Surfing H30

di Redazione Gamesurf
Inizialmente i livelli di difficoltà disponibili sono due. Vi é la possibilità di scegliere tra cinque personaggi differenti cui affidare la propria sorte. La scelta non avviene solo in base alla simpatia che i protagonisti suscitano, ma ogni surfista dispone di alcune caratteristiche precise che sono riportate nella sua scheda personale. Fondamentalmente ogni personaggio é definito dalla velocità con cui solca le onde, dalla capacità di eseguire evoluzioni con la tavola e dall'abilità con cui rimane in sella anche nelle situazioni più difficili. Al di là di questi dati, vengono forniti anche il peso, l'altezza e la caratteristica migliore dell'atleta in questione. Dopo aver superato le prime prove e aver conseguito successi e punteggi di un certo rilievo sarà possibile sbloccare altri sei eroi che si uniranno ai precedenti per fornire una scelta maggiore al giocatore

Una volta selezionato il proprio uomo (o donna), giunge il momento di occuparsi della scelta della tavola tra le dieci disponibili, tutte coloratissime. A questo punto la voglia di lanciarsi nelle fredde acque dell'oceano é già tanta, ma bisogna prima consultare la dettagliatissima scheda riguardante il luogo in cui ci si appresta a posare la propria tavola. I più esperti avranno così la possibilità di controllare la condizione delle acque, la situazione del tempo e delle onde. Per chi non ne capisce molto rimane comunque un simpatico quanto banale consiglio per restare in piedi
UN PO' DI PRATICA
Giunge così il momento di solcare le acque, di mettere il costume e saltare sulla propria tavola... per cadere subito dopo. Infatti, il primo impatto con Surfing H30 non é per niente facile. Fortunatamente arriva in aiuto del giocatore un esplicativo quanto rapido tutorial che spiega quali sono i tasti per muoversi correttamente. Dopo averlo visto e rivisto più volte per memorizzare il sistema di controllo, si può ritentare la scalata alle onde oceaniche. A dir la verità il sistema di controllo scelto dai programmatori é tutt'altro che intuitivo. Infatti vengono sfruttate soprattutto le leve analogiche del pad (compresi i tanto ignorati tasti L3 e R3 che per chi non lo sapesse, si attivano premendo gli stick del Dual Shock) e i tasti dorsali