Supercar Challenge
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Mentre spengo la console per raggruppare le idee su Supercar Challenge mi soffermo a guardare la confezione del gioco e mi ritrovo a pensare a quanto sia accattivante quella copertina: una Ferrari FXX in primo piano, accerchiata da altri bolidi quali una McLaren F1 ed una Aston Martin da gara.
Alzo gli occhi dalla copertina e la mente richiama quelle immagini del menù di gioco, con le auto scintillanti in primo piano e la musica evocativa in sottofondo.
Tuttavia quando di un racing game ci si ricorda prima di tutto dei menù e delle silhouette delle vetture c'é qualcosa che forse non quadra, soprattutto se il gioco in questione non fa “Gran Turismo” di nome.
Dall'introduzione avrete capito che ci sono alcuni aspetti del gioco che non abbiamo gradito e che già ci avevano lasciato l'amaro in bocca ai tempi del suo predecessore.
Già, perché Supercar Challenge é il seguito di Ferrari Challenge, un racing game uscito in esclusiva per PS3.
In questo caso il nome é cambiato, poiché il gioco non é più incentrato sulle sole Ferrari, ma include anche altre supercar, tra cui la Zonda e la Bugatti. Ma andando a scorrere l'elenco completo, delle 44 auto presenti in Supercar Challenge, ben 35 sono Ferrari.
Quindi il panorama é stato allargato, ma non più di tanto. Anzi, la sensazione é proprio quella che si tratti di aggiunte funzionali più alla possibilità di rinominare la serie che non all'effettiva varietà del gameplay e delle licenze acquisite.
Di contro ora é presente un editor che permette di personalizzare le livree a piacimento, oltre a poter scegliere tra qualcuna di quelle già presenti. Tuttavia non si tratta di uno strumento così approfondito come in Forza Motorsport, e non vi sono nemmeno sezioni (come ad esempio le aste on-line) che motivino all'editing oltre il diletto personale.
Dicevamo degli aspetti poco piacevoli del gioco, il primo fra questi é sicuramente quello riguardante l'intelligenza artificiale. Oltre a non mostrare una personalità spiccata e a comportarsi in maniera piuttosto banale, é calibrata in maniera pessima rispetto alle nostre prestazioni, sia per quanto riguarda la differenza tra i tempi segnati nelle qualifiche e le susseguenti prestazioni in gara, sia per quel che riguarda la fisica a cui gli avversari sono soggetti, che sembra completamente diversa da quella che influenza la nostra vettura, specialmente quando libera di dimenarsi a briglie sciolte.
Togliere tutti gli aiuti di guida, come si confà ad un gioco propenso alla simulazione, significa ritrovarsi ad avere a che fare con controlli tutt'altro che facili da gestire, e persino poco intuitivi in termini di attinenza al realismo.
L'inserimento in curva é legnoso, si passa da sottosterzo a sovrasterzo in modo poco naturale, la dinamica dei pesi é discutibile, l'attrito con l'asfalto non proprio credibile.
Praticamente per giocare a Supercar Challenge bisogna un po' resettare la concezione di comportamento reale ed adattarsi alle richieste del gioco. Dopo un po' di pratica, quando si ha preso dimestichezza con i comandi, si intuisce come il gioco “vuole essere guidato”, e ci si cava qualche soddisfazione tirando una staccata o facendo un giro senza sbavature.
Tuttavia il gioco, joypad alla mano, rimane troppo pococonvincente e ben lontano dagli standard che ultimamente abbiamo visto girare sulle console di questa generazione.
Altro discorso merita il volante, dove i controlli si fanno più precisi esi riesce pertanto a controllare meglio l'auto. Ma questo non basta a giustificare una fisica nel complesso deludente (anche per quanto riguarda i contatti con le altre vetture) che, mixata ad un'IA sproporzionata, rende il gioco poco soddisfacente sotto questo aspetto.
Il gameplay soffre anche per come il gioco é configurato in quanto a modalità. Oltre alle solite di contorno (Gara veloce, prova a tempo...) ci confronteremo principalmente con la modalità challenge, in cui le competizioni vengono sbloccate vincendo mano a mano quelle precedenti e guadagnando tot crediti a seconda della difficoltà impostata e delle posizioni raggiunte.
Le competizioni sono suddivise per aree di gioco, partendo dalle due piste canadesi, per poi passare a quelle belgo-francesi e così via.
La selezione dei tracciati a disposizione é corposa ma soprattutto molto allettante. I circuiti in totale sono 22, ma annoverano tra le loro fila alcuni tra le piste mondiali incluse Monza e Spa.
