TechnoMage
di
Redazione Gamesurf
QUESTI E QUELLI
Siamo sul mondo di Gothos, un continente disperso chissà dove che s'ispira ai più tipici mondi fantasy (da un lato) e ad un'America in piena prima rivoluzione industriale (dall'altro lato). Com'è possibile questo accostamento così atipico?
Beh... si dia il caso che dopo un conflitto di dimensioni spaventose, i pochi sopravvissuti hanno capito che la forza combinata di magia e tecnologia, entrambe in continua evoluzione, rappresentava un arma troppo potente, e per evitare di ricadere nell'errore decisero di dividersi in due popolazioni: i saggi Dreamers (letteralmente "sognatori") scelsero di vivere immersi nella natura e nella magia, mentre gli operosi Steamers (letteralmente "vaporetti") fondarono una città dove il carbone, il vapore e l'industria guidassero le proprie attività. Unica legge non scritta: due componenti delle diverse fazioni non dovranno avere mai alcun tipo di rapporto, e men che mai generare figli mezzo-sangue, in quanto questo causerebbe tragedie e disgrazie all'intero genere umano.
Il protagonista della nostra storia è Melvin, i cui genitori (chi l'avrebbe mai detto?) sono una Dreamer e uno Steamer. Nonostante la sua operosità e intelligenza, non appena dei terribili terremoti scuotono il continente e dei mostri giunti da chissà dove aggrediscono entrambe le città, il povero ragazzo viene additato come inconscio responsabile e cacciato da Dreamertown. La sua prima tappa sarà la ricerca del padre a Steamertown, ma non sarà così facile: mille avventure, nonché l'incontro con l'avvenente Talis (anch'essa figlia mezzosangue) lo separano dalla verità.
A CHE GIOCO GIOCHIAMO?
Almeno sulla carta, TechnoMage è un RpG. In sostanza, lo scopo del gioco (RpG: Role playing Game= gioco di ruolo) è quello di guidare Melvin nelle sue molteplici avventure, ottenendo durante il tragitto armi e oggetti magici sempre più potenti, oltre ad accumulare esperienza tramite la quale potrà incrementare le proprie abilità (forza, intelligenza, costituzione e misticismo), ottenendo così una sorta di "specializzazione" in questo o quel campo, nonché determinate abilità.
Un volta catapultati nel gioco, ci accorgiamo che qualcosa non và... tutto quello che ho detto finora è vero, ma all'infuori della possibilità di specializzarsi spendendo in maniera diversa i propri incrementi di esperienza, il gioco offre una libertà estremamente limitata rispetto ai suoi "colleghi" anglo-americani (Baldur's Gate, la serie di Ultima, The Elder Scrolls... tipici giochi PC) e giapponesi (Final Fantasy, Fantasy Star, ShenMue... tipici giochi Console).
Siamo sul mondo di Gothos, un continente disperso chissà dove che s'ispira ai più tipici mondi fantasy (da un lato) e ad un'America in piena prima rivoluzione industriale (dall'altro lato). Com'è possibile questo accostamento così atipico?
Beh... si dia il caso che dopo un conflitto di dimensioni spaventose, i pochi sopravvissuti hanno capito che la forza combinata di magia e tecnologia, entrambe in continua evoluzione, rappresentava un arma troppo potente, e per evitare di ricadere nell'errore decisero di dividersi in due popolazioni: i saggi Dreamers (letteralmente "sognatori") scelsero di vivere immersi nella natura e nella magia, mentre gli operosi Steamers (letteralmente "vaporetti") fondarono una città dove il carbone, il vapore e l'industria guidassero le proprie attività. Unica legge non scritta: due componenti delle diverse fazioni non dovranno avere mai alcun tipo di rapporto, e men che mai generare figli mezzo-sangue, in quanto questo causerebbe tragedie e disgrazie all'intero genere umano.
Il protagonista della nostra storia è Melvin, i cui genitori (chi l'avrebbe mai detto?) sono una Dreamer e uno Steamer. Nonostante la sua operosità e intelligenza, non appena dei terribili terremoti scuotono il continente e dei mostri giunti da chissà dove aggrediscono entrambe le città, il povero ragazzo viene additato come inconscio responsabile e cacciato da Dreamertown. La sua prima tappa sarà la ricerca del padre a Steamertown, ma non sarà così facile: mille avventure, nonché l'incontro con l'avvenente Talis (anch'essa figlia mezzosangue) lo separano dalla verità.
A CHE GIOCO GIOCHIAMO?
Almeno sulla carta, TechnoