Super Mario Galaxy
di
Paolo Mulas
Ci sono giochi che vengono dimenticati dopo poche ore, altri che riescono a durare per una stagione, ed altri ancora che invece segnano una intera generazione di videogiocatori. Quella di Super Mario è una serie che può vantare ormai oltre un quarto di secolo sulle spalle e fa parte di diritto a quest'ultima categoria. Ogni singolo episodio ha sempre colpito nel segno, tracciando la nuova strada maestra, poi regolarmente imboccata da altri, con risultati certamente inferiori.
L'ultimo titolo appartenente al filone principale della saga, Super Mario Sunshine è stato senza dubbio uno dei migliori giochi della scorsa generazione, eppure nonostante ciò non ha mancato di divedere critica e pubblico. La sua unica colpa? Quella di non essere allo stesso livello del suo ancor più illustro predecessore, Super Mario 64, il miglior platform 3D di tutti i tempi. Con una storia alle spalle così gloriosa l'attesa per Super Mario Galaxy non poteva che essere davvero spasmodica, soprattutto per via del doppio improbo compito assegnato all'ultima fatica Nintendo; cercare di riuscire là dove aveva "fallito" Sunshine, e soprattutto traghettare con successo Super Mario nella nuova generazione di console.
La trama non è mai stata certamente il punto forte di questo genere di giochi, ed anche in questo caso il nostro obbiettivo primario sarà quello di ritrovare e salvare la principessa Peach rapita per l'ennesima volta dal solito Bowser. Ma se il risultato finale è lo stesso, gli eventi in questa nuova avventura ci porteranno in un scenario totalmente nuovo, vastissimo e ricco di insidie e pericoli: l'universo. Se prima nell'attesa di scoprire un nuovo livello o più semplicemente per giocare in libertà giravamo per le stanze del castello di Peach, o nei soleggiati tetti delle case di Delfinia, stavolta avremo a che fare con un grande osservatorio astronomico, dove non solo ci si potrà riposare o parlare con vecchie e nuove conoscenze, ma che avrà soprattutto l'importante compito di fare da anticamera il raggiungimento dei mondi che andremo via via sbloccando.
Quelli che prima chiamavamo semplicemente livelli, in questo caso prendono il nome di galassie, che non solo differiranno tra loro per forma, dimensione e tema, ma che saranno costituite esse stesse nella maggior parte dei casi da più pianeti, rocce, satelliti e quant'altro. Ogni galassia inoltre nasconde al suo interno un numero differente di superstelle, per un totale di 120, ed il loro recupero sarà appunto il nostro principale obbiettivo nel gioco.
In questo primo anno di vita del Wii ci si è interrogati a più riprese sulla effettiva validità dell'innovativo sistema di controllo anche nei titoli per così dire "classici". Questo dubbio si è fortunatamente dissipato all'istante non appena abbiamo mosso i primi passi con Mario. Il movimento è infatti affidato al preciso stick analogico del nunchuck, mentre al tasto A del Wii mote è stato affidato il comando del salto. I sensori del "telecomando" sono comunque sfruttati, sia per recuperare le astroschegge (che saranno poi usate principalmente per essere sparate verso i nemici più piccoli ), semplicemente indicandole con il cursore sempre presente nello schermo, e sia scuotendolo per effettuare una piroetta. Una nuova mossa utile non solo per stordire alcuni avversari ma anche per distruggere ostacoli ed attivare particolare meccanismi. Il risultato finale è quindi un sistema di controllo che si dimostra fin da subito intuitivo e che permetterà di eseguire con facilità tutto il vario repertorio di Mario (dal salto triplo, a quello carpiato all'indietro) così come sempre era accaduto, ma che al contempo sfrutta in maniera intelligente anche le innovative caratteristiche del mote.
L'ambientazione spaziale, sembra regalare al gioco una dimensione totalmente nuova rispetto al passato. Il primo fattore di novità da tenere d'occhio è certamente dato dalla presenza della forza di gravità. Succederà così che nel giro di pochi secondi si dovrà passare dalla normale camminata "verticale" della vita di tutti i giorni, a correre a testa in giù su un pianetino od al muoversi in maniera perpendicolare rispetto alla parete. Tutto questo avverrà appunto in un lasso di tempo velocissimo, dovremo quindi abituarci in molti casi a saltare, o a dover sconfiggere il nemico attraverso una prospettiva del tutto nuova, che rimarrà tale però solo per i primi minuti di gioco. Dopo, anche grazie al sempre preciso lavoro della telecamera, riusciremo a muoverci in maniera agevole e naturale come fossimo sempre stati abituati a farlo. La frammentazione delle maggior parti dei livelli, pardon galassie, in tanti piccoli pianeti, regalerà al gioco un impronta decisamente più "action" rispetto al passato, con un ritmo di gioco davvero alto che in taluni casi ricorderà quello dei vecchi titoli bidimensionali. Molto spesso potremo rimanere nel singolo frammento anche per pochi secondi, il tempo di sconfiggere un nemico, o di trovare la "stella lancio" in grado di lanciarci appunto verso un altro pianeta.
