Non é ancora passato un anno dal primo Syphon Filter, vero fenomeno di vendite in tutto il mondo, tanto da diventare uno dei titoli più venduti nel 1999, risultato già notevole di per se, ma ancora più importante se si pensa al fatto che il protagonista Gabriel Logan si trovava a competere con un avversario del calibro di Solid Snake in Metal Gear Solid. In effetti l'impostazione tra i due giochi era leggermente differente, in Shypon Filter la parte dedicata all'azione era preponderante rispetto a quella dedicata alla tattica e all'abilità nel nascondersi, d'altra parte quella sensazione di realismo e timore nell'essere scoperti di cui era pervaso il prodotto della Konami era molto minore nel titolo degli 989 Studios Una folle corsa sul treno per salvarsi da una morte sicura... Ad ogni modo una longevità decisamente più alta ed un gameplay semplificato hanno fatto la fortuna di questo Shyphon Filter. Dicevamo che non é passato un anno dal primo titolo, ma nel gioco sono passate solamente poche ore dalla distruzione del missile che doveva spargere il virus Shypon Filter nell'atmosfera. Grazie alle solite abilità del governo tutti i fatti finali del primo episodio sono stati messi a tacere, secondo il portavoce della casa bianca il Kazakistan ha lanciato per sbaglio una testata nucleare e ha provveduto immediatamente a distruggerla nell'atmosfera. Durante la lunga introduzione filmata vedrete il rapimento di Lian Xing ad opera dell'agenzia, desiderosa di studiare gli effetti del virus su persone contagiate e il disperato e tardivo tentativo di Logan di liberarla Vista l'impossibilità di una liberazione tempestiva vi imbarcate su di un C-130 che viene prontamente abbattuto sulle montagne del Colorado per eliminarvi, nonché per impedirvi di portare a termine le ricerche su di un eventuale antidoto al virus letale. Diciamo subito che la trama di Shypon Filter 2, pur se fortemente prevedibile si rivela comunque varia e ricca di colpi di scena, le 21 missioni disponibili sono legate in maniera ottimale dai numerosi e particolarmente lunghi filmati di intermezzo, realizzati con una versione prerenderizzata dello stesso motore di gioco
Un prodotto che si colloca esattamente dove si trovava il suo predecessore, ottimo il gameplay, orientato in maniera forte verso l'azione, ma che non disdegna alcune parti più tattico-riflessive. La longevità si attesta su livelli piuttosto alti, le missioni sono numerose e decisamente lunghe, con una buona varietà di situazione e ambienti, la trama è divertente anche se non troppo originale. Il doppiaggio e i filmati sono di buona fattura, ma niente che faccia gridare al miracolo, le caratterizzazione dei personaggi non sono del tutto riuscite e i cattivi non fanno poi così paura. La difficoltà non è altissima, forse anche per la non eccelsa IA degli avversari, o forse solo per la tendenza a semplificare i giochi in modo da renderli accessibili a tutti.
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