Supermario Sunshine
di
Paolo 'Mr. Ninty' Mulas
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It s'a me Mario
Fin dal lontano 1981, quando Mario debuttò in sala giochi nel coin op di Donkey Kong, che l'idraulico più famoso si è legato indissolubilmente alla casa madre, divenendo non solo l'icona Nintendo, ma più in generale il simbolo e la mascotte rappresentante di tutti i videogiochi.
Passano gli anni, le console, ma Mario rimane sempre giovane, pronto ad affrontare sempre con lo stesso spirito un avventura dopo l'altra
È fin dal 1996, dopo che qualcuno terminò il bellissimo Super Mario 64, che il popolo videoludico ha iniziato ad attenderne un seguito dello stesso. L'attesa, certamente, ogni tanto scemava, soprattutto in concomitanza dei countdown per gli altri masterpiece, ma non cessava mai, e si faceva col tempo, sempre più forte, in coincidenza dell'avvicinarsi del debutto del Gamecube.
E Nintendo stessa, che è da sempre maestra nel creare aspettative verso i suoi titoli centellinando la presenza nelle fiere del settore, e rivelando pochissimi dettagli a far diventare Super Mario Sunshine uno dei giochi più attesi dell'ultimo lustro.
Dopo anni passati a schiacciare koopa, liberare la principessa Peach dalle grinfie di Bowser, e cimentarsi in numerosissimi sport (primo fra tutti il go-kart), è giunto il momento anche per l'idraulico Mario di godersi una meritata vacanza a base di sole mare e buon cibo in una lontano e soleggiato paradiso tropicale, l'Isola Delfinia.
Dopo una breve ma simpatica introduzione realizzata in computer grafica con un stile simile allo cell shading, è già tempo di entrare in azione; all'arrivo del nostro eroe a Delfinia, scopre infatti che quest'ultima è ricoperta da una strana melma fangosa che avvolge tutto e tutti.
Subito muniti dello splac 3000 (uno strano zaino acqua multiuso di cui tratteremo nel corso delle recensione) dovremo infatti liberarci di questa strana fanghiglia, visibile fin dall'arrivo in areoporto. Con più fatica del previsto si giunge in città, ma ancora una volta ci sarà una sorpresa in negativo per il povero Mario.
Difatti tutta la città in preda al panico a causa della scomparsa dei "soli custodi" che regalavano felicità alla cittadinanza, oltre a ciò si aggiunge l'apparizione di un misterioso personaggio che si diverte ad imbrattare con dei graffiti i principali edifici; di quest'ultimo però è stato fatto un identikit da numerosi testimoni, ed indovinate un po' a chi assomiglia?
Esatto proprio a Mario, che giunto nell'isola per una rilassante vacanza si trova invece implicato in un processo a suo carico, subisce l'onta della prigione (!) ed è poi condannato a ripulire tutto.
It s'a me Mario
Fin dal lontano 1981, quando Mario debuttò in sala giochi nel coin op di Donkey Kong, che l'idraulico più famoso si è legato indissolubilmente alla casa madre, divenendo non solo l'icona Nintendo, ma più in generale il simbolo e la mascotte rappresentante di tutti i videogiochi.
Passano gli anni, le console, ma Mario rimane sempre giovane, pronto ad affrontare sempre con lo stesso spirito un avventura dopo l'altra
È fin dal 1996, dopo che qualcuno terminò il bellissimo Super Mario 64, che il popolo videoludico ha iniziato ad attenderne un seguito dello stesso. L'attesa, certamente, ogni tanto scemava, soprattutto in concomitanza dei countdown per gli altri masterpiece, ma non cessava mai, e si faceva col tempo, sempre più forte, in coincidenza dell'avvicinarsi del debutto del Gamecube.
E Nintendo stessa, che è da sempre maestra nel creare aspettative verso i suoi titoli centellinando la presenza nelle fiere del settore, e rivelando pochissimi dettagli a far diventare Super Mario Sunshine uno dei giochi più attesi dell'ultimo lustro.
Dopo anni passati a schiacciare koopa, liberare la principessa Peach dalle grinfie di Bowser, e cimentarsi in numerosissimi sport (primo fra tutti il go-kart), è giunto il momento anche per l'idraulico Mario di godersi una meritata vacanza a base di sole mare e buon cibo in una lontano e soleggiato paradiso tropicale, l'Isola Delfinia.
Dopo una breve ma simpatica introduzione realizzata in computer grafica con un stile simile allo cell shading, è già tempo di entrare in azione; all'arrivo del nostro eroe a Delfinia, scopre infatti che quest'ultima è ricoperta da una strana melma fangosa che avvolge tutto e tutti.
Subito muniti dello splac 3000 (uno strano zaino acqua multiuso di cui tratteremo nel corso delle recensione) dovremo infatti liberarci di questa strana fanghiglia, visibile fin dall'arrivo in areoporto. Con più fatica del previsto si giunge in città, ma ancora una volta ci sarà una sorpresa in negativo per il povero Mario.
Difatti tutta la città in preda al panico a causa della scomparsa dei "soli custodi" che regalavano felicità alla cittadinanza, oltre a ciò si aggiunge l'apparizione di un misterioso personaggio che si diverte ad imbrattare con dei graffiti i principali edifici; di quest'ultimo però è stato fatto un identikit da numerosi testimoni, ed indovinate un po' a chi assomiglia?
Esatto proprio a Mario, che giunto nell'isola per una rilassante vacanza si trova invece implicato in un processo a suo carico, subisce l'onta della prigione (!) ed è poi condannato a ripulire tutto.
Supermario Sunshine
9
Voto
Redazione
Supermario Sunshine
Super Mario Sushine, è alla luce dei fatti il miglior gioco disponibile per Gamecube (assieme a Resident Evil) oltre ad esserne la killer application naturale.
Il gioco che avuto l'onere e l'onore di succedere allo storico Super Mario 64, si dimostra subito all'altezza del suo illustrissimo predecessore, grazie ad una giocabilità superba fin dalle prime fasi, un'ottima realizzazione tecnica, ed una longevità finalmente tornata ai vecchi standard Nintendo.
Il gioco è un sapiente mix di tradizione (con minilivelli di ispirazione Nes) ed innovazione (vedi lo sclac3000), adatto quindi ai fans di vecchia data che ritroveranno il loro amato idraulico, e a i nuovi giocatori che si troveranno di fronte ad un titolo con molte innovazioni e sopra gli standard attuali di qualità.
Il gioco perfetto non esiste, ma Super Mario Sunshine è probabilmente uno di quelli che ci va più vicino.
Il gioco che avuto l'onere e l'onore di succedere allo storico Super Mario 64, si dimostra subito all'altezza del suo illustrissimo predecessore, grazie ad una giocabilità superba fin dalle prime fasi, un'ottima realizzazione tecnica, ed una longevità finalmente tornata ai vecchi standard Nintendo.
Il gioco è un sapiente mix di tradizione (con minilivelli di ispirazione Nes) ed innovazione (vedi lo sclac3000), adatto quindi ai fans di vecchia data che ritroveranno il loro amato idraulico, e a i nuovi giocatori che si troveranno di fronte ad un titolo con molte innovazioni e sopra gli standard attuali di qualità.
Il gioco perfetto non esiste, ma Super Mario Sunshine è probabilmente uno di quelli che ci va più vicino.