Super Pokémon Rumble
di
Roberto Vicario
Il franchise dei Pokemon é il più classico esempio che vede una creazione diventare talmente famosa e straripante da inondare qualsiasi altro settore, esterno alla sua creazione, tanto da diventare un vero e proprio fenomeno sociale e commerciale. I mostriciattoli creati da Nintendo sin dalla loro creazione, anno dopo anno, sono riusciti a raccogliere sempre più proseliti grazie al continuo gettito di giochi, eventi e merchandising creato ad hoc per convincere sempre più persone - e non solo ragazzini - a diventare veri e propri fan accaniti di questo movimento.
Videoludicamente parlando, alla serie principale - quella che esce in duplice versione, per intenderci - sono sempre stati affiancati diversi spin-off a coprire il buco tra un titolo ufficiale e l'altro, con risultati non proprio incoraggianti ad eccezione di qualche raro caso. In attesa del prossimo nuovo capitolo, la nuova portatile di Nintendo non poteva certo rimanere orfana di un titolo ispirato alla serie ( sopratutto sotto Natale ) e così ecco fare capolino sugli scaffali dei negozi Super Pokemon Rumble, titolo che utilizzi i diversi mostri in un modo abbastanza originale e diverso dal solito.
GIOCATTOLI VIOLENTI
Il concept di gioco utilizzato dagli sviluppatori, in realtà, non é poi così originale, dato che utilizza in maniera abbastanza pedissequa uno stile già intravisto in un titolo per WiiWare del 2009, il quasi omonimo Pokemon Rumble. In questa variante, il classico schema a gioco di ruolo, lascia spazio ad un più “caciarone” picchiaduro a scorrimento in cui i Pokemon se le danno di santa ragione. In questa versione però non esisteranno allenatori o cose di questo tipo, ma semplicemente delle versioni giocattolo deformate dei mostri che si picchieranno per la supremazia, in un susseguirsi di livelli di gioco caratterizzati dalle diverse ambientazioni. Ad esser particolarmente maligni, la spiegazione del gioco potrebbe tranquillamente esaurirsi in queste poche righe, dato che, il gameplay oltre a quello già raccontato offre davvero pochissimi spunti di approfondimento.
L'infausta scelta degli sviluppatori, infatti, ha trasformato il titolo in un mero bottom smashing in cui basterà continuare a premere sempre lo stesso tasto per proseguire nel livello, senza aggiungere un minimo di spessore all'esperienza di gioco. Le stesse classi e categorie di Pokemon, storicamente uno degli assi nella manica sfoggiati dal brand, perdono completamente di valore dato che, pur rimanendo, non sono così influenti come nelle altre incarnazioni, sintetizzando il tutto alla mera fortuna di trovare un pokemon di un determinato livello di potenza per sbaragliare tutti i nemici. La stessa cattura dei pokemon di fatto non esiste, pur essendoci in ogni caso la possibilità di catture tutti i più di 600 esemplari. Anche in questo caso tutto viene ridotto alla pura casualità dato che questi si potranno catturare man mano che si uccideranno nemici e non ci saranno particolari metodi o tecniche di cattura, ma semplicemente andranno casualmente raccolti da terra.
L'infrastruttura dei diversi livelli é afflitta dallo stesso problema che stiamo menzionando a più riprese in questa analisi: la piattezza. Il level design infatti é abbastanza ripetitivo e prevede una serie di sezioni a compartimenti stagni in cui si devono affrontare un certo quantitativo di nemici, e una volta sconfitti, si accede a quella successiva, fino a che non si confluisce alla battaglia con il boss che altri non é che un pokemon più raro e più grande, ma che sfortunatamente non necessita di particolare tecniche per essere abbattuto e, se fortunati, catturato. Questi livelli, saranno alternati a cadenza abbastanza regolare da hub neutri in cui si potranno acquistare nuove mosse per i nostri esemplari, o semplicemente ristorare tutti i loro punti vita e prepararli alla battaglia successiva. Sono, infine, presenti delle arene in cui si potrà combattere con il proprio team e una volta battuti il o i campioni di quell'arena si potrà accedere all'area di gioco successiva con relativo cambio di scenografia.
