Swat 3: Close Quarters Battle

di Redazione Gamesurf
ANCHE L'OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE
Dal punto di vista tecnico Swat 3 non ha nulla da invidiare ai suoi avversari, riuscendo anzi ad offrire un dettaglio maggiore rispetto ad esempio a Rogue Spear, che già riusciva comunque a stupire
L'ambientazione delle missioni, in gran parte svolte all'interno di edifici civili(appartamenti, chiese uffici, studi televisivi), ha permesso di ricreare con estrema cura anche i più piccoli elementi dell'arredamento, fornendo così un valido scenario in cui il giocatore si sente realisticamente immerso. Particolare esaltante é l'estrema cura con cui vengono riprodotti i buchi dei proiettili sulle diverse superfici, che reagiscono in modo estremamente realistico all'impatto del piombo

Anche le cosiddette "skin" dei personaggi si attestano su ottimi livelli, tanto che nel corso delle missioni si incapperà in individui sempre diversi, che rispecchiano fedelmente la descrizione fornita nel briefing
Sicuramente d'impatto é il riflesso dei propri uomini nei numerosi specchi disseminati in quasi tutti i livelli, specialmente per il fatto che possono essere utilizzati anche da un punto di vista tattico, per ispezionare stanze a rischio senza esporsi troppo
Il sonoro é molto valido, il suono delle armi é riprodotto fedelmente così come belle sono le voci dei propri uomini e quelle dei nemici, che durante gli scontri a fuoco non mancheranno di elargire improperi alla squadra. Decisamente utile al fine tattico una scheda sonora che supporti l'effetto 3D, senza il quale inevitabilmente il gioco perde parte del suo realismo.