Passando da una zona all'altra (con non poca fatica) si guadagnano anche i crediti preziosi per comprarsi le varie vetture (a loro volta parecchio costose, anche se é possibile noleggiarle).
Per impratichirsi meglio con i tracciati va segnalata anche la modalità tutorial, nella quale ci sarà Tiff Needell (un famoso pilota e conduttore della serie TV Fifth Gear, già comparso in Ferrari Challenge) che cercherà di darci utili consigli per affrontare i tracciati al meglio.
Trasferendosi on-line, e sostituendo l'intelligenza umana con quella artificiale, le cose migliorano e ci si trova a divertirsi parecchio in gare all'ultimo respiro.
Le stanze sono discretamente configurabili, ma durante la nostra prova abbiamo riscontrato un certo assenteismo sui server del gioco, mentre in qualche gara a cui abbiamo partecipato ha fatto la sua comparsa, anche se sporadicamente, un leggero effetto lag.
Graficamente il gioco ha alti e bassi. Mentre le vetture sono realizzate discretamente, con un buon numero di poligoni, non si può dire altrettanto dei dettagli a bordo pista, che risultano piuttosto semplificati, così come la palette di colori.
Gli interni delle vetture invece sono buoni, anche se non a livello di quelli di Shift, ma sulle vetture avremmo gradito un effetto degli impatti più credibile ed un danneggiamento più pronunciato.
La fluidità é sotto la media, considerato che si tratta di un gioco tendente alla simulazione. I 30 fps non sonoabbastanza per un gioco che richiede grande sensibilità ai comandi, anche se va detto che le auto in pista raggiungono le 16 unità.
Il sonoro é ben fatto, con molti effetti curati (le scalate, gli ingranaggi) oltre il rombo del motore che é buono ma non abbastanza differenziato di vettura in vettura.
Nel complesso il gioco ci ha soddisfatto solo in parte.
Le promesse di un netto passo avanti sono state deluse, e questo sembra più un tentativo di migliorare ed espandere un prodotto che però non era di qualità esaltante già l'anno scorso, e che aveva bisogno di una rivoluzione più che di un blando make-up.
Supercar Challengeé sì giocabile e presenta alcuni aspetti positivi che non si possono non notare. Ma visti i difetti questo basta a strappare appena una sufficienza, e solo fintanto che sul mercato Playstation non piomberà un'esclusiva di ben altro spessore.
Ci siamo capiti.
Alzo gli occhi dalla copertina e la mente richiama quelle immagini del menù di gioco, con le auto scintillanti in primo piano e la musica evocativa in sottofondo.
Tuttavia quando di un racing game ci si ricorda prima di tutto dei menù e delle silhouette delle vetture c'é qualcosa che forse non quadra, soprattutto se il gioco in questione non fa “Gran Turismo” di nome.
Dall'introduzione avrete capito che ci sono alcuni aspetti del gioco che non abbiamo gradito e che già ci avevano lasciato l'amaro in bocca ai tempi del suo predecessore.
Già, perché Supercar Challenge é il seguito di Ferrari Challenge, un racing game uscito in esclusiva per PS3.
In questo caso il nome é cambiato, poiché il gioco non é più incentrato sulle sole Ferrari, ma include anche altre supercar, tra cui la Zonda e la Bugatti. Ma andando a scorrere l'elenco completo, delle 44 auto presenti in Supercar Challenge, ben 35 sono Ferrari.
Quindi il panorama é stato allargato, ma non più di tanto. Anzi, la sensazione é proprio quella che si tratti di aggiunte funzionali più alla possibilità di rinominare la serie che non all'effettiva varietà del gameplay e delle licenze acquisite.
Di contro ora é presente un editor che permette di personalizzare le livree a piacimento, oltre a poter scegliere tra qualcuna di quelle già presenti. Tuttavia non si tratta di uno strumento così approfondito come in Forza Motorsport, e non vi sono nemmeno sezioni (come ad esempio le aste on-line) che motivino all'editing oltre il diletto personale.
Dicevamo degli aspetti poco piacevoli del gioco, il primo fra questi é sicuramente quello riguardante l'intelligenza artificiale. Oltre a non mostrare una personalità spiccata e a comportarsi in maniera piuttosto banale, é calibrata in maniera pessima rispetto alle nostre prestazioni, sia per quanto riguarda la differenza tra i tempi segnati nelle qualifiche e le susseguenti prestazioni in gara, sia per quel che riguarda la fisica a cui gli avversari sono soggetti, che sembra completamente diversa da quella che influenza la nostra vettura, specialmente quando libera di dimenarsi a briglie sciolte.
