Syphon Filter 3
di
Gli obiettivi fissati scandiscono passo passo il comportamento del giocatore, senza concedere sostanziali alternative e gli ultimi stage ripropongono il problema che già aveva afflitto Syphon Filter 2: la curva di difficoltà cresce in maniera sproporzionata rispetto alle missioni precedenti, generando una certa frustrazione
Per fortuna, il titolo Sony non ha conservato solo i fattori negativi del predecessore: presenta, infatti, il medesimo, collaudato, sistema di controllo, che si avvale in maniera semplice ed intuitiva di tutti i tasti del pad; il secondo stick analogico del Dual Shock può inoltre supplire all'uso dei tasti L2 ed R2 per gli spostamenti laterali, rendendo più efficace questo tipo d'azione
Purtroppo, lamentiamo ancora qualche inesattezza nel sistema di puntamento automatico e la scomodità nella selezione delle armi, per cui é necessario ricorrere alla pausa. Tanto di cappello, invece, all'ottimo sistema di salvataggi, che consente di ripartire dall'ultimo "check point" e ai caricamenti brevissimi, per giunta collocati nelle fasi di consultazione del briefing
LETHAL ENFORCES
La sensazione di trovarsi di fronte a un "data disk" più che a un vero terzo episodio degno pienamente di tale titolo, viene confermata dal comparto tecnico del gioco: Syphon Filter 3 non pecca sotto alcun profilo, eppure la veste grafica appare datata, quantomeno non in linea con gli ultimi standard PSone. L'engine utilizzato dai programmatori é il medesimo generato dai 989 Studios per i passati episodi e per fortuna si mantiene altrettanto fluido e impeccabile nella gestione delle "telecamere"
Se qualche miglioramento é riscontrabile nel numero di poligoni, le texture deludono invece per varietà e scarso dettaglio. Discorso a parte per le animazioni, legnose tanto nei modelli poligonali, quanto nelle fasi filmate (già di per sé poco accattivanti), elemento non trascurabile, questo, se si considera il peso "narrativo" attribuito alle sequenze in full motion
Sul fronte dell'accompagnamento sonoro, era lecito aspettarsi qualcosa di più dagli effetti e dal doppiaggio (di qualità discontinua), mentre le musiche svolgono con eleganza il loro dovere, adattandosi coerentemente alle varie location, garantendo sempre la giusta atmosfera e un ritmo di gioco serrato
Per fortuna, il titolo Sony non ha conservato solo i fattori negativi del predecessore: presenta, infatti, il medesimo, collaudato, sistema di controllo, che si avvale in maniera semplice ed intuitiva di tutti i tasti del pad; il secondo stick analogico del Dual Shock può inoltre supplire all'uso dei tasti L2 ed R2 per gli spostamenti laterali, rendendo più efficace questo tipo d'azione
Purtroppo, lamentiamo ancora qualche inesattezza nel sistema di puntamento automatico e la scomodità nella selezione delle armi, per cui é necessario ricorrere alla pausa. Tanto di cappello, invece, all'ottimo sistema di salvataggi, che consente di ripartire dall'ultimo "check point" e ai caricamenti brevissimi, per giunta collocati nelle fasi di consultazione del briefing
LETHAL ENFORCES
La sensazione di trovarsi di fronte a un "data disk" più che a un vero terzo episodio degno pienamente di tale titolo, viene confermata dal comparto tecnico del gioco: Syphon Filter 3 non pecca sotto alcun profilo, eppure la veste grafica appare datata, quantomeno non in linea con gli ultimi standard PSone. L'engine utilizzato dai programmatori é il medesimo generato dai 989 Studios per i passati episodi e per fortuna si mantiene altrettanto fluido e impeccabile nella gestione delle "telecamere"
Se qualche miglioramento é riscontrabile nel numero di poligoni, le texture deludono invece per varietà e scarso dettaglio. Discorso a parte per le animazioni, legnose tanto nei modelli poligonali, quanto nelle fasi filmate (già di per sé poco accattivanti), elemento non trascurabile, questo, se si considera il peso "narrativo" attribuito alle sequenze in full motion
Sul fronte dell'accompagnamento sonoro, era lecito aspettarsi qualcosa di più dagli effetti e dal doppiaggio (di qualità discontinua), mentre le musiche svolgono con eleganza il loro dovere, adattandosi coerentemente alle varie location, garantendo sempre la giusta atmosfera e un ritmo di gioco serrato