Super Scribblenauts
Temperando la matita
Quando lo scorso anno venne lanciato sul mercato Scribblenauts, in molti pensarono che fosse giunta una piccola rivoluzione nel mondo dei videogiochi. L'idea era tanto semplice quanto ambiziosa: creare un puzzle game dove tutto quello che il giocatore avrebbe scritto con il pennino del suo Nintendo DS si potesse creare realmente nel gioco per essere utilizzato in modo da risolvere i vari enigmi. Un'idea non da poco che però, all'atto pratico, dovette scontrarsi con alcuni problemi nella realizzazione finale, donando agli utenti un titolo estremamente godibile ma lontano dall'essere perfetto. Sotto l'ala della Warner lo studio 5th Cell ci riprova, naturalmente portando in dote l'esperienza accumulata.
Ecco a voi Super Scribblenauts, arrivato sulle nostre console con la promessa di migliorare il gameplay e l'interazione con questo strano mondo dove lo “scribblenauta” Maxwell possiede lo straordinario potere di rendere reale ogni parola scritta grazie ad una magica matita. Nelle promesse del team troviamo un vocabolario molto più ampio rispetto al passato, la possibilità di dotare le nostre creazioni di aggettivi, un potente editor di livelli e innovazioni anche dal punto di vista dei controlli. Insomma, non un classico sequel, ma quella che parrebbe essere stata pensata più come una edizione riveduta e corretta del precedente tentativo. Pennino in mano, andiamo a scoprire questo strampalato regno dove dovremo far tesoro di ogni nostra conoscenza lessicale!
Il primo impatto con questa nuova avventura ci fa capire subito che, per quanto riguarda il mero colpo d'occhio, non troppo é cambiato dal passato chiaro segno che, i lavori di miglioramento, sono stati fatti ad un livello più profondo, in modo da rivedere non l'intonaco della costruzione, ma le sue fondamenta. E proprio la schermata introduttiva ci vuole ingolosire, facendoci subito saggiare (come d'altronde il suo predecessore) le possibilità del prodotto. In un livello free possiamo creare tutto quello che vogliamo, divertendoci a giocare con le possibili interazioni o con situazioni al limite dell'assurdo. Un piccolo esempio? Ci siamo divertiti a “evocare” diversi animali mitologici per farli combattere tra loro e scoprire il più forte. Perché poi non dotarli di aggettivi particolari per vedere le nuove capacità? Minotauri volanti? Divinità ammalate? Draghi maliziosi (coff coff...)?
Lo scriverò su tutti i muri
Le modalità a nostra disposizione sono varie e partono, naturalmente, dal gioco in singolo suddiviso in costellazioni, cioé macrolivelli composti da diversi enigmi da portare a termine per poter sbloccare i successivi. Viene qui praticamente sintetizzata la filosofia di Super Scribbelnauts, dove ci troveremo a guidare il buon Maxwell e saremo messi alla prova da una sequenza di situazioni più o meno complicate da risolvere con una buona dose di fantasia. Il nostro obiettivo sarà raggiungere le Starite, particolari stelle che, una volta raccolte, ci daranno la vittoria. Naturalmente il tutto non sarà troppo facile, visto che dovremo risolvere particolari enigmi più o meno complicati. Potremmo, per capirci, dover soddisfare un amico incontrato per strada, alla ricerca di qualcosa di buono da mangiare. Armati di pennino non ci resterà che scrivere sul touch screen (a mano o con un tastierino virtuale “qwerty”) il nome di qualche prelibato manicaretto che apparirà così a schermo pronto per essere degustato. Et voilà, non ci rimarrà che raccogliere il nostro premio! Potremo così vincere gli Ollari, la moneta corrente nel mondo di Scribblenauts, utile per sbloccare diversi bonus e acquistare aiuti su come risolvere le situazioni più difficili.