In Mario Galaxy saranno tante le fasi che passeremo in "volo", che ci permetteranno di rimirare la galassia in tutta la sua composizione. Occhio, però a non distrarsi troppo, dal momento che dovremo stare comunque sempre attenti con il telecomando per eventuali astroschegge da recuperare. Nonostante ad un primo impatto il titolo possa sembrare esclusivamente orientato verso il tema futuristico, proseguendo nel corso dell'avventura si rimane piacevolmente colpiti anche dalla presenza di mondi con temi un po' più classici, come la casa infestata, il pianeta dei balocchi o il regno di lava e ghiaccio. Ed è appunto l'ottima mescolanza tra gli elementi innovativi e quelli classici a decretare il principale successo di Super Mario Galaxy. Accanto infatti a sezioni molto veloci, dove conta il tempismo e la precisione dei salti, si affiancano altri passaggi un po' più lenti, più riflessivi, con possibilità di fruttuosa esplorazione dell'ambiente circostante. Ed è proprio dal passato che riemergono con una nuova carica di originalità le mai dimenticate trasformazioni. Raccogliendo l'apposito power up Mario potrà per esempio trasformarsi in ape, non solo in grado di aggrapparsi alle strutture di miele, ma anche di volare seppur per un tempo limitato. Affianco a questo "potenziamento" ve ne se molti altri, che preferiamo non svelare per non rovinarvi la sorpresa, ma che si adattano perfettamente alla morfologia dei livelli. Insieme al ritmo, un altro elemento chiave della giocabilità è da ricercarsi nella grandissima varietà offerta. Ogni stella è una missione da compiere, ed ogni missione ci vedrà coinvolti nelle situazioni più diverse.
Nel giro di pochi minuti, potremo passare da uno scontro con un gigantesco boss, ad una gara a cavallo di una manta. Il tutto sostenuto da un livello di difficoltà ottimamente bilanciato; le prime stelle, pur piacevoli da recuperare saranno questione di pochi minuti, proseguendo nell'avventura invece avremo a che fare con passaggi decisamente più complicati ma anche più appaganti, che richiederanno grande concentrazione e grande manualità, senza però quasi mai portare il giocatore alla frustrazione. La causa di una eventuale disfatta sarà da ricercarsi esclusivamente nel proprio errore e mai per via di un problema di inquadratura o una collisione mal calcolata dalla cpu. Dicevamo prima delle 120 stelle presenti, un numero davvero elevato, in grado di assicurare una longevità di tutto rispetto al singolo giocatore, specialmente nel caso che voglia portare al termine il titolo recuperando tutto il recuperabile, una scelta che regolarmente nel mondo dei videogiochi è sinonimo di una ricompensa finale di gran valore, e Mario Galaxy non fa eccezione. Inoltre per la prima volta nella storia della serie un secondo giocatore con un altro telecomando potrà intervenire direttamente per dare un mano al proprio compagno, recuperando e sparando anche esso astroschegge e con altre agevolazioni. Non si può parlare proprio di multiplayer, ma è sicuramente una piacevole aggiunta, soprattutto per chi in altri tempi sarebbe rimasto solamente a guardare il primo giocatore..
Graficamente il titolo è, per restare in tema con il nome del gioco, di un altro pianeta rispetto alla quasi totalità di produzioni per Wii, marcando finalmente la superiorità tecnica rispetto al Gamecube . Ambientazioni vaste e suggestive, che godono di una ottima pulizia, e di ricchezza di dettagli e che soprattutto possono vantare una serie di effetti speciali (come il fur shading, o la riproduzione del fuoco) di ottimo impatto visivo. Perfette anche le animazioni, fluide e realistiche come da tradizione. Di gran livello anche il sonoro, che può vantare nuovi brani, e il ritorno di vecchi temi remixati che faranno la gioia dei giocatori nostalgici.
Non ci sono molte parole per descrivere Super Mario Galaxy se non quella che è già inscritta nel suo nome, galattico. La nuova avventura di Mario è un titolo fantastico sotto ogni punto di vista, vario, ricchissimo, profondo, innovativo ma con numerosi richiami classici, ed anche tecnicamente all'avanguardia. Vederne i titoli di coda sarà sicuramente un colpo al cuore ad ogni giocatore; nessuno vorrà aspettare altri dieci anni per un titolo del genere.