POKEMON VINTAGE
A ben guardare, non é solo il concept di gioco ad essere stato ripreso dalla versione originale del titolo, ma anche il comparto grafico sembra non aver fatto da gigante, nonostante l'indubbia potenza del nuovo hardware di Nintendo. La tecnica in cell shading accorpato ad un character design molto cartoon e caricaturale non riesce a rendere giustizia ai Pokemon, restituendo alla vista del giocatore modelli bruttini e il più delle volte sproporzionati e mal realizzati. Lo stesso si deve dire delle location di gioco che seppur meno brutte dei personaggi risultano davvero fin troppo spoglie e poco caratterizzate per essere promosse, sopratutto dopo quello che altri titoli per 3DS sono già stati in grado di dimostrare agli occhi dei videogiocatori.
Quello che però boccia davvero in maniera irrimediabile il progetto é una difficoltà del gioco che sembra essere tarata davvero troppo verso il basso. Difficilmente, durante la vostra sessione di gioco vi capiterà di morire e ancora più difficilmente sarete costretti a ricominciare un livello o una particolare sezione di gioco, questo perché l'I.A. dei nemici é a tratti davvero imbarazzante con fiumane di mostri che si scaglieranno contro il nostro Pokemon senza il minimo criterio e tattica. Tutto questo influisce negativamente sulla longevità del titolo, e non ci vorranno davvero più di tre ore di gioco per completare la prima run. Solo se il vostro spirito da collezionista riuscirà a prendere il sopravvento tornerete sui vostri passi per catturare tutti i mostri presenti nei vari schemi, altrimenti dopo questo breve lasso di tempo appoggerete il titolo sullo scaffale senza riprenderlo mai più in mano.
Lo stesso effettto 3D, che poteva davvero essere uno dei pochi spunti di vera innovazione del titolo, é praticamente inutiizzato dato che non riesce nemmno a dare quel senso reale di profondità che altri titoli ci hanno saputo far apprezzare. Niente da segnalare sotto l'aspetto audio con una completa localizzazione in italiano, ma con musichette e temi portanti assolutamente inspidi e privi di mordente.
In tutto questo l'unico barlume di luce é dato dal pieno supporto alla Wi-fi connection e allo street e spot pass, per poter sfidare i propri amici o passanti in scontri all'ultima mossa, ma a conti fatti é davvero troppo poco per poter risollevare le sorti di un titolo che si é dimostrato assolutamente insufficiente per il prezzo a cui viene venduto, e che sarebbe stato sicuramente più a suo agio su un digital delivery che in un negozio. Utente avvisato... a voi la scelta!
Videoludicamente parlando, alla serie principale - quella che esce in duplice versione, per intenderci - sono sempre stati affiancati diversi spin-off a coprire il buco tra un titolo ufficiale e l'altro, con risultati non proprio incoraggianti ad eccezione di qualche raro caso. In attesa del prossimo nuovo capitolo, la nuova portatile di Nintendo non poteva certo rimanere orfana di un titolo ispirato alla serie ( sopratutto sotto Natale ) e così ecco fare capolino sugli scaffali dei negozi Super Pokemon Rumble, titolo che utilizzi i diversi mostri in un modo abbastanza originale e diverso dal solito.
GIOCATTOLI VIOLENTI
Il concept di gioco utilizzato dagli sviluppatori, in realtà, non é poi così originale, dato che utilizza in maniera abbastanza pedissequa uno stile già intravisto in un titolo per WiiWare del 2009, il quasi omonimo Pokemon Rumble. In questa variante, il classico schema a gioco di ruolo, lascia spazio ad un più “caciarone” picchiaduro a scorrimento in cui i Pokemon se le danno di santa ragione. In questa versione però non esisteranno allenatori o cose di questo tipo, ma semplicemente delle versioni giocattolo deformate dei mostri che si picchieranno per la supremazia, in un susseguirsi di livelli di gioco caratterizzati dalle diverse ambientazioni. Ad esser particolarmente maligni, la spiegazione del gioco potrebbe tranquillamente esaurirsi in queste poche righe, dato che, il gameplay oltre a quello già raccontato offre davvero pochissimi spunti di approfondimento.
L'infausta scelta degli sviluppatori, infatti, ha trasformato il titolo in un mero bottom smashing in cui basterà continuare a premere sempre lo stesso tasto per proseguire nel livello, senza aggiungere un minimo di spessore all'esperienza di gioco. Le stesse classi e categorie di Pokemon, storicamente uno degli assi nella manica sfoggiati dal brand, perdono completamente di valore dato che, pur rimanendo, non sono così influenti come nelle altre incarnazioni, sintetizzando il tutto alla mera fortuna di trovare un pokemon di un determinato livello di potenza per sbaragliare tutti i nemici. La stessa cattura dei pokemon di fatto non esiste, pur essendoci in ogni caso la possibilità di catture tutti i più di 600 esemplari. Anche in questo caso tutto viene ridotto alla pura casualità dato che questi si potranno catturare man mano che si uccideranno nemici e non ci saranno particolari metodi o tecniche di cattura, ma semplicemente andranno casualmente raccolti da terra.