Naturalmente la casistica non si limiterà a cose così semplici, ma offrirà un interessante ventaglio di modalità. A volte dovremo creare qualcosa capace di soddisfare particolari richieste, altre volte ingegnarci in qualcosa di più complicato, senza dimenticare che, talvolta, dovremo anche metterci un po' d'abilità con il movimento del nostro protagonista. Si segnala dunque uno dei miglioramenti più graditi, cioé la possibilità di muovere Maxwell non solo con l'uso dello stilo, ma anche in combinazione con la croce direzionale. Se nel primo episodio ci eravamo trovati discretamente male con la scelta di farci usare solo il pennino, ora tutto diventa di utilizzo più snello e piacevole, rendendo di molto migliore l'esperienza di gioco.
Sono aumentate a dismisura anche le parole utilizzabili che, adesso, offrono un maggior numero di possibilità, unite anche agli aggettivi, vera novità dell'uscita. Ogni soggetto potrà essere modificato in base alla proprietà che vorremo assegnargli, in modo da dare vita a innumerevoli tipi di combinazioni. Problemi ad attraversare un fossato? Potremmo creare una passerella... ma perché non far apparire un jet-pack? Senza contare che, poi, nulla ci vieta di mettere le ali ad una bicicletta e lanciarci nel vuoto. Tutto molto bello, direte voi, sebbene purtroppo, non tutte le magagne sono state risolte...
Una matita un po' spuntata
Quello che principalmente va a rompere le uova nel paniere dei 5th Cell risulta essere il ritorno di un problema già visto in passato, cioé alcuni difetti in fase di puzzle-solving legati alla coerenza tra parole scritte e reale effetto nel gioco. Non stiamo certo parlando di un baco onnipresente, ma più di una volta vi capiterà di essere certi di aver trovato la chiave di volta del tutto, per poi essere sbugiardati nel momento topico. Insomma, tra qualche chiaro problema in fase di programmazione e alcuni errori in sede di traduzione (comunque non certo deprecabile) non mancano i momenti in cui il meccanismo mostra le sue falle, lasciando il giocatore con un retrogusto amaro che, con un po' d'attenzione in più, si poteva sicuramente evitare.
Tecnicamente il gioco é accettabile, non puntando certo su grafica all'ultima moda e su un sonoro imprescindibile, ma su uno stile fumettoso piacevole e temi musicali leggeri, con effetti nella media comunque adatti alla situazione. Molto elevata la longevità, tenuta a livello altissimo dai ben centoventi puzzle da risolvere e un discreto numero di extra da sbloccare. Mette altra carne sul fuoco l'editor di livelli, capace di metterci in grado di creare schemi da giocare e da scambiare con amici vicini (connessione wireless) e lontani (wi-fi con access point). Le potenzialità del mezzo sono davvero tante, anche se abbiamo registrato una certa difficoltà direttamente proporzionale alla quantità di dati che abbiamo provato a inserire. Insomma, per avere il massimo dovrete impegnarvi non poco tra i vari menu e tutte le opzioni disponibili. Solo per veri architetti virtuali.
Super Scribblenauts é dunque un gioco estremamente divertente, ma non esente da alcuni difetti che, in un modo o nell'altro, ne vanno a minare la natura stessa. Intendiamoci, il piacere di giocare un titolo simile non risulta intaccato, ma il team di sviluppo non é ancora riuscito a trovare la forma ideale per la sua geniale idea. Migliore del precedente senza essere definitivo, questo é il nuovo universo di Maxwell, consigliatissimo a tutti quelli che sono alla ricerca di una esperienza di gioco fuori dal comune e capace di stupire senza dover per forza ricorrere a grafica in tre dimensioni e altri ritrovi della tecnica. Impugnate lo stilo, se volete portare la vostra fantasia al potere!
Quando lo scorso anno venne lanciato sul mercato Scribblenauts, in molti pensarono che fosse giunta una piccola rivoluzione nel mondo dei videogiochi. L'idea era tanto semplice quanto ambiziosa: creare un puzzle game dove tutto quello che il giocatore avrebbe scritto con il pennino del suo Nintendo DS si potesse creare realmente nel gioco per essere utilizzato in modo da risolvere i vari enigmi. Un'idea non da poco che però, all'atto pratico, dovette scontrarsi con alcuni problemi nella realizzazione finale, donando agli utenti un titolo estremamente godibile ma lontano dall'essere perfetto. Sotto l'ala della Warner lo studio 5th Cell ci riprova, naturalmente portando in dote l'esperienza accumulata.
Ecco a voi Super Scribblenauts, arrivato sulle nostre console con la promessa di migliorare il gameplay e l'interazione con questo strano mondo dove lo “scribblenauta” Maxwell possiede lo straordinario potere di rendere reale ogni parola scritta grazie ad una magica matita. Nelle promesse del team troviamo un vocabolario molto più ampio rispetto al passato, la possibilità di dotare le nostre creazioni di aggettivi, un potente editor di livelli e innovazioni anche dal punto di vista dei controlli. Insomma, non un classico sequel, ma quella che parrebbe essere stata pensata più come una edizione riveduta e corretta del precedente tentativo. Pennino in mano, andiamo a scoprire questo strampalato regno dove dovremo far tesoro di ogni nostra conoscenza lessicale!
Il primo impatto con questa nuova avventura ci fa capire subito che, per quanto riguarda il mero colpo d'occhio, non troppo é cambiato dal passato chiaro segno che, i lavori di miglioramento, sono stati fatti ad un livello più profondo, in modo da rivedere non l'intonaco della costruzione, ma le sue fondamenta. E proprio la schermata introduttiva ci vuole ingolosire, facendoci subito saggiare (come d'altronde il suo predecessore) le possibilità del prodotto. In un livello free possiamo creare tutto quello che vogliamo, divertendoci a giocare con le possibili interazioni o con situazioni al limite dell'assurdo. Un piccolo esempio? Ci siamo divertiti a “evocare” diversi animali mitologici per farli combattere tra loro e scoprire il più forte. Perché poi non dotarli di aggettivi particolari per vedere le nuove capacità? Minotauri volanti? Divinità ammalate? Draghi maliziosi (coff coff...)?
Lo scriverò su tutti i muri
Le modalità a nostra disposizione sono varie e partono, naturalmente, dal gioco in singolo suddiviso in costellazioni, cioé macrolivelli composti da diversi enigmi da portare a termine per poter sbloccare i successivi. Viene qui praticamente sintetizzata la filosofia di Super Scribbelnauts, dove ci troveremo a guidare il buon Maxwell e saremo messi alla prova da una sequenza di situazioni più o meno complicate da risolvere con una buona dose di fantasia. Il nostro obiettivo sarà raggiungere le Starite, particolari stelle che, una volta raccolte, ci daranno la vittoria. Naturalmente il tutto non sarà troppo facile, visto che dovremo risolvere particolari enigmi più o meno complicati. Potremmo, per capirci, dover soddisfare un amico incontrato per strada, alla ricerca di qualcosa di buono da mangiare. Armati di pennino non ci resterà che scrivere sul touch screen (a mano o con un tastierino virtuale “qwerty”) il nome di qualche prelibato manicaretto che apparirà così a schermo pronto per essere degustato. Et voilà, non ci rimarrà che raccogliere il nostro premio! Potremo così vincere gli Ollari, la moneta corrente nel mondo di Scribblenauts, utile per sbloccare diversi bonus e acquistare aiuti su come risolvere le situazioni più difficili.
Naturalmente la casistica non si limiterà a cose così semplici, ma offrirà un interessante ventaglio di modalità. A volte dovremo creare qualcosa capace di soddisfare particolari richieste, altre volte ingegnarci in qualcosa di più complicato, senza dimenticare che, talvolta, dovremo anche metterci un po' d'abilità con il movimento del nostro protagonista. Si segnala dunque uno dei miglioramenti più graditi, cioé la possibilità di muovere Maxwell non solo con l'uso dello stilo, ma anche in combinazione con la croce direzionale. Se nel primo episodio ci eravamo trovati discretamente male con la scelta di farci usare solo il pennino, ora tutto diventa di utilizzo più snello e piacevole, rendendo di molto migliore l'esperienza di gioco.
Sono aumentate a dismisura anche le parole utilizzabili che, adesso, offrono un maggior numero di possibilità, unite anche agli aggettivi, vera novità dell'uscita. Ogni soggetto potrà essere modificato in base alla proprietà che vorremo assegnargli, in modo da dare vita a innumerevoli tipi di combinazioni. Problemi ad attraversare un fossato? Potremmo creare una passerella... ma perché non far apparire un jet-pack? Senza contare che, poi, nulla ci vieta di mettere le ali ad una bicicletta e lanciarci nel vuoto. Tutto molto bello, direte voi, sebbene purtroppo, non tutte le magagne sono state risolte...
Una matita un po' spuntata
Quello che principalmente va a rompere le uova nel paniere dei 5th Cell risulta essere il ritorno di un problema già visto in passato, cioé alcuni difetti in fase di puzzle-solving legati alla coerenza tra parole scritte e reale effetto nel gioco. Non stiamo certo parlando di un baco onnipresente, ma più di una volta vi capiterà di essere certi di aver trovato la chiave di volta del tutto, per poi essere sbugiardati nel momento topico. Insomma, tra qualche chiaro problema in fase di programmazione e alcuni errori in sede di traduzione (comunque non certo deprecabile) non mancano i momenti in cui il meccanismo mostra le sue falle, lasciando il giocatore con un retrogusto amaro che, con un po' d'attenzione in più, si poteva sicuramente evitare.
Tecnicamente il gioco é accettabile, non puntando certo su grafica all'ultima moda e su un sonoro imprescindibile, ma su uno stile fumettoso piacevole e temi musicali leggeri, con effetti nella media comunque adatti alla situazione. Molto elevata la longevità, tenuta a livello altissimo dai ben centoventi puzzle da risolvere e un discreto numero di extra da sbloccare. Mette altra carne sul fuoco l'editor di livelli, capace di metterci in grado di creare schemi da giocare e da scambiare con amici vicini (connessione wireless) e lontani (wi-fi con access point). Le potenzialità del mezzo sono davvero tante, anche se abbiamo registrato una certa difficoltà direttamente proporzionale alla quantità di dati che abbiamo provato a inserire. Insomma, per avere il massimo dovrete impegnarvi non poco tra i vari menu e tutte le opzioni disponibili. Solo per veri architetti virtuali.
Super Scribblenauts é dunque un gioco estremamente divertente, ma non esente da alcuni difetti che, in un modo o nell'altro, ne vanno a minare la natura stessa. Intendiamoci, il piacere di giocare un titolo simile non risulta intaccato, ma il team di sviluppo non é ancora riuscito a trovare la forma ideale per la sua geniale idea. Migliore del precedente senza essere definitivo, questo é il nuovo universo di Maxwell, consigliatissimo a tutti quelli che sono alla ricerca di una esperienza di gioco fuori dal comune e capace di stupire senza dover per forza ricorrere a grafica in tre dimensioni e altri ritrovi della tecnica. Impugnate lo stilo, se volete portare la vostra fantasia al potere!
Super Scribblenauts
8
Voto
Redazione
Super Scribblenauts
Super Scribblenauts non sarà un capolavoro epocale, ma riesce ad aggiustare alcuni problemi avuti dal suo predecessore, rendendo più appagante e divertente questa particolarissima esperienza di gioco in punta di pennino. Tantissime parole nuove, aggettivi, controlli rivisti e migliorati e un fiammante editor di livelli sono motivi più che sufficienti per fare un corposo passo in avanti, nonostante alcuni difetti sostanziali che non hanno trovato soluzione nemmeno questa volta, con alcuni passaggi poco razionali e qualche errore nel frasario disponibile. Il divertimento non risulta comunque rovinato, permettendo così al giocatore di godersi una delle esperienze più singolari nell'ambito dei videogame.