Togliere tutti gli aiuti di guida, come si confà ad un gioco propenso alla simulazione, significa ritrovarsi ad avere a che fare con controlli tutt'altro che facili da gestire, e persino poco intuitivi in termini di attinenza al realismo.
L'inserimento in curva é legnoso, si passa da sottosterzo a sovrasterzo in modo poco naturale, la dinamica dei pesi é discutibile, l'attrito con l'asfalto non proprio credibile.
Praticamente per giocare a Supercar Challenge bisogna un po' resettare la concezione di comportamento reale ed adattarsi alle richieste del gioco. Dopo un po' di pratica, quando si ha preso dimestichezza con i comandi, si intuisce come il gioco “vuole essere guidato”, e ci si cava qualche soddisfazione tirando una staccata o facendo un giro senza sbavature.
Tuttavia il gioco, joypad alla mano, rimane troppo pococonvincente e ben lontano dagli standard che ultimamente abbiamo visto girare sulle console di questa generazione.
Altro discorso merita il volante, dove i controlli si fanno più precisi esi riesce pertanto a controllare meglio l'auto. Ma questo non basta a giustificare una fisica nel complesso deludente (anche per quanto riguarda i contatti con le altre vetture) che, mixata ad un'IA sproporzionata, rende il gioco poco soddisfacente sotto questo aspetto.
Il gameplay soffre anche per come il gioco é configurato in quanto a modalità. Oltre alle solite di contorno (Gara veloce, prova a tempo...) ci confronteremo principalmente con la modalità challenge, in cui le competizioni vengono sbloccate vincendo mano a mano quelle precedenti e guadagnando tot crediti a seconda della difficoltà impostata e delle posizioni raggiunte.
Le competizioni sono suddivise per aree di gioco, partendo dalle due piste canadesi, per poi passare a quelle belgo-francesi e così via.
La selezione dei tracciati a disposizione é corposa ma soprattutto molto allettante. I circuiti in totale sono 22, ma annoverano tra le loro fila alcuni tra le piste mondiali incluse Monza e Spa.
Passando da una zona all'altra (con non poca fatica) si guadagnano anche i crediti preziosi per comprarsi le varie vetture (a loro volta parecchio costose, anche se é possibile noleggiarle).
Per impratichirsi meglio con i tracciati va segnalata anche la modalità tutorial, nella quale ci sarà Tiff Needell (un famoso pilota e conduttore della serie TV Fifth Gear, già comparso in Ferrari Challenge) che cercherà di darci utili consigli per affrontare i tracciati al meglio.
Trasferendosi on-line, e sostituendo l'intelligenza umana con quella artificiale, le cose migliorano e ci si trova a divertirsi parecchio in gare all'ultimo respiro.
Le stanze sono discretamente configurabili, ma durante la nostra prova abbiamo riscontrato un certo assenteismo sui server del gioco, mentre in qualche gara a cui abbiamo partecipato ha fatto la sua comparsa, anche se sporadicamente, un leggero effetto lag.
Graficamente il gioco ha alti e bassi. Mentre le vetture sono realizzate discretamente, con un buon numero di poligoni, non si può dire altrettanto dei dettagli a bordo pista, che risultano piuttosto semplificati, così come la palette di colori.
Gli interni delle vetture invece sono buoni, anche se non a livello di quelli di Shift, ma sulle vetture avremmo gradito un effetto degli impatti più credibile ed un danneggiamento più pronunciato.
La fluidità é sotto la media, considerato che si tratta di un gioco tendente alla simulazione. I 30 fps non sonoabbastanza per un gioco che richiede grande sensibilità ai comandi, anche se va detto che le auto in pista raggiungono le 16 unità.
Il sonoro é ben fatto, con molti effetti curati (le scalate, gli ingranaggi) oltre il rombo del motore che é buono ma non abbastanza differenziato di vettura in vettura.
Nel complesso il gioco ci ha soddisfatto solo in parte.
Le promesse di un netto passo avanti sono state deluse, e questo sembra più un tentativo di migliorare ed espandere un prodotto che però non era di qualità esaltante già l'anno scorso, e che aveva bisogno di una rivoluzione più che di un blando make-up.
Supercar Challengeé sì giocabile e presenta alcuni aspetti positivi che non si possono non notare. Ma visti i difetti questo basta a strappare appena una sufficienza, e solo fintanto che sul mercato Playstation non piomberà un'esclusiva di ben altro spessore.
Ci siamo capiti.