Super Smash Bros.
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Ogni nuovo episodio di Super Smash Bros. é un autentico ciclone videoludico che spazza via nel giro di pochi minuti le spasmodiche attese, i dubbi e le speranze che accompagnano il gioco dal suo annuncio fino al debutto. Questo perché la serie di Super Smash Bros si é trasformata negli anni in qualcosa di più di un canonico videogioco, diventando quasi in un genere a sé stante, un picchiaduro folle e anarcoide votato al multiplayer, con parallele avventure plaftormiche, minigiochi, trofei da collezionare e tanto altro ancora.
Citando il titolo di una trasmissione televisiva storica italiana, “Lascia o Raddoppia?” in casa Nintendo si é deciso di raddoppiare, sviluppando in contemporanea due diverse versioni del titolo, una per Wii U (prevista per la fine dell'anno) e l'altra per 3DS, con quest'ultima che sancisce l'esordio della serie su una console portatile.
In entrambi i casi il roster dei personaggi risulta incredibilmente nutrito, visto che accanto alla nutrita schiera di personaggi made in Nintendo, trovano spazio anche illustri ospiti provenienti da produzioni di terze parti. Sono difatti ben 36 i combattenti disponibili fin dall'inizio, con la possibilità di sbloccarne tanti altri al raggiungimento di particolari obiettivi; da Mario a Link, da Samus Aran a Capitan Falcon, da Fox fino a Bowser, senza dimenticare le new entry come l'Allenatrice di Wii Fit, Shulk di Xenoblade Chronicles, l'abitante di Animal Crossing, ed ancora i Mii, Litte Mac, o guest star del calibro di Sonic, Mega Man o Pac-Man. Davvero un cast di primissimo ordine in grado di accontentare giocatori di ogni tipo ed ogni età, e che si amalgama bene nonostante i diversi stili grafici originari. Con Smash Bros. per 3DS (ma ovviamente il discorso può essere esteso a tutti i suoi predecessori), si può finalmente rispondere ad ataviche domande che attanagliano da sempre l'umanità come: “Chi é più forte tra Mario e Sonic?”
Per i fan più fedeli della serie i primi minuti in compagnia di questo nuovo episodio possono risultare quantomeno spiazzanti. Nonostante la formula del gameplay sia sempre la medesima (grande immediatezza unità però ad una componente tecnico/tattica che non tarda ad emergere) il passaggio dal grande al piccolo (doppio) schermo e soprattutto ai controlli del 3DS necessita, infatti, di qualche partita di ambientamento. Il pad scorrevole va usato con particolare precisione in maniera da fornire alla Cpu l'input corretto che possa far distinguere tra il movimento e la combinazione d'attacco, mentre può disorientare che i tasti deputati ai tasti siano sia Y ed X, oltre alla levetta pigiata verso su.
Ma c'era davvero bisogno di una tripla possibilità in tal senso? I tasti A e B sono deputati rispettivamente agli attacchi standard e speciali, mentre i due dorsali sono impiegati per prese, scudo e schivate varie. Ricalibrate le proprie dita e la propria testa ai nuovi controlli, il feeling all'interno delle arene rimane immutato, anche se in talune circostanze (specialmente nelle sfide a 4) la telecamera tenderà a mantenere il campo molto largo riducendo notevolmente le dimensioni dei lottatori sul campo. Resta comunque immutato l'obiettivo primario del gioco, ossia cercare di arrecare più danni possibili agli avversari nella speranza di proiettarli fuori dagli stage, il che é equivalente ad un K.O. Con le regole predefinite nell'arco di 3 minuti il vincitore é chi presenta allo scadere del tempo il miglior saldo tra K.O incassati ed effettuati. Ovviamente, nei primi frangenti le percentuali di danneggiamento saranno prossime allo 0 % per questo motivo il tentativo di lancio dei nemici avrà decisamente più possibilità di successo con percentuali prossime (o perché no anche superiori) al 100%.
Insieme al repertorio di mosse a disposizione dei proprio combattente gli stage vengono in aiuto alla nostra “ars pugnandi” con graditi regali quali armi aggiuntive, potenziamenti e strumenti in generale. Oltre a ciò avremo modo di ricevere l'aiuto di assistenti (personaggi non giocabili che arriveranno in alcuni casi a dar manforte ad uno dei combattenti) senza dimenticare l'impagabile mossa smash, super colpo finale in grado di regalare grandi emozioni in termini di spettacolarità. In Super Smash Bros. però tutto é personalizzabile, se non gradite strumenti (che possono magari sbilanciare in alcuni casi il gameplay) é possibile disabilitarli, oppure selezionare quali poter utilizzare o meno, così come si può settare il tempo da 2 minuti fino ad infinito (!), oppure scegliere di terminare dopo 1 K.O fino a 99 e così via, per rendere l'esperienza di gioco la più affine possibile ai propri gusti e per differenziare ogni singola partita l'una dall'altra.
