Super Monkey Ball -PAL-
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La prima sorpresa appare dopo che si è inserito il mini-dvd nell'alloggiamento del giocattoloso Game Cube. Dopo la consueta musichetta col simpatico logo Nintendo, la grande N tridimensionale, ecco apparire il marchio azzurro Sega su fondo bianco. Super Monkey Ball è il primo titolo in assoluto che la storica casa nippoamericana concede in esclusiva agli arcirivali di Mario&Zelda e, nel piccolo/grande mondo dei videogiochi, si tratta di una vera e propria rivoluzione (finora Sega sviluppava per sé stessa o per Pc). L'unione tra due colossi del divertimento non può che partorire un videogioco tutto arcade e divertimento, considerando anche la filiazione da una poco ordinaria versione coin-op, caratterizzata da una gialla banana di plastica al posto dell'usuale joystick.
Il ritorno del bigliardino
Super Monkey Ball propone svariate modalità di gioco: esaminiamo quella che, già nel menù principale, viene denominata principale. Il gameplay del prodotto Sega si ispira a due prodotti: il vecchio Marble Madness per Amiga, in cui si controllava una piccola biglia in castelli 3D, e quella tavola inclinata con buchi e biglia che si trovava nei bar di dieci, venti anni fa. Lì si muoveva il piano, cercando di portare la piccola sfera metallica lungo un percorso accidentato alla meta. Ecco, Super Monkey Ball (Super Scimmia Palla...), riprende quel rudimentale concept, per sfornare un prodotto irresistibile ed innovativo.
In pratica bisogna portare la sfera dallo start al traguardo entro un certo periodo di tempo, attraversando percorsi angusti in cui un minimo errore provoca la caduta nel vuoto sottostante (tutti gli scenari sono sospesi in aria a precipitevoli altezze).
Gli sviluppatori della Amusement Vision hanno optato per creare una grossa bigliona di vetro bicolore, con dentro rinchiusa una simpatica scimmietta che camminerà, o rotolerà, in base ai movimenti del suo sferico contenitore. In realtà quattro sono i protagonisti del gioco, ognuno con suo peso e velocità: Aiai è il simpatico protagonista, Meemee la sua dolce controparte femminile, Baby una scimmia bambina minuscola e Gongon un grosso e pesante scimmione.
Si usa solo il control stick
I controlli di Mokey Ball sono quanto di più essenziale e pulito si potesse immaginare in un videogioco. Dimenticatevi il groviglio di tasti, tastoni pad e stick del joypad Nintendo: il titolo Sega utilizza l'analogico sinistro e soltanto quello, col pulsante A per zoomare una piantina che, credetemi, consulterete davvero poco. Lo stick, sensibile e calibrato al più insignificante movimento del polpastrello, diventerà la vostra interfaccia fisica col colorato mondo di Monkey Ball.
La semplificazione assoluta del controllo conduce ad un tipo di gioco unico, ma, a causa dei tanti parametri da tenere sott'occhio, niente affatto semplicistico. Si penserebbe di poter affrontare Super Monkey Ball in modo pressoché statico, sfidando i stretti percorsi pian pianino con movimenti millimetrici. Purtroppo ciò non è possibile, per due serie di motivi. Innanzitutto bisogna sbrigarsi perché gli scenari sono davvero brevissimi, 60 o 30 secondi, e senza sconti per chi non è lesto a rotolare. Inoltre alcune scenari presentano conformazioni non perfettamente piatte ma perfidamente curve, così da dover sfruttare l'inerzia di rotolamento per superarle o per evitare di scivolare nel baratro di sotto.
Super Monkey Ball da statico si fa così incredibilmente dinamico, e farete fatica ad aver ragione della sua fisica, fluidissima e, come si dice, non inferiore a quella di un simulatore di biliardo (sempre di palle si tratta, no?).