Surfing H30

Surfing H30
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L'oceano. É difficile spiegare a chi non lo ha mai visto i sentimenti e le emozioni che provoca. Tanti hanno visto il mare, ma l'oceano é diverso, é più scuro, più cupo, più cattivo. É immenso, una distesa enorme di acqua che appare incontrollabile e indomabile. Certo ormai l'idea televisiva che abbiamo dell'oceano é ben diversa da quella che é stata appena esposta ed é fatta di bagnine superdotate in costume rosso che salvano la gente che si avventura in acqua, di bei fustacchioni che corrono sulle spiagge statunitensi mostrando i propri muscoli. Però anche in questi programmi televisivi rimane fermo il rispetto per questa distesa d'acqua che fa davvero paura
Surfing H30
Surfing H30, a tratti, è un gioco fatto di pose plastiche

IL SURFISTA
C'é qualcuno che comunque si avventura nell'oceano e lo affronta: é il surfista
Questa figura così poetica e allo stesso tempo così moderna e attuale é stata poco sfruttata finora dalle case produttrici di videogiochi. É ormai tempo che i possessori di console abbiano un titolo in grado di trasmettere le sensazioni che provano i veri surfisti. Per questo Take 2 Interactive e Rockstar Games si sono cimentate in questa impresa e hanno dato alla luce Surfing H30. Il gioco per ora non ha raggiunto la ribalta della critica, ma al lancio della nuova macchina a 128 bit di Sony in Italia, Surfing H30 era presente. D'altra parte anche altri titoli che avevano per protagonisti sport estremi molto particolari, come lo skate-board o lo snowboard (Tony Hawk Pro Skater e la serie Coolboarders su tutti) al momento della loro uscita sono stati guardati con sorpresa e un certo scetticismo, ma alla fine hanno conquistato tutti. Certo a posteriori ci si rende conto di trovarsi di fronte a dei capolavori assoluti o quasi. E probabilmente il problema di tali prodotti é proprio questo: visto che lo sport trattato non é molto diffuso o popolare, solo un gran gioco riesce a imporsi in questo settore
IN MARE APERTO
Passiamo quindi a verificare le potenzialità di Surfing H30, per scoprire se siamo di fronte a un nuovo successo annunciato. Come molti giochi ci hanno ormai abituato, anche il nuovo titolo distribuito in Italia da Cidiverte, presenta una spettacolare introduzione con decine di evoluzioni compiute sulla tavola da surf. La colonna sonora, in stile punk é davvero coinvolgente e fa saltellare il giocatore sulla propria sedia. Dopo essersi goduti queste immagini ricche di mare e spettacolo si arriva alla schermata introduttiva dove le due modalità principali che il nuovo titolo presenta saltano subito all'occhio: torneo e scontro con un amico. É chiaro che il fulcro del gioco risiede nella modalità torneo in cui si può esibire tutta la propria abilità nel tentativo di superare le varie prove e aggiudicarsi la tenzone. Prima di affrontare le terribili onde dell'oceano bisogna compiere alcune scelte
Surfing H30
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Surfing H30

Ogni sport ha il suo videogioco; anzi anche gli sport meno diffusi hanno successo nel mondo dei videogame. E allora perché non creare un bel gioco dedicato al surf? Questo si saranno detti alla Take 2 Interactive nella speranza di ripetere magari l'exploit di Tony Hawk dello scorso anno. Surfing H30 però non è coinvolgente come il titolo Activision dedicato allo skate. Non solo: è anche povero di idee, con una sola modalità vera in singolo che si conclude abbastanza in fretta. Inoltre il sistema di controllo rende tutto più difficile e non aiuta certo il titolo a emergere in un panorama già sovraffollato di produzioni. I personaggi da sbloccare e i bei paesaggi costruiti sullo sfondo non costituiscono uno stimolo sufficiente per giocare a lungo a Surfing H30 che si presenta adatto ai soli appassionati della disciplina.

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