Nessun episodio di Smash Bros é annoverato tra i picchiaduro più tecnici della storia e questo nuovo episodio fa probabilmente un passettino verso la maggior immediatezza di Brawl per Wii piuttosto che verso la maggiore profondità di Melee, ma questo non significa che sia un titolo “caciarone” votato alla frenetica e casuale pressione dei pulsanti. Per avere qualche possibilità di successo (parliamo ovviamente a livelli di difficoltà medio/alti), diventa fondamentale saper anticipare le mosse degli avversari e saper legger con sapienza gli stage che, strumenti o sfere smash a parte, offrono elevate possibilità d'interazione e mutamenti in corso d'opera. Le arene possono essere quasi considerate come un ulteriore personaggio tanto é il loro peso nell'economia degli scontri.
Nella versione per 3DS sono stati scelti degli stage ispirati ai più importanti episodi portatili di varie saghe, ed infatti andremo a combattere nell'isola tropicale di Animal Crossing, sul treno di Spirit Tracks, nel condominio di Tomodachi Life e via discorrendo.
Nell'arena ispirata a Super Mario Bros. si potrà avanzare fino alla bandiera di fine livello, colpendo i blocchi per ottenere strumenti, nella pista arcobaleno di Mario dovremo invece fare attenzione al passaggio dei kart che potranno investirci (e dunque arrecarci danni), mentre nello stage di Paper Mario Sticker Star potremo essere spazzati via all'attivazione di un mulino a vento. L'originalità é una delle caratteristiche principe di ogni stage, con l'unica riserva che può essere attribuita al fatto che in talune arene potrebbe essere più facile morire più per la conformità dello stage che per l'abilità degli avversari. Pratiche come lo “smashing buttons” o la ripetitività degli attacchi possono portare al successo soltanto (magro però di soddisfazioni) soltanto a livelli di sfida più bassi (ce ne sono ben 10 selezionabili), ma nei combattimenti più ostici sarà necessaria una grande attenzione e soprattutto una ottima conoscenza del proprio combattente. Una critica che può essere mossa in tal senso é che non tutti i personaggi presenti nel roster paiono esattamente bilanciati, soprattutto quelli più massicci come Bowser o Donkey Kong possono vantare degli attacchi devastanti non equilibrati da una agilità o velocità tanto ridotta. Da altri personaggi, come per esempio l'abitante di Animal Crossing, era invece lecito aspettarsi una maggior varietà di attacchi. Parliamo ovviamente di finezze, tanto é che persino il repertorio dei combattenti potrà essere modificato e salvato, rimane comunque fondamentale come chiave del successo quello di specializzarsi nell'apprendimento certosino di un determinato combattente.
Come abbiamo anticipato la varietà certo non manca, e tra gli specialisti degli scontri ravvicinati o quelli dotati di armi a lunga gittata (solo per fare un esempio di differenziazione) le possibilità di scegliere quello più affine al proprio stile di gioco diventerà un piacere. In alcuni frangenti va però sottolineata una certa componente confusionaria durante gli scontri che potrebbe far perdere la bussola al giocatore nei momenti più concitati. Le vastissime possibilità di personalizzazione insieme alla valanga di modalità alternative presenti rendono Smash Bros. per 3DS un titolo davvero ricco e potenzialmente infinito.