L'infrastruttura dei diversi livelli é afflitta dallo stesso problema che stiamo menzionando a più riprese in questa analisi: la piattezza. Il level design infatti é abbastanza ripetitivo e prevede una serie di sezioni a compartimenti stagni in cui si devono affrontare un certo quantitativo di nemici, e una volta sconfitti, si accede a quella successiva, fino a che non si confluisce alla battaglia con il boss che altri non é che un pokemon più raro e più grande, ma che sfortunatamente non necessita di particolare tecniche per essere abbattuto e, se fortunati, catturato. Questi livelli, saranno alternati a cadenza abbastanza regolare da hub neutri in cui si potranno acquistare nuove mosse per i nostri esemplari, o semplicemente ristorare tutti i loro punti vita e prepararli alla battaglia successiva. Sono, infine, presenti delle arene in cui si potrà combattere con il proprio team e una volta battuti il o i campioni di quell'arena si potrà accedere all'area di gioco successiva con relativo cambio di scenografia.
POKEMON VINTAGE
A ben guardare, non é solo il concept di gioco ad essere stato ripreso dalla versione originale del titolo, ma anche il comparto grafico sembra non aver fatto da gigante, nonostante l'indubbia potenza del nuovo hardware di Nintendo. La tecnica in cell shading accorpato ad un character design molto cartoon e caricaturale non riesce a rendere giustizia ai Pokemon, restituendo alla vista del giocatore modelli bruttini e il più delle volte sproporzionati e mal realizzati. Lo stesso si deve dire delle location di gioco che seppur meno brutte dei personaggi risultano davvero fin troppo spoglie e poco caratterizzate per essere promosse, sopratutto dopo quello che altri titoli per 3DS sono già stati in grado di dimostrare agli occhi dei videogiocatori.
Quello che però boccia davvero in maniera irrimediabile il progetto é una difficoltà del gioco che sembra essere tarata davvero troppo verso il basso. Difficilmente, durante la vostra sessione di gioco vi capiterà di morire e ancora più difficilmente sarete costretti a ricominciare un livello o una particolare sezione di gioco, questo perché l'I.A. dei nemici é a tratti davvero imbarazzante con fiumane di mostri che si scaglieranno contro il nostro Pokemon senza il minimo criterio e tattica. Tutto questo influisce negativamente sulla longevità del titolo, e non ci vorranno davvero più di tre ore di gioco per completare la prima run. Solo se il vostro spirito da collezionista riuscirà a prendere il sopravvento tornerete sui vostri passi per catturare tutti i mostri presenti nei vari schemi, altrimenti dopo questo breve lasso di tempo appoggerete il titolo sullo scaffale senza riprenderlo mai più in mano.
Lo stesso effettto 3D, che poteva davvero essere uno dei pochi spunti di vera innovazione del titolo, é praticamente inutiizzato dato che non riesce nemmno a dare quel senso reale di profondità che altri titoli ci hanno saputo far apprezzare. Niente da segnalare sotto l'aspetto audio con una completa localizzazione in italiano, ma con musichette e temi portanti assolutamente inspidi e privi di mordente.
In tutto questo l'unico barlume di luce é dato dal pieno supporto alla Wi-fi connection e allo street e spot pass, per poter sfidare i propri amici o passanti in scontri all'ultima mossa, ma a conti fatti é davvero troppo poco per poter risollevare le sorti di un titolo che si é dimostrato assolutamente insufficiente per il prezzo a cui viene venduto, e che sarebbe stato sicuramente più a suo agio su un digital delivery che in un negozio. Utente avvisato... a voi la scelta!
Super Pokémon Rumble
5
Voto
Redazione
Super Pokémon Rumble
Super Pokemon Rumble, é un titolo che non riesce a trovare nessun spunto di interesse davvero originale, ma che tenta solamente di sfruttare il nome di un brand molto famoso per raccogliere interesse. Anche i fan più accaniti infatti potrebbero stufarsi abbastanza velocemente per via di un gameplay assolutamente piatto ed estremamente monotono.