Table Tennis

di Luca Gambino
I primi minuti di gioco con Talbe Tennis sono quantomeno spiazzanti. Appare su schermo la scritta "A Rockstar Games" e ti aspetti da un secondo all'altro qualche bella scena di sangue e sesso, così come la software house ci ha abituato fin dagli esordi. Ti aspetti di scoprire che quella che pensi sia una semplice pallina da ping pong sia in realtà il cranio calvo di una bambola e che di tanto in tanto ti strizza l'occhio. E che sorrida. E invece no, Table Tennis è un "solo" un gioco sul Tennis Tavolo. Punto. Anzi, un signor gioco, dal momento che Rockstar non si è certo risparmiata nel riprodurre nel migliore dei modi tutte le caratteristiche peculiari di questo sport che popola qualsiasi circolo estivo e i dopolavoro degni di questo nome. Non per niente quello del tennis-tavolo è il secondo sport più praticato al mondo e alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non abbia preso una racchetta in mano e tentato qualche scambio sul legnoso tavolo verde.


Eppure, incredibile a dirsi, quello del tennis tavolo è anche uno degli sport meno riprodotti su supporto elettronico e di sicuro è uno di quelli a cui sono state regalate le peggiori trasposizioni possibili. Almeno fino ad ora. Si, perché Table Tennis, seppure nell'apparente semplicità dello sport in questione rappresenta nel miglior modo possibile il fascino del tennis tavolo. Uno sport capace di unire tecnica, fisica e un'atleticità dei due/quattro giocatori su campo difficilmente intuibile agli occhi del profano. L'esordio di Rockstar su Xbox 360 racchiude tutti questi aspetti in un gameplay tanto divertente quanto accessibile, senza rinnegare il rigore fisico che gestisce gli scambi dei giocatori coinvolti, con traiettorie della pallina studiate al millimetro, effetti capaci di ingannare l'atleta meno concentrato e schiacciate dove potenza e precisione devono necessariamente fondersi nel colpo principe di questo sport. Certo, Table Tennis è pur sempre un gioco che deve aprirsi ad ogni tipologia di giocatore ed è ovvio che alcune digressioni siano state concesse qua e là in favore di una giocabilità aperta alla massa, senza voler concedere quindi le proprie grazie ai soli esperti di turno.

Cinque minuti di gioco di gioco e i meccanismi di base di Table Tennis sono assimilati. Da lì in poi è tutto un alternarsi di nuove soluzioni d'attacco o di difesa, di effetti sempre più elaborati per trarre in inganno l'avversario di turno, di studiare pregi e virtù del proprio personaggio e dei propri oppositori. Ecco, gli avversari. undici personaggi in cerca d'autore caratterizzati da un determinato stile di gioco sotto la cui voce è compreso il servizio, la potenza, la precisione e la capacità di giocare d'effetto. Scegliete quello che maggiormente si adatta a voi, prestando la dovuta attenzione all'impugnatura della racchetta da parte del vostro personaggio, sapendo che anche questo aspetto caratterizza il vostro comportamento sul tavolo. Una volta scesi in campo saranno riflessi e istinto a guidare le vostre azioni e basta anche una semplice esperienza su qualsiasi titolo di stampo tennistico guidare le vostre prime azioni di gioco.


Occhio, però, Table Tennis non è Top Spin o qualsiasi altro derivato del tennis e vi accorgerete molto in fretta che agli ampi spostamenti caratteristici di questo sport, è preferibile mantenere ben salda la posizione sul centro del tavolo, in favore di spostamenti brevi e rapidi, onde non farsi trovare fuori posizione dai continui "incroci" di tiro da parte del vostro avversario. L'elevata velocità di gioco, d'altronde, sconsiglia appunto la corsa a perdifiato da una parte all'altra del campo, anche perché il nostro personaggio risulta piuttosto "legnoso", quando messo di fronte ad un recupero che richieda uno spostamento laterale superiore ai due passi. Meglio quindi una posizione centrale da cui dominare il gioco e da cui colpire come dannati sulla pallina. Lo stile lo scegliete voi. Volete picchiare come fabbri e trasformare anche la pallina più innocua in una veloce schiacciata o preferite giocare d'astuzia e imprimere effetti"ad uscire" per allontanare il vostro avversario dal tavolo di gioco ed esporsi al vostro successivo passante? A voi la scelta, perché l'ottimo sistema di gioco messo in piedi da Rockstar vi consentirà di padroneggiare al meglio qualsiasi stile abbiate in mente.

A parte il classico "colpo sicuro", con cui impostare i primi scambi senza troppe preoccupazioni, Rockstar vi mette a disposizioni tutta una serie di colpi, di pura potenza o ad effetto, che vi consentiranno in qualsiasi momento di cambiare l'impostazione del vostro stile e di mettere in difficoltà il vostro avversario. E converrà anche riuscire a padroneggiare in fretta tutto il repertorio a vostra disposizione perché con il progredire dei tornei a disposizione, i vostri oppositori saranno sempre più restii a farsi battere e inquadreranno ben presto il vostro stile di gioco, adottando efficaci controffensive. I punti realizzati, esattamente come visto nel già citato Top Spin, andranno a colmare la particolare barra della concentrazione che potrà poi essere "spesa" dal giocatore per realizzare colpi o recuperi di importanza fondamentale. Come detto in precedenza, il sistema di controllo di Table Tennis asseconda efficacemente qualsiasi tipo di approccio al gioco, ben bilanciando la pura potenza alla soluzione più ricercata e affidata alla precisione assoluta. Unico neo, come già accennato, riguarda la mobilità del nostro personaggio, che in alcuni casi risulta inspiegabilmente lenta e impacciata, impedendovi a volte recuperi più che leciti sui colpi dei vostri avversari. Per il resto, le animazioni dei personaggi sono ottime, frutto di motion capture di altissimo livello, esattamente come il resto del reparto tecnico. L'esiguo numero di unità e oggetti sullo schermo ha permesso a Rockstar di concentrarsi quasi interamente sulla realizzazione dei personaggi, modellati e texturizzati senza alcun risparmio di poligoni e materiali ad alta definizione. Ottimo anche l'effetto "sudore" che dopo alcuni minuti di gioco riesce ad imperlare i volti e le parti scoperte dei giocatori, attaccandosi realisticamente agli indumenti indossati. Un dettaglio superfluo, forse, ma che dona a Table Tennis un ulteriore tocco di realismo assoluto.

Solo due le telecamere a disposizione e sarà vostra la scelta di giocare con una ripresa che piazza la telecamera virtuale giusto alle spalle del vostro giocatore, impedendovi però di vedere correttamente la pallina sul campo, o di allentarla giusto di qualche metro per offrirvi una porzione di campo più ampia e una visuale maggiormente gestibile. Anche il sonoro gioca una parte fondamentale nell'ultima produzione Rockstar. Il classico suono della pallina e l'impatto della stessa sulla racchetta e sul tavolo da gioco è stato campionato con una fedeltà assoluta e i frenetici scambi tra i giocatori echeggiano realisticamente dalle vostre casse, assieme ai lamenti dei giocatori chiamati a sforzi non indifferenti per i recuperi più difficili e al pubblico che esulta per i punti più importanti. In chiusura è da citare l'ottimo sistema multiplayer adottato da Rockstar, che in maniera molto semplice ed efficace permette ai giocatori di sfidarsi online in partite "dirette" o di organizzare in pochissimi passaggi tornei aperti a tutti o solo alla propria "friend list". Insomma, l'esordio di Rockstar sulla piattaforma Microsoft, dimostra come la software house forse più "temuta" e irriverente possa anche avere sufficiente elasticità per realizzare un titolo come Table Tennis. E con che risultati, poi.