Tales of the World: Radiant Mythology
di
Un piccolo essere dall'aspetto parzialmente felino giunge sul mondo di Terresia: si tratta di Mormo, ed il suo mondo di origine Yaoon praticamente non esiste più, quasi interamente spazzato via da una creatura che si può appellare solo come "il Divoratore". Mormo è un "Descender", una creatura generata direttamente dall'"Albero della Vita" di Yaoon: visto che è quasi scomparso, l'Albero ha potuto donargli solo una forma piccola e gracile, ma la sua missione non è quella di sconfiggere personalmente il Divoratore: è quella di inseguirlo nel prossimo mondo che attaccherà (Terresia, appunto) per mettere in guardia il locale Albero della Vita. Ed ecco che all'arrivo del piccolo Mormo, l'Albero di Terresia crea un suo potente Descender: l'eroe della nostra storia.
Radiant Mythology è un JRPG per PSP appartenente alla serie "Tales", un filone a cui fa capo anche l'ultimo "Tales of the Abyss" per PS2 (al momento non disponibile in Europa), tant'è vero che alcuni personaggi come Luke o Tear faranno la loro comparsa nella storia e potranno essere occasionalmente inseriti nel Party. Nel gioco, come anticipato, vivremo le avventure del "Descender" dell'Albero della Vita di Terresia, un eroe di cui sarà nostro compito scegliere nome, sesso, aspetto e classe fermo restando che nelle nostre peregrinazioni saremo sempre accompagnati dal simpatico e fin troppo loquace Mormo.
Esauriti i convenevoli iniziali, il nostro eroe arriverà alla città di Ailily ed entrerà a far parte del gruppo di avventurieri Ad Libitum, da cui riceverà volta per volta le missioni da svolgere: avremo sempre a disposizione un elenco di cinque disponibili da cui attingerne una alla volta, e riconosceremo quelle "di trama" (disponibili solo dopo aver accumulato abbastanza fama) dall'inconfondibile scritta in azzurro. Da principio il protagonista dovrà affrontare le missioni in solitario, o al massimo accompagnato dal committente, ma dopo un paio di eventi-trama potremo formare dei party di quattro personaggi: occhio però che al nostro "invito" i PNG (personaggi non giocanti) potrebbero rifiutarsi di aderire a seconda della loro stima nei nostri confronti, elemento legato alla nostra condotta in precedenti avventure o alla risposte che avremo dato loro durante le numerose cut-scene/dialogo che di tanto in tanto attiveremo gironzolando per la città.
Le avventure si svolgeranno incondizionatamente in uno dei dungeon circostanti la città, e se nei dintorni di Ailily ne saranno presenti solo due, procedendo nella trama si accederà ad altre città e relativi dungeon, tutti suddivisi in più livelli a difficoltà crescente. Gli obbiettivi delle missioni potranno consistere nello sconfiggere un certo numero di mostri o nel procurare (o consegnare) determinati oggetti: da questo punto di vista riveste un ruolo interessante la possibilità di "raccogliere" risorse con falcetti e piccozze, oltre alla possibilità di svolgere attività di artigianato lavorandole ed ottenendo cibo ed item. Naturalmente sarà però rarissimo il poter svolgere una missione senza sporcarsi le mani col sangue di mostri e nemici vari: diamo pertanto un'occhiata al sistema di combattimento.
Durante le battaglie piloteremo uno (o nessuno) dei personaggi del gruppo (non necessariamente il protagonista) in tempo reale lasciando gli eventuali altri alle amorevoli cure dell'Intelligenza Artificiale: i tasti principali saranno tre, e corrisponderanno all'attacco, alla parata (che serve anche per saltare) e all'utilizzo delle abilità speciali, quest'ultimo da combinare con il tastierino direzionale per selezionare il potere specifico. Dalla corretta combinazione di questi comandi nasceranno poi le sequenze di attacchi o le combo tra poteri differenti, la cui esatta natura ed efficacia sarà nostro compito scoprire. Tre indicatori per ciascun personaggio ci indicheranno costantemente i suoi punti-vita e punti-tecnica residui, oltre alla barra dell' "Overlimit", utile per compiere attacchi potenziati o addirittura "all'unisono" con gli altri personaggi.
Tecnicamente il gioco si presenta piuttosto semplice, sebbene svolga egregiamente il suo dovere: i modelli dei personaggi e dei mostri sono abbastanza dettagliati per una PSP, pur senza far gridare al miracolo, e le textures curate nello stile tipicamente "manga" adottato. I picchi grafici si trovano nell'utilizzo degli effetti speciali, solitamente fuoco, ghiaccio e fulmini durante i combattimenti, tutti molto gradevoli sebbene manchi quasi completamente uno studio delle luci. Le cut-scene sono realizzate in stile fumettoso, con immagini statiche multiespressive e dialoghi sottotitolati: piuttosto semplice ma anche piuttosto comune per questo genere. I doppiaggi intervengono solo nelle scene più importanti, e sono limitati alla lingua inglese, così come purtroppo i sottotitoli. La colonna sonora è piuttosto gradevole, con temi differenti tra la varie città, i vari negozi ed i vari dungeon, sufficientemente varia da non costituire mai un disturbo.
Il sistema di controllo è semplice ed agevole, e sebbene all'inizio, come detto, sarete da soli contro il mondo non dovreste incontrare particolari difficoltà, perlomeno se avete scelto come classe iniziale il guerriero o il ladro: il mago e il chierico, infatti, si basano molto sull'uso di incantesimi, e per questo motivo necessitano del supporto di un gruppo per tenere i nemici alla larga dalla loro persona. È pur vero che la classe si potrà cambiare in seguito, ma ogni nuova classe implicherà l'iniziare da capo ad accumulare livelli (sebbene si possa tornare in qualsiasi momento alla classe precedente recuperando tutti i livelli ivi accumulati), cosa che ci obbligherà a valutare con attenzione simili decisioni; di norma, la cosa più intelligente da fare al cambio di classe è quella di circondarsi di PNG "pompati" che ci proteggano man mano che accumuliamo almeno i primi livelli. Le missioni proposte tendono ad essere piuttosto ripetitive, visto che si tratterà sempre più o meno di uccidere mostri o raccogliere risorse, ed il fatto che all'inizio siano disponibili solamente due dungeon certo non contribuisce a rendere le cose più varie. In nostro aiuto arriveranno le già citate frequenti cut-scene, e se da un lato la storia sarà per lo più semplice (anche se non scevra di interessanti spunti), dall'altro la simpatia dei personaggi e le relazioni tra loro saranno un diversivo più che gradito; anche le varie abilità di artigianato e la raccolta delle risorse costituiranno un valido diversivo.
Elemento decisamente encomiabile è la longevità del titolo, sia nel senso di durata della storia, sia nel senso di tempo che vorrete dedicarci. La prima infatti è decisamente cospicua, in quanto le missioni di trama non saranno immediatamente disponibili ma comunque sufficientemente numerose da occuparci per un bel lasso di tempo, senza contare che terminando la vicenda sarà possibile ricominciare il gioco a difficoltà maggiorata. Il secondo è garantito dalla velocità intrinseca delle singole missioni, le quali (salvo casi isolati) si potranno portare a termine in un lasso di tempo che andrà dai quattro ai dieci minuti: ecco pertanto che Radiant Mythology va ad occupare quella nicchia a cui i giochi appartengono per diritto di nascita, ossia quella dei "passatempo". E si tratta di un ottimo passatempo: non un capolavoro videoludico, certamente, ma sicuramente un ottimo passatempo. Dategli senza indugio un'occhiata se gradite i JRPG, o anche se semplicemente non li odiate.
Radiant Mythology è un JRPG per PSP appartenente alla serie "Tales", un filone a cui fa capo anche l'ultimo "Tales of the Abyss" per PS2 (al momento non disponibile in Europa), tant'è vero che alcuni personaggi come Luke o Tear faranno la loro comparsa nella storia e potranno essere occasionalmente inseriti nel Party. Nel gioco, come anticipato, vivremo le avventure del "Descender" dell'Albero della Vita di Terresia, un eroe di cui sarà nostro compito scegliere nome, sesso, aspetto e classe fermo restando che nelle nostre peregrinazioni saremo sempre accompagnati dal simpatico e fin troppo loquace Mormo.
Esauriti i convenevoli iniziali, il nostro eroe arriverà alla città di Ailily ed entrerà a far parte del gruppo di avventurieri Ad Libitum, da cui riceverà volta per volta le missioni da svolgere: avremo sempre a disposizione un elenco di cinque disponibili da cui attingerne una alla volta, e riconosceremo quelle "di trama" (disponibili solo dopo aver accumulato abbastanza fama) dall'inconfondibile scritta in azzurro. Da principio il protagonista dovrà affrontare le missioni in solitario, o al massimo accompagnato dal committente, ma dopo un paio di eventi-trama potremo formare dei party di quattro personaggi: occhio però che al nostro "invito" i PNG (personaggi non giocanti) potrebbero rifiutarsi di aderire a seconda della loro stima nei nostri confronti, elemento legato alla nostra condotta in precedenti avventure o alla risposte che avremo dato loro durante le numerose cut-scene/dialogo che di tanto in tanto attiveremo gironzolando per la città.
