Supermario Sunshine

di Paolo 'Mr. Ninty' Mulas

Acqua come se piovesse
Come già accennavamo prima, la prima grande novità di questo Super Mario Susnhine, è certamente il fatto che l'idraulico baffuto, è per la prima volta accompagnato e soprattutto aiutato nella sua avventura da uno stranissimo aggeggio multiuso, lo splac 3000.
Lo splac 3000 che sta per sistema propulsivo di lancio idrico combinato, è l'ultimo ritrovato tecnologico dei laboratori Frantic (vi ricorda qualcosa questo nome?) che consiste in una sorta d'uccello robotico, da indossare a mo' di zaino, dalla tripla capacità: inizialmente infatti la sua funzione nel gioco consiste nello spruzzare acqua per avere la meglio sui vari nemici e soprattutto per ripulire la melma ed i vari graffiti.

Proseguendo nell'avventura potremo poi implementare lo splac con tre nuove capacità: lo spruzzo piano per attivare una sorta di razzi d'acqua utili per planare, lo spruzzorazzo, capace di portarci ad altezze incredibili ed infine lo spruzzoturbo, che come dice in nome stesso farà correre Mario velocissimo grazie alla potenza dell'H2O.

L'isola di Delfinia
La città di Delfinia oltre ad essere un livello a sé con tanti shine (soli) da recuperare, funge anche da anticamera per gli otto mondi disponibili che vanno da un placido e ventoso villaggio, fino ad un albergo stregato, passando per il luna park, la spiaggia ed il porto.
La varietà dei livelli può sembrare inferiore a quello di super Mario 64, questo perché tutti gli stage, essendo il gioco ambientato su un isola tropicale, hanno come elementi peculiari il sole ed il mare. Sempre restando in tema sul confronto col suo predecessore questo Mario sunshine può sembrare più lineare anche negli obiettivi da raggiungere; in altre parole nel livello si può cercare di prendere solo lo shine predefinito. Questo che a prima vista potrebbe apparire come un difetto si rivela in realtà un indiscutibile punto di forza.

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Innanzitutto perché, pur non minando l'estrema libertà concessa nell'azione, non fa scoprire e conoscere il livello al debutto su di esso, secondo perché ogni qualvolta si rientra nel mondo subito dopo aver recuperato un sole custode, lo stage cambia notevolmente, con nuovi edifici che si ergono, e sbloccando l'accesso a zone prima inaccessibili, dando quindi la sensazione ogni volta di vedere qualcosa di nuovo e diverso. Si ha così l'espressione di un mondo mariesco ben più vivo dei suoi predecessori, con centinaia di personaggi non giocanti con i quali si può comunicare per cercare spesso di risolvere i loro numerosi problemi.

Nonostante tutte queste novità la Nintendo non ha certo dimenticato che Mario è nato come un platform e quindi ha ben pensato, anche per calibrare un po' più verso l'alto la difficoltà del gioco, di inserire in ogni quadro dei sotto livelli che possiamo definire classici.
Questi sottolivelli sono un vero e proprio tributo ai primissimi Mario, con tanto di musichette originali e immagini nello sfondo del livello di repertorio (per esempio il primo pixelloso idraulico).
Qui Mario è sprovvisto dello splac 3000, e per avanzare quindi nelle varie pedane roteanti sospese nel vuoto, dovrà fare affidamento (come d'altronde aveva sempre fatto prima di oggi) con i suoi famosissimi salti, che come retrogaming insegna, dovranno essere perfettamente a tempo e calibrati.

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