Quasi pleonastico soffermarsi sulla bontà degli scontri in multiplayer, disponibile sia in locale e sia via Wi Fi, con possibilità in quest'ultimo caso di scegliere se competere per gioco (strumenti presenti e sconfitte non conteggiate) o per la gloria (senza strumenti e con conteggio delle sconfitte). In locale é necessario che ogni giocatore disponga di una scheda di gioco (o del titolo in versione digitale), mentre online (a parte qualche sporadico lag) il titolo é già popolarissimo ancor prima della sua uscita ufficiale ed i tempi di attesa sono ridottissimi. Anche quest'ultimo esponente ha dunque tutte le carte in regola per diventare un super classico del multiplayer, e deporlo dalla console sarà una missione ai limiti dell'impossibile. Anche per il giocatore in singolo le opportunità di divertirsi non mancheranno ed oltre alla sfida classica si potrà prendere parte a tornei in cui affrontare lunghe sequenze di avversari conservando la nostra barra di energia da uno stage all'altro, o ancora Avventura Smash (primi minuti di puro platform dove raccogliere potenziamenti da utilizzare poi in uno scontro finale) ed ancora minigiochi (tra cui l'ormai tradizionale lancio del sacco di allenamento), senza dimenticare poi i trofei e la vetrina. Questi ultimi saranno in grado di scatenare la mania di completamento anche nei giocatori più moderati e quasi senza accorgervene vi ritroverete a passare delle ore rimirando a 360 le statuine di centinaia di personaggi o oggetti classici della Nintendo, in quella che a tutti gli effetti può essere considerata una vera e propria enciclopedia.
Graficamente il titolo svolge appieno il compito prefissato dagli sviluppatori si sono concentrati sul mantenimento di un frame rate stabilissimo ancora ai 60 fps. L'effetto tridimensionale é ottimamente implementato, mentre l'unico neo già anticipato in precedenza é relativo al sacrificio del livello di dettaglio in alcuni stage per poterci permettere una più chiara lettura dello stesso. Il comparto audio riprende i splendidi brani di Melee con sottofondi davvero evocativi, e campionamenti audioben curati. Nonostante il titolo risulta già esplosivo in questo suo debutto, Super Smash Bros. for 3DS (questo il titolo ufficiale), é un gioco destinato a crescere ulteriormente col tempo. Ci sono ampie possibilità che il titolo possa interagire con gli Amiibo (che diventeranno compatibili col 3DS nel prossimo anno) mentre é sicura la possibilità di interfacciarsi con l'imminente versione per Wii U.
Fare un confronto con questa ultima sarebbe assolutamente tanto impietoso quanto inutile. E' chiaro che in termini di potenza e controlli l'ago della bilancia pende decisamente verso la versione casalinga ma i due prodotti più che da considerarsi alternativi (discorso che interessa ovviamente soltanto per chi ha entrambe le console) sono invece complementari. L'esordio della serie sul 3DS é quindi da considerarsi assolutamente positivo, questo nuovo Smash Bros. é un autentico concentrato di gameplay, in grado di travolgere anche i giocatori più diffidenti grazie al suo approccio morbido ma già ipnotizzante nel breve periodo, una quantità di modalità alternative e margini di personalizzazioni con pochi limiti, oltre al multiplayer incredibilmente coinvolgente.
Citando il titolo di una trasmissione televisiva storica italiana, “Lascia o Raddoppia?” in casa Nintendo si é deciso di raddoppiare, sviluppando in contemporanea due diverse versioni del titolo, una per Wii U (prevista per la fine dell'anno) e l'altra per 3DS, con quest'ultima che sancisce l'esordio della serie su una console portatile.
In entrambi i casi il roster dei personaggi risulta incredibilmente nutrito, visto che accanto alla nutrita schiera di personaggi made in Nintendo, trovano spazio anche illustri ospiti provenienti da produzioni di terze parti. Sono difatti ben 36 i combattenti disponibili fin dall'inizio, con la possibilità di sbloccarne tanti altri al raggiungimento di particolari obiettivi; da Mario a Link, da Samus Aran a Capitan Falcon, da Fox fino a Bowser, senza dimenticare le new entry come l'Allenatrice di Wii Fit, Shulk di Xenoblade Chronicles, l'abitante di Animal Crossing, ed ancora i Mii, Litte Mac, o guest star del calibro di Sonic, Mega Man o Pac-Man. Davvero un cast di primissimo ordine in grado di accontentare giocatori di ogni tipo ed ogni età, e che si amalgama bene nonostante i diversi stili grafici originari. Con Smash Bros. per 3DS (ma ovviamente il discorso può essere esteso a tutti i suoi predecessori), si può finalmente rispondere ad ataviche domande che attanagliano da sempre l'umanità come: “Chi é più forte tra Mario e Sonic?”
Per i fan più fedeli della serie i primi minuti in compagnia di questo nuovo episodio possono risultare quantomeno spiazzanti. Nonostante la formula del gameplay sia sempre la medesima (grande immediatezza unità però ad una componente tecnico/tattica che non tarda ad emergere) il passaggio dal grande al piccolo (doppio) schermo e soprattutto ai controlli del 3DS necessita, infatti, di qualche partita di ambientamento. Il pad scorrevole va usato con particolare precisione in maniera da fornire alla Cpu l'input corretto che possa far distinguere tra il movimento e la combinazione d'attacco, mentre può disorientare che i tasti deputati ai tasti siano sia Y ed X, oltre alla levetta pigiata verso su.
