Super Monkey Ball

di Redazione Gamesurf
COPPI, BARTALI, BUGNO, CHIAPPUCCI
Può esistere un gioco capace di unire Marble Madness al fascino delle vecchie biglie da spiaggia, il tutto condito dal divertimento dei percorsi da minigolf? Si, e per giocarlo non dovrete nemmeno scavare la solita pista trascinando un amico per le caviglie... che poi, diciamocelo, la sabbia nelle mutande da particolarmente fastidio!
Super Monkey Ball, nella modalità Main Game in particolare, riassume in sé proprio queste tre impostazioni, solo apparentemente lontanissime tra di loro. Il gioco si svolge su particolari piattaforme sospese, caratterizzate da un punto di partenza, uno di arrivo e... tonnellate di banane. L'ovvio scopo é quello di portare la nostra rotolante scimmietta da un punto all'altro in un dato limite di tempo, raccogliendo il numero più alto di banane possibile ed evitando di farla cadere nel vuoto. Quello che spiazza, almeno inizialmente, é il metodo di controllo: non dovremo, come sarebbe lecito aspettarsi, muovere direttamente la nostra scimmietta, ma agiremo direttamente sulla piattaforma, variandone l'inclinazione e facendo così rotolare di conseguenza la protagonista del gioco. Sembra semplice e, in effetti, la modalità "Beginner", limitata a un percorso di dieci piattaforme, comincia a diventare interessante solo negli ultimissimi livelli. E' salendo di difficoltà, selezionando la modalità intermedia (30 piattaforme) e, soprattutto, in quella "expert" (50 percorsi totali) che si può capire l'incredibile lavoro di design che é stato necessario per creare un numero così ampio di percorsi, tutti vari e costellati da ostacoli più o meno difficoltosi

Piattaforme mobili, inclinazioni assassine delle piattaforme, salti da affrontare con la giusta velocità, porzioni di piattaforma che si inclinano o roteano indipendentemente dalla nostra volontà, passaggi strettissimi su ponti minuscoli e tortuosi... ce n'é veramente per tutti i gusti
Questa modalità di Super Monkey Ball é sicuramente longeva, quasi al punto di sfiorare la frustrazione: é bene non avere vicino persone troppo sensibili, perché alla quarantesima scimmia persa a causa di un trabocchetto particolarmente ostico ci si potrebbe lasciare andare a improperi decisamente coloriti. I momenti più frustranti sono inoltre aggravati dall'utilizzo dell'unica telecamera disponibile che, purtroppo, ricorda da vicino i difetti già riscontrati in questo particolare campo in alcuni giochi prodotti da Sega. L'inclinazione delle piattaforme, infatti, viene eseguita imprimendo il movimento sul precisissimo stick analogico del pad, ma tale movimento é relativo alla posizione della telecamera. Spesso accade che la telecamera stessa non sia prontissima a spostarsi alle spalle della scimmietta e questo impedisce al giocatore di vedere dove sta andando e, soprattutto, di impostare l'inclinazione migliore in quel particolare frangente. In molte situazioni intricate é più questo difetto a causare la caduta della scimmia che non le caratteristiche vere e proprie del tracciato