentato sempre un livello ambientato nella casa dei fantasmi, quei Boo che dopo Super Mario World sono diventati una presenza fissa della serie, per comparire in modo massiccio anche nell'ultimo Luigi Mansion