L'ultimo titolo appartenente al filone principale della saga, Super Mario Sunshine è stato senza dubbio uno dei migliori giochi della scorsa generazione, eppure nonostante ciò non ha mancato di divedere critica e pubblico. La sua unica colpa? Quella di non essere allo stesso livello del suo ancor più illustro predecessore, Super Mario 64, il miglior platform 3D di tutti i tempi. Con una storia alle spalle così gloriosa l'attesa per Super Mario Galaxy non poteva che essere davvero spasmodica, soprattutto per via del doppio improbo compito assegnato all'ultima fatica Nintendo; cercare di riuscire là dove aveva "fallito" Sunshine, e soprattutto traghettare con successo Super Mario nella nuova generazione di console.
La trama non è mai stata certamente il punto forte di questo genere di giochi, ed anche in questo caso il nostro obbiettivo primario sarà quello di ritrovare e salvare la principessa Peach rapita per l'ennesima volta dal solito Bowser. Ma se il risultato finale è lo stesso, gli eventi in questa nuova avventura ci porteranno in un scenario totalmente nuovo, vastissimo e ricco di insidie e pericoli: l'universo. Se prima nell'attesa di scoprire un nuovo livello o più semplicemente per giocare in libertà giravamo per le stanze del castello di Peach, o nei soleggiati tetti delle case di Delfinia, stavolta avremo a che fare con un grande osservatorio astronomico, dove non solo ci si potrà riposare o parlare con vecchie e nuove conoscenze, ma che avrà soprattutto l'importante compito di fare da anticamera il raggiungimento dei mondi che andremo via via sbloccando.
Quelli che prima chiamavamo semplicemente livelli, in questo caso prendono il nome di galassie, che non solo differiranno tra loro per forma, dimensione e tema, ma che saranno costituite esse stesse nella maggior parte dei casi da più pianeti, rocce, satelliti e quant'altro. Ogni galassia inoltre nasconde al suo interno un numero differente di superstelle, per un totale di 120, ed il loro recupero sarà appunto il nostro principale obbiettivo nel gioco.
In questo primo anno di vita del Wii ci si è interrogati a più riprese sulla effettiva validità dell'innovativo sistema di controllo anche nei titoli per così dire "classici". Questo dubbio si è fortunatamente dissipato all'istante non appena abbiamo mosso i primi passi con Mario. Il movimento è infatti affidato al preciso stick analogico del nunchuck, mentre al tasto A del Wii mote è stato affidato il comando del salto. I sensori del "telecomando" sono comunque sfruttati, sia per recuperare le astroschegge (che saranno poi usate principalmente per essere sparate verso i nemici più piccoli ), semplicemente indicandole con il cursore sempre presente nello schermo, e sia scuotendolo per effettuare una piroetta. Una nuova mossa utile non solo per stordire alcuni avversari ma anche per distruggere ostacoli ed attivare particolare meccanismi. Il risultato finale è quindi un sistema di controllo che si dimostra fin da subito intuitivo e che permetterà di eseguire con facilità tutto il vario repertorio di Mario (dal salto triplo, a quello carpiato all'indietro) così come sempre era accaduto, ma che al contempo sfrutta in maniera intelligente anche le innovative caratteristiche del mote.
L'ambientazione spaziale, sembra regalare al gioco una dimensione totalmente nuova rispetto al passato. Il primo fattore di novità da tenere d'occhio è certamente dato dalla presenza della forza di gravità. Succederà così che nel giro di pochi secondi si dovrà passare dalla normale camminata "verticale" della vita di tutti i giorni, a correre a testa in giù su un pianetino od al muoversi in maniera perpendicolare rispetto alla parete. Tutto questo avverrà appunto in un lasso di tempo velocissimo, dovremo quindi abituarci in molti casi a saltare, o a dover sconfiggere il nemico attraverso una prospettiva del tutto nuova, che rimarrà tale però solo per i primi minuti di gioco. Dopo, anche grazie al sempre preciso lavoro della telecamera, riusciremo a muoverci in maniera agevole e naturale come fossimo sempre stati abituati a farlo. La frammentazione delle maggior parti dei livelli, pardon galassie, in tanti piccoli pianeti, regalerà al gioco un impronta decisamente più "action" rispetto al passato, con un ritmo di gioco davvero alto che in taluni casi ricorderà quello dei vecchi titoli bidimensionali. Molto spesso potremo rimanere nel singolo frammento anche per pochi secondi, il tempo di sconfiggere un nemico, o di trovare la "stella lancio" in grado di lanciarci appunto verso un altro pianeta.
In Mario Galaxy saranno tante le fasi che passeremo in "volo", che ci permetteranno di rimirare la galassia in tutta la sua composizione. Occhio, però a non distrarsi troppo, dal momento che dovremo stare comunque sempre attenti con il telecomando per eventuali astroschegge da recuperare. Nonostante ad un primo impatto il titolo possa sembrare esclusivamente orientato verso il tema futuristico, proseguendo nel corso dell'avventura si rimane piacevolmente colpiti anche dalla presenza di mondi con temi un po' più classici, come la casa infestata, il pianeta dei balocchi o il regno di lava e ghiaccio. Ed è appunto l'ottima mescolanza tra gli elementi innovativi e quelli classici a decretare il principale successo di Super Mario Galaxy. Accanto infatti a sezioni molto veloci, dove conta il tempismo e la precisione dei salti, si affiancano altri passaggi un po' più lenti, più riflessivi, con possibilità di fruttuosa esplorazione dell'ambiente circostante. Ed è proprio dal passato che riemergono con una nuova carica di originalità le mai dimenticate trasformazioni. Raccogliendo l'apposito power up Mario potrà per esempio trasformarsi in ape, non solo in grado di aggrapparsi alle strutture di miele, ma anche di volare seppur per un tempo limitato. Affianco a questo "potenziamento" ve ne se molti altri, che preferiamo non svelare per non rovinarvi la sorpresa, ma che si adattano perfettamente alla morfologia dei livelli. Insieme al ritmo, un altro elemento chiave della giocabilità è da ricercarsi nella grandissima varietà offerta. Ogni stella è una missione da compiere, ed ogni missione ci vedrà coinvolti nelle situazioni più diverse.
Nel giro di pochi minuti, potremo passare da uno scontro con un gigantesco boss, ad una gara a cavallo di una manta. Il tutto sostenuto da un livello di difficoltà ottimamente bilanciato; le prime stelle, pur piacevoli da recuperare saranno questione di pochi minuti, proseguendo nell'avventura invece avremo a che fare con passaggi decisamente più complicati ma anche più appaganti, che richiederanno grande concentrazione e grande manualità, senza però quasi mai portare il giocatore alla frustrazione. La causa di una eventuale disfatta sarà da ricercarsi esclusivamente nel proprio errore e mai per via di un problema di inquadratura o una collisione mal calcolata dalla cpu. Dicevamo prima delle 120 stelle presenti, un numero davvero elevato, in grado di assicurare una longevità di tutto rispetto al singolo giocatore, specialmente nel caso che voglia portare al termine il titolo recuperando tutto il recuperabile, una scelta che regolarmente nel mondo dei videogiochi è sinonimo di una ricompensa finale di gran valore, e Mario Galaxy non fa eccezione. Inoltre per la prima volta nella storia della serie un secondo giocatore con un altro telecomando potrà intervenire direttamente per dare un mano al proprio compagno, recuperando e sparando anche esso astroschegge e con altre agevolazioni. Non si può parlare proprio di multiplayer, ma è sicuramente una piacevole aggiunta, soprattutto per chi in altri tempi sarebbe rimasto solamente a guardare il primo giocatore..
Graficamente il titolo è, per restare in tema con il nome del gioco, di un altro pianeta rispetto alla quasi totalità di produzioni per Wii, marcando finalmente la superiorità tecnica rispetto al Gamecube . Ambientazioni vaste e suggestive, che godono di una ottima pulizia, e di ricchezza di dettagli e che soprattutto possono vantare una serie di effetti speciali (come il fur shading, o la riproduzione del fuoco) di ottimo impatto visivo. Perfette anche le animazioni, fluide e realistiche come da tradizione. Di gran livello anche il sonoro, che può vantare nuovi brani, e il ritorno di vecchi temi remixati che faranno la gioia dei giocatori nostalgici.
Non ci sono molte parole per descrivere Super Mario Galaxy se non quella che è già inscritta nel suo nome, galattico. La nuova avventura di Mario è un titolo fantastico sotto ogni punto di vista, vario, ricchissimo, profondo, innovativo ma con numerosi richiami classici, ed anche tecnicamente all'avanguardia. Vederne i titoli di coda sarà sicuramente un colpo al cuore ad ogni giocatore; nessuno vorrà aspettare altri dieci anni per un titolo del genere.
Super Mario Galaxy
9.5
Voto
Redazione
Super Mario Galaxy
Dopo una lunga e spasmodica attesa Super Mario Galaxy è finalmente arrivato, ed il debutto della serie sul Wii non poteva avvenire in maniera migliore. La nuova avventura di Mario è un titolo fantastico sotto ogni punto di vista; divertente, vario, profondo, dotato di un gran ritmo, ed anche graficamente ai livelli della nuova generazione. L'ottima mescolanza di elementi innovativi con quelli classici, permette di non deludere le aspettative dei fan più tradizionalisti, ma al contempo rende il titolo perfettamente fruibile anche a chi per la prima volta si avvicina ad una produzione di questo genere. Bentornato Mario!