Le avventure si svolgeranno incondizionatamente in uno dei dungeon circostanti la città, e se nei dintorni di Ailily ne saranno presenti solo due, procedendo nella trama si accederà ad altre città e relativi dungeon, tutti suddivisi in più livelli a difficoltà crescente. Gli obbiettivi delle missioni potranno consistere nello sconfiggere un certo numero di mostri o nel procurare (o consegnare) determinati oggetti: da questo punto di vista riveste un ruolo interessante la possibilità di "raccogliere" risorse con falcetti e piccozze, oltre alla possibilità di svolgere attività di artigianato lavorandole ed ottenendo cibo ed item. Naturalmente sarà però rarissimo il poter svolgere una missione senza sporcarsi le mani col sangue di mostri e nemici vari: diamo pertanto un'occhiata al sistema di combattimento.
Durante le battaglie piloteremo uno (o nessuno) dei personaggi del gruppo (non necessariamente il protagonista) in tempo reale lasciando gli eventuali altri alle amorevoli cure dell'Intelligenza Artificiale: i tasti principali saranno tre, e corrisponderanno all'attacco, alla parata (che serve anche per saltare) e all'utilizzo delle abilità speciali, quest'ultimo da combinare con il tastierino direzionale per selezionare il potere specifico. Dalla corretta combinazione di questi comandi nasceranno poi le sequenze di attacchi o le combo tra poteri differenti, la cui esatta natura ed efficacia sarà nostro compito scoprire. Tre indicatori per ciascun personaggio ci indicheranno costantemente i suoi punti-vita e punti-tecnica residui, oltre alla barra dell' "Overlimit", utile per compiere attacchi potenziati o addirittura "all'unisono" con gli altri personaggi.
Tecnicamente il gioco si presenta piuttosto semplice, sebbene svolga egregiamente il suo dovere: i modelli dei personaggi e dei mostri sono abbastanza dettagliati per una PSP, pur senza far gridare al miracolo, e le textures curate nello stile tipicamente "manga" adottato. I picchi grafici si trovano nell'utilizzo degli effetti speciali, solitamente fuoco, ghiaccio e fulmini durante i combattimenti, tutti molto gradevoli sebbene manchi quasi completamente uno studio delle luci. Le cut-scene sono realizzate in stile fumettoso, con immagini statiche multiespressive e dialoghi sottotitolati: piuttosto semplice ma anche piuttosto comune per questo genere. I doppiaggi intervengono solo nelle scene più importanti, e sono limitati alla lingua inglese, così come purtroppo i sottotitoli. La colonna sonora è piuttosto gradevole, con temi differenti tra la varie città, i vari negozi ed i vari dungeon, sufficientemente varia da non costituire mai un disturbo.
Il sistema di controllo è semplice ed agevole, e sebbene all'inizio, come detto, sarete da soli contro il mondo non dovreste incontrare particolari difficoltà, perlomeno se avete scelto come classe iniziale il guerriero o il ladro: il mago e il chierico, infatti, si basano molto sull'uso di incantesimi, e per questo motivo necessitano del supporto di un gruppo per tenere i nemici alla larga dalla loro persona. È pur vero che la classe si potrà cambiare in seguito, ma ogni nuova classe implicherà l'iniziare da capo ad accumulare livelli (sebbene si possa tornare in qualsiasi momento alla classe precedente recuperando tutti i livelli ivi accumulati), cosa che ci obbligherà a valutare con attenzione simili decisioni; di norma, la cosa più intelligente da fare al cambio di classe è quella di circondarsi di PNG "pompati" che ci proteggano man mano che accumuliamo almeno i primi livelli. Le missioni proposte tendono ad essere piuttosto ripetitive, visto che si tratterà sempre più o meno di uccidere mostri o raccogliere risorse, ed il fatto che all'inizio siano disponibili solamente due dungeon certo non contribuisce a rendere le cose più varie. In nostro aiuto arriveranno le già citate frequenti cut-scene, e se da un lato la storia sarà per lo più semplice (anche se non scevra di interessanti spunti), dall'altro la simpatia dei personaggi e le relazioni tra loro saranno un diversivo più che gradito; anche le varie abilità di artigianato e la raccolta delle risorse costituiranno un valido diversivo.
Elemento decisamente encomiabile è la longevità del titolo, sia nel senso di durata della storia, sia nel senso di tempo che vorrete dedicarci. La prima infatti è decisamente cospicua, in quanto le missioni di trama non saranno immediatamente disponibili ma comunque sufficientemente numerose da occuparci per un bel lasso di tempo, senza contare che terminando la vicenda sarà possibile ricominciare il gioco a difficoltà maggiorata. Il secondo è garantito dalla velocità intrinseca delle singole missioni, le quali (salvo casi isolati) si potranno portare a termine in un lasso di tempo che andrà dai quattro ai dieci minuti: ecco pertanto che Radiant Mythology va ad occupare quella nicchia a cui i giochi appartengono per diritto di nascita, ossia quella dei "passatempo". E si tratta di un ottimo passatempo: non un capolavoro videoludico, certamente, ma sicuramente un ottimo passatempo. Dategli senza indugio un'occhiata se gradite i JRPG, o anche se semplicemente non li odiate.