Tales of Xillia
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Nel mondo fantasy di Reize Maxia gli umani vivono in una sorta di simbiosi con gli spiriti, ai quali forniscono il loro “mana” per permettere loro di manifestarsi sottoforma di “arti spiritiche”: per questo motivo, uomini e spiriti venerano Maxwell, il Signore degli Spiriti servito personalmente dai Quattro Grandi Spiriti Elementali. Pochi sanno che Maxwell da circa vent'anni vaga per Reize Maxia sotto le sembianze della bellissima Milla: é quello che scoprirà Jude Mathis, studente di medicina ed esperto di arti marziali, quando incontrerà la ragazza nei laboratori della sua università. Gli eventi precipiteranno ben presto, Milla perderà il supporto dei Quattro e con esso gran parte del potere di Maxwell: lei e Jude, aiutati da altri amici, dovranno così imbarcarsi in un'avventura epica per la salvezza degli spiriti, degli umani e del mondo intero.
Tales of Xillia arriva in Occidente un po' tardi - quasi due anni dopo la pubblicazione Giapponese - pertanto é un po' impreciso definirlo il “nuovo” JRPG per PS3: in madrepatria é stato addirittura già pubblicato il sequel ToX2 lo scorso Novembre. Nell'attesa però che anche quest'ultimo giunga dalle nostre parti (la release é prevista per il 2014), é comunque corretto considerarlo l'ultimo disponibile. ToX segue per la maggior parte i canoni classici della serie Tales Of, ma propone come sempre svariate differenze, la prima delle quali emerge sin dall'inizio del gioco: potremo infatti decidere di vivere l'avventura “con gli occhi” di Jude o con quelli di Milla, eleggendo uno dei due a protagonista e dando un po' meno spazio all'altro.
Intendiamoci: la vicenda narrata sarà la medesima e per la maggior parte dell'avventura i due faranno “coppia fissa”, rendendo la scelta iniziale apparentemente ininfluente: non mancheranno però situazioni in cui i due agiranno separatamente ed in questo caso seguirete le vicende del personaggio scelto all'inizio. Ecco pertanto che alcune mini-missioni o alcune cinematiche potranno essere vissute solo in uno dei due casi e le informazioni rinvenute dalla controparte in nostra assenza saranno poi ottenute sottoforma di discorso riferito (“Mentre non c'eri, ci é successo questo...”). Unitamente ai 4 livelli di difficoltà, questa peculiarità é sicuramente uno stimolo a ri-giocare l'avventura dopo averla terminata, obiettivo che, da bravo JRPG, richiederà ben più di una decina di ore: casomai almeno una ventina e probabilmente una trentina o più.
Animazioni e dialoghi a parte, il gioco si divide in fasi esplorative e combattimenti. Durante le prime muoverete un singolo personaggio (non necessariamente Milla o Jude: potrete scegliere uno qualsiasi dei membri disponibili nel party) nell'ambiente circostante, sia esso un dungeon o un'altra struttura “chiusa”, una selva labirintica o un luogo più aperto, come una campagna o un deserto. A differenza di quanto accadeva fino a Tales of Vesperia o Tales of Graces, le numerose locazioni di ToX saranno collegate l'una all'altra senza passare da una “mappa del mondo”: questo significa che, a meno di non poter effettuare un “viaggio rapido” (disponibile per tutte le locazioni visitate e non bloccate da qualche motivo di trama), tutti gli spostamento andranno eseguiti attraversando fisicamente le varie mappe intermedie (come accade, insomma, in molti titoli come ad esempio Final Fantasy X).
Sparsi per l'ambiente si muoveranno i vari mostri: entrando in contatto con uno di essi ci si ritroverà nell'arena di battaglia, dove si affronterà un intero gruppo di nemici. Come spesso accade, riuscire a cogliere il nemico alle spalle porterà a un vantaggio all'inizio dello scontro, ma in ToX questo sarà un po' più complesso rispetto alla massa: i mostri, infatti, sentiranno i passi del gruppo se questo non si avvicinerà lentamente e si volterà per fronteggiarlo, obbligandoci a un movimento molto cauto se vogliamo approfittare dell'effetto sorpresa. Va da sé, naturalmente, che essere aggrediti dai nemici alle spalle metterà il nostro party in condizione di svantaggio all'inizio dello scontro.
Scontro che, in pieno stile Tales Of, si svolgerà in tempo reale: i giocatori (fino a 4) controlleranno direttamente un singolo personaggio, lasciando gli altri del party attivo in mano all'intelligenza artificiale. Potrete comunque cambiare in qualsiasi momento i membri del party, nonché imporre specifici comandi ai membri IA tramite il menù di pausa. Il sistema di battaglia si basa sull'attacco semplice, la parata e le “Arti spiritiche”, le quali sono tecniche speciali e incantesimi che consumano PT (Punti Tecnici): variando la direzione dell'analogico quando si preme un tasto di attacco si modificheranno anche le combo o le Arti utilizzate. Ogni azione consuma dei “punti azione” che si ricaricano piuttosto rapidamente col tempo, ma sarà comunque necessario imparare a gestirli per non ritrovarsene sprovvisti nel bel mezzo dell'azione.
Tales of Xillia arriva in Occidente un po' tardi - quasi due anni dopo la pubblicazione Giapponese - pertanto é un po' impreciso definirlo il “nuovo” JRPG per PS3: in madrepatria é stato addirittura già pubblicato il sequel ToX2 lo scorso Novembre. Nell'attesa però che anche quest'ultimo giunga dalle nostre parti (la release é prevista per il 2014), é comunque corretto considerarlo l'ultimo disponibile. ToX segue per la maggior parte i canoni classici della serie Tales Of, ma propone come sempre svariate differenze, la prima delle quali emerge sin dall'inizio del gioco: potremo infatti decidere di vivere l'avventura “con gli occhi” di Jude o con quelli di Milla, eleggendo uno dei due a protagonista e dando un po' meno spazio all'altro.
Intendiamoci: la vicenda narrata sarà la medesima e per la maggior parte dell'avventura i due faranno “coppia fissa”, rendendo la scelta iniziale apparentemente ininfluente: non mancheranno però situazioni in cui i due agiranno separatamente ed in questo caso seguirete le vicende del personaggio scelto all'inizio. Ecco pertanto che alcune mini-missioni o alcune cinematiche potranno essere vissute solo in uno dei due casi e le informazioni rinvenute dalla controparte in nostra assenza saranno poi ottenute sottoforma di discorso riferito (“Mentre non c'eri, ci é successo questo...”). Unitamente ai 4 livelli di difficoltà, questa peculiarità é sicuramente uno stimolo a ri-giocare l'avventura dopo averla terminata, obiettivo che, da bravo JRPG, richiederà ben più di una decina di ore: casomai almeno una ventina e probabilmente una trentina o più.
Animazioni e dialoghi a parte, il gioco si divide in fasi esplorative e combattimenti. Durante le prime muoverete un singolo personaggio (non necessariamente Milla o Jude: potrete scegliere uno qualsiasi dei membri disponibili nel party) nell'ambiente circostante, sia esso un dungeon o un'altra struttura “chiusa”, una selva labirintica o un luogo più aperto, come una campagna o un deserto. A differenza di quanto accadeva fino a Tales of Vesperia o Tales of Graces, le numerose locazioni di ToX saranno collegate l'una all'altra senza passare da una “mappa del mondo”: questo significa che, a meno di non poter effettuare un “viaggio rapido” (disponibile per tutte le locazioni visitate e non bloccate da qualche motivo di trama), tutti gli spostamento andranno eseguiti attraversando fisicamente le varie mappe intermedie (come accade, insomma, in molti titoli come ad esempio Final Fantasy X).
Sparsi per l'ambiente si muoveranno i vari mostri: entrando in contatto con uno di essi ci si ritroverà nell'arena di battaglia, dove si affronterà un intero gruppo di nemici. Come spesso accade, riuscire a cogliere il nemico alle spalle porterà a un vantaggio all'inizio dello scontro, ma in ToX questo sarà un po' più complesso rispetto alla massa: i mostri, infatti, sentiranno i passi del gruppo se questo non si avvicinerà lentamente e si volterà per fronteggiarlo, obbligandoci a un movimento molto cauto se vogliamo approfittare dell'effetto sorpresa. Va da sé, naturalmente, che essere aggrediti dai nemici alle spalle metterà il nostro party in condizione di svantaggio all'inizio dello scontro.
Scontro che, in pieno stile Tales Of, si svolgerà in tempo reale: i giocatori (fino a 4) controlleranno direttamente un singolo personaggio, lasciando gli altri del party attivo in mano all'intelligenza artificiale. Potrete comunque cambiare in qualsiasi momento i membri del party, nonché imporre specifici comandi ai membri IA tramite il menù di pausa. Il sistema di battaglia si basa sull'attacco semplice, la parata e le “Arti spiritiche”, le quali sono tecniche speciali e incantesimi che consumano PT (Punti Tecnici): variando la direzione dell'analogico quando si preme un tasto di attacco si modificheranno anche le combo o le Arti utilizzate. Ogni azione consuma dei “punti azione” che si ricaricano piuttosto rapidamente col tempo, ma sarà comunque necessario imparare a gestirli per non ritrovarsene sprovvisti nel bel mezzo dell'azione.