Super Stardust Delta

di Massimiliano Pacchiano
L'aspetto più rilevante però é la presenza di ben tre tipi di smart bomb, che attingono alla stessa riserva di attacchi speciali (il medesimo contatore, insomma) e sono utilizzabili facendo tre azioni diverse: scuotendo la console abbiamo la classica onda d'urto dei vecchi capitoli, toccando lo schermo spareremo una rosa di missili a ricerca, mentre toccando il retro-touch genereremo uno spettacolare buco nero che risucchierà asteroidi e nemici nelle vicinanze.

Come al solito abbiamo il Turbo, che servirà a toglierci dalle situazioni più complicate: stavolta però é necessario caricare la sua potenza tenendo premuto il grilletto sinistro (fase durante la quale abbiamo un effetto rallenty) e al rilascio otterremo una spinta durante la quale saremo invulnerabili; ma prestate sempre attenzione all'indicatore che si ricarica lentamente, e che stavolta é possibile potenziare. Ultimo dei comandi nuovi é il motion control, che permette di ruotare leggermente la visuale del campo di gioco in modo da avere una chiara idea di cosa si trova in alto o in basso: a causa del formato video 16:9 capitava infatti che non si riuscisse a vedere bene tutta l'area di gioco (se ad esempio si andava in alto mentre si sparava in basso e viceversa); ora é possibile puntare la telecamera dove si vuole a piacimento. Ci sarebbe da dire che, a causa del touch posteriore, a volte ci é capitato che la smart-bomb “buco nero” venisse lanciata inavvertitamente, ma é sempre possibile disattivare totalmente i controlli touch e gli attacchi speciali aggiuntivi selezionando la modalità “Purezza”.




Infine parliamo dell'aspetto più riuscito: i Boss. Se nei due vecchi Super Stardust i guardiani alla fine di ogni pianeta erano piuttosto originali ma a volte tediosi da affrontare (anche perché dopo i primi due si ripetevano uguali), in Delta abbiamo una serie di nuovi boss davvero eccellenti e decisamente più vari. L'aspetto, il design e l'idea di gameplay alla base di ogni guardiano é ad altissimi livelli, e gli scontri risultano davvero appassionanti e coinvolgenti. Ad esempio abbiamo un velocissimo vermone che striscia sulla superficie, o una gigantesca astronave con seghe circolari da evitare; tutte idee vincenti e ben realizzate. Ci sono cinque diversi boss per i cinque pianeti, e l'avversario finale risulta sia impegnativo che accattivante, oltre ad essere assolutamente spettacolare.

La longevità é molto buona, infatti in un gioco basato sul miglioramento dei propri punteggi non c'é limite alla rigiocabilità; ad ogni modo come nella versione Ps3 abbiamo cinque pianeti piuttosto lunghi da ripulire con un boss alla fine di ognuno di essi; il tutto con tre livelli di difficoltà e cinque sfide extra che sfruttano i controlli speciali di PS Vita. Tra queste ne abbiamo una in cui puntiamo un mirino col motion control e spariamo ai bersagli con i grilletti, un'altra in cui controlliamo un ufo col touch screen ed una che fa il verso a Thrust (o a Pixeljunk Shooter, a scelta) in cui ci improvviseremo “camionisti spaziali” e trasporteremo gli asteroidi per far schiantare i nemici su di essi o per farli collidere tra di loro. Sono disponibili in formato DLC anche altre quattro modalità “infinite”, al prezzo di tre euro aggiuntivi, o due euro extra se presi insieme al gioco principale.

Tecnicamente parlando, Super Stardust Delta stupisce con una grafica davvero spettacolare: nonostante possa sembrare simile a quella dell'episodio Ps3 (con qualche poligono in meno ovviamente), ci sono molteplici miglioramenti nella cosmesi generale. Quello che salta più all'occhio é senza dubbio il design dei pianeti, che ora sono irregolari, scavati, semi distrutti o attraversati da impianti meccanici. L'effetto é fantastico durante le rotazioni, e complice l'illuminazione particolarmente efficace viene restituita un'ottima sensazione di volume e di profondità degli stessi. Il mecha-design é migliorato (in special modo nei boss), e gli effetti grafici sono molto curati. In particolare abbiamo un numero spropositato di elementi e particelle a video, soprattutto per quanto riguarda la “polvere stellare” da raccogliere che é stata aggiunta in questo capitolo. La localizzazione dei testi in italiano é ben fatta, mentre l'audio ci offre degli ottimi remix delle musiche già presenti nelle vecchie edizioni.

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