Ma c'era davvero bisogno di una tripla possibilità in tal senso? I tasti A e B sono deputati rispettivamente agli attacchi standard e speciali, mentre i due dorsali sono impiegati per prese, scudo e schivate varie. Ricalibrate le proprie dita e la propria testa ai nuovi controlli, il feeling all'interno delle arene rimane immutato, anche se in talune circostanze (specialmente nelle sfide a 4) la telecamera tenderà a mantenere il campo molto largo riducendo notevolmente le dimensioni dei lottatori sul campo. Resta comunque immutato l'obiettivo primario del gioco, ossia cercare di arrecare più danni possibili agli avversari nella speranza di proiettarli fuori dagli stage, il che é equivalente ad un K.O. Con le regole predefinite nell'arco di 3 minuti il vincitore é chi presenta allo scadere del tempo il miglior saldo tra K.O incassati ed effettuati. Ovviamente, nei primi frangenti le percentuali di danneggiamento saranno prossime allo 0 % per questo motivo il tentativo di lancio dei nemici avrà decisamente più possibilità di successo con percentuali prossime (o perché no anche superiori) al 100%.
Insieme al repertorio di mosse a disposizione dei proprio combattente gli stage vengono in aiuto alla nostra “ars pugnandi” con graditi regali quali armi aggiuntive, potenziamenti e strumenti in generale. Oltre a ciò avremo modo di ricevere l'aiuto di assistenti (personaggi non giocabili che arriveranno in alcuni casi a dar manforte ad uno dei combattenti) senza dimenticare l'impagabile mossa smash, super colpo finale in grado di regalare grandi emozioni in termini di spettacolarità. In Super Smash Bros. però tutto é personalizzabile, se non gradite strumenti (che possono magari sbilanciare in alcuni casi il gameplay) é possibile disabilitarli, oppure selezionare quali poter utilizzare o meno, così come si può settare il tempo da 2 minuti fino ad infinito (!), oppure scegliere di terminare dopo 1 K.O fino a 99 e così via, per rendere l'esperienza di gioco la più affine possibile ai propri gusti e per differenziare ogni singola partita l'una dall'altra.
Nessun episodio di Smash Bros é annoverato tra i picchiaduro più tecnici della storia e questo nuovo episodio fa probabilmente un passettino verso la maggior immediatezza di Brawl per Wii piuttosto che verso la maggiore profondità di Melee, ma questo non significa che sia un titolo “caciarone” votato alla frenetica e casuale pressione dei pulsanti. Per avere qualche possibilità di successo (parliamo ovviamente a livelli di difficoltà medio/alti), diventa fondamentale saper anticipare le mosse degli avversari e saper legger con sapienza gli stage che, strumenti o sfere smash a parte, offrono elevate possibilità d'interazione e mutamenti in corso d'opera. Le arene possono essere quasi considerate come un ulteriore personaggio tanto é il loro peso nell'economia degli scontri.
Nella versione per 3DS sono stati scelti degli stage ispirati ai più importanti episodi portatili di varie saghe, ed infatti andremo a combattere nell'isola tropicale di Animal Crossing, sul treno di Spirit Tracks, nel condominio di Tomodachi Life e via discorrendo.
Nell'arena ispirata a Super Mario Bros. si potrà avanzare fino alla bandiera di fine livello, colpendo i blocchi per ottenere strumenti, nella pista arcobaleno di Mario dovremo invece fare attenzione al passaggio dei kart che potranno investirci (e dunque arrecarci danni), mentre nello stage di Paper Mario Sticker Star potremo essere spazzati via all'attivazione di un mulino a vento. L'originalità é una delle caratteristiche principe di ogni stage, con l'unica riserva che può essere attribuita al fatto che in talune arene potrebbe essere più facile morire più per la conformità dello stage che per l'abilità degli avversari. Pratiche come lo “smashing buttons” o la ripetitività degli attacchi possono portare al successo soltanto (magro però di soddisfazioni) soltanto a livelli di sfida più bassi (ce ne sono ben 10 selezionabili), ma nei combattimenti più ostici sarà necessaria una grande attenzione e soprattutto una ottima conoscenza del proprio combattente. Una critica che può essere mossa in tal senso é che non tutti i personaggi presenti nel roster paiono esattamente bilanciati, soprattutto quelli più massicci come Bowser o Donkey Kong possono vantare degli attacchi devastanti non equilibrati da una agilità o velocità tanto ridotta. Da altri personaggi, come per esempio l'abitante di Animal Crossing, era invece lecito aspettarsi una maggior varietà di attacchi. Parliamo ovviamente di finezze, tanto é che persino il repertorio dei combattenti potrà essere modificato e salvato, rimane comunque fondamentale come chiave del successo quello di specializzarsi nell'apprendimento certosino di un determinato combattente.
Come abbiamo anticipato la varietà certo non manca, e tra gli specialisti degli scontri ravvicinati o quelli dotati di armi a lunga gittata (solo per fare un esempio di differenziazione) le possibilità di scegliere quello più affine al proprio stile di gioco diventerà un piacere. In alcuni frangenti va però sottolineata una certa componente confusionaria durante gli scontri che potrebbe far perdere la bussola al giocatore nei momenti più concitati. Le vastissime possibilità di personalizzazione insieme alla valanga di modalità alternative presenti rendono Smash Bros. per 3DS un titolo davvero ricco e potenzialmente infinito.
Quasi pleonastico soffermarsi sulla bontà degli scontri in multiplayer, disponibile sia in locale e sia via Wi Fi, con possibilità in quest'ultimo caso di scegliere se competere per gioco (strumenti presenti e sconfitte non conteggiate) o per la gloria (senza strumenti e con conteggio delle sconfitte). In locale é necessario che ogni giocatore disponga di una scheda di gioco (o del titolo in versione digitale), mentre online (a parte qualche sporadico lag) il titolo é già popolarissimo ancor prima della sua uscita ufficiale ed i tempi di attesa sono ridottissimi. Anche quest'ultimo esponente ha dunque tutte le carte in regola per diventare un super classico del multiplayer, e deporlo dalla console sarà una missione ai limiti dell'impossibile. Anche per il giocatore in singolo le opportunità di divertirsi non mancheranno ed oltre alla sfida classica si potrà prendere parte a tornei in cui affrontare lunghe sequenze di avversari conservando la nostra barra di energia da uno stage all'altro, o ancora Avventura Smash (primi minuti di puro platform dove raccogliere potenziamenti da utilizzare poi in uno scontro finale) ed ancora minigiochi (tra cui l'ormai tradizionale lancio del sacco di allenamento), senza dimenticare poi i trofei e la vetrina. Questi ultimi saranno in grado di scatenare la mania di completamento anche nei giocatori più moderati e quasi senza accorgervene vi ritroverete a passare delle ore rimirando a 360 le statuine di centinaia di personaggi o oggetti classici della Nintendo, in quella che a tutti gli effetti può essere considerata una vera e propria enciclopedia.
Graficamente il titolo svolge appieno il compito prefissato dagli sviluppatori si sono concentrati sul mantenimento di un frame rate stabilissimo ancora ai 60 fps. L'effetto tridimensionale é ottimamente implementato, mentre l'unico neo già anticipato in precedenza é relativo al sacrificio del livello di dettaglio in alcuni stage per poterci permettere una più chiara lettura dello stesso. Il comparto audio riprende i splendidi brani di Melee con sottofondi davvero evocativi, e campionamenti audioben curati. Nonostante il titolo risulta già esplosivo in questo suo debutto, Super Smash Bros. for 3DS (questo il titolo ufficiale), é un gioco destinato a crescere ulteriormente col tempo. Ci sono ampie possibilità che il titolo possa interagire con gli Amiibo (che diventeranno compatibili col 3DS nel prossimo anno) mentre é sicura la possibilità di interfacciarsi con l'imminente versione per Wii U.
Fare un confronto con questa ultima sarebbe assolutamente tanto impietoso quanto inutile. E' chiaro che in termini di potenza e controlli l'ago della bilancia pende decisamente verso la versione casalinga ma i due prodotti più che da considerarsi alternativi (discorso che interessa ovviamente soltanto per chi ha entrambe le console) sono invece complementari. L'esordio della serie sul 3DS é quindi da considerarsi assolutamente positivo, questo nuovo Smash Bros. é un autentico concentrato di gameplay, in grado di travolgere anche i giocatori più diffidenti grazie al suo approccio morbido ma già ipnotizzante nel breve periodo, una quantità di modalità alternative e margini di personalizzazioni con pochi limiti, oltre al multiplayer incredibilmente coinvolgente.