SUZUKI ALSTARE EXTREME RACING
di
L'uso di texture di grandi dimensioni fornisce ai paesaggi un impatto visivo notevole, che si avvicina, in certi casi, addirittura al fotorealismo, tanto che certe colline e ricostruzioni ambientali risultano, alle alte velocità, del tutto simili a fotografie. Trattandosi di un arcade, ogni minimo accenno di realismo é assente dal motore del gioco, sia sul fronte del modello fisico delle due ruote, sia su quello della ricostruzione virtuale della realtà. Le moto del titolo Ubisoft non si fanno problemi a percorrere a velocità folli la più ampia varietà di fondi stradali, che siano asciutti, bagnati o sabbiosi, poco importa: l'aderenza dei veicoli a disposizione tiene fede al titolo del gioco, potendo definirsi veramente "estrema"
DUE RUOTE SU UNO SCAFFALE
Volendo risolvere il giudizio di Suzuki Alstare in poche parole, potremmo usare semplicemente la definizione di "Ridge Racer delle motociclette". La serie Namco, amata/odiata dagli appassionati dei giochi di guida di tutto il mondo, calza a pennello per rendere l'idea del tipo di struttura alla base del progetto Criterion. Come si é visto negli anni per le auto dei vari Ridge Racer, le motociclette del gioco Ubisoft seguono alla lettera un modello di guida totalmente avulso dalla realtà, che sfrutta leggi proprie per quanto riguarda la risposta dei mezzi alle sollecitazioni del giocatore. I puristi delle due ruote, abituati al realismo di un Superbike qualsiasi, malediranno senza dubbio il sistema di guida implementato dal gioco, anche se, nonostante la sua apparente assurdità, ottenere delle soddisfazioni e una discreta padronanza del mezzo é possibile anche qui
I problemi del titolo in esame non risiedono tanto nel suo modello fisico (in campo arcade si é visto di tutto, a partire dallo storico Hang On di casa Sega) quanto nei difetti strutturali ereditati in massa dal vetusto Redline Racer
Il primo punto negativo é rappresentato dal design dei circuiti, che dovrebbero rappresentare una delle prime attrazioni del gioco (la bellezza delle piste é un aspetto fondamentale per tutti gioco di guida); questi sono in realtà troppo corti e poveri di sfide, se si eccettuano le classiche due curve "cattive" messe lì per farci allentare, di tanto in tanto, la pressione del tasto acceleratore
DUE RUOTE SU UNO SCAFFALE
Volendo risolvere il giudizio di Suzuki Alstare in poche parole, potremmo usare semplicemente la definizione di "Ridge Racer delle motociclette". La serie Namco, amata/odiata dagli appassionati dei giochi di guida di tutto il mondo, calza a pennello per rendere l'idea del tipo di struttura alla base del progetto Criterion. Come si é visto negli anni per le auto dei vari Ridge Racer, le motociclette del gioco Ubisoft seguono alla lettera un modello di guida totalmente avulso dalla realtà, che sfrutta leggi proprie per quanto riguarda la risposta dei mezzi alle sollecitazioni del giocatore. I puristi delle due ruote, abituati al realismo di un Superbike qualsiasi, malediranno senza dubbio il sistema di guida implementato dal gioco, anche se, nonostante la sua apparente assurdità, ottenere delle soddisfazioni e una discreta padronanza del mezzo é possibile anche qui
I problemi del titolo in esame non risiedono tanto nel suo modello fisico (in campo arcade si é visto di tutto, a partire dallo storico Hang On di casa Sega) quanto nei difetti strutturali ereditati in massa dal vetusto Redline Racer
Il primo punto negativo é rappresentato dal design dei circuiti, che dovrebbero rappresentare una delle prime attrazioni del gioco (la bellezza delle piste é un aspetto fondamentale per tutti gioco di guida); questi sono in realtà troppo corti e poveri di sfide, se si eccettuano le classiche due curve "cattive" messe lì per farci allentare, di tanto in tanto, la pressione del tasto acceleratore