Surfing H30

di Redazione Gamesurf
Una volta abituatisi, il gioco diventa abbastanza semplice. Dopo essersi alzati in piedi bisogna proseguire verso la linea d'arrivo facendo il maggior numero di punti possibile. Il punteggio si può aumentare in tre modi: eseguendo spettacolari figure acrobatiche, raccogliendo alcuni oggetti sul percorso e proseguendo per un tratto nel tubo d'acqua formato dall'onda. Scordate di accumulare punti nelle prime gare eseguendo colpi da maestro. Per cimentarsi nelle spettacolari acrobazie dei surfisti é necessario un buon allenamento oltre a una buona dose di tempismo. Queste figure, infatti, si possono eseguire solo quando si raggiunge una certa velocità. Molto più facile é proseguire nel tubo stando in equilibrio e raccogliere gli oggetti lungo il percorso nell'ordine preciso che viene indicato all'inizio. Al livello facile comunque si può riuscire a raggiungere la vittoria e a godersi la sigletta del vincitore anche senza eseguire nemmeno un balzello sull'onda, senza neanche una misera acrobazia. Sta quindi al buon cuore del neo surfista tentare comunque di dare spettacolo, magari a discapito dei primi risultati

SOLO PER APPASSIONATI
Il gioco come avrete capito si presenta molto lineare senza sbalzi o colpi di genio particolari e si mantiene su un livello di piena sufficienza senza mai strafare. Anche la modalità a due lascia un po' delusi perché non propone lo scontro diretto, ma un meccanismo a turni che rompe un po' l'atmosfera della sfida. Rimangono da sottolineare i bellissimi paesaggi, nei quali é possibile gareggiare con nuvole in cielo e isolotti sullo sfondo ricreati molto bene. Comunque, in generale, questo titolo manca di quella grinta e di quel mordente atti a renderlo più coinvolgente e gustoso anche per chi non ama particolarmente la disciplina. Il livello di difficoltà non é ben calibrato e la longevità non può essere garantita da qualche personaggio segreto da scoprire. In conclusione Surfing H30 si candida come il titolo per PlayStation 2 preferito dai surfisti, ma chi con la tavola e il mare non ha molto a che fare storcerà il naso di fronte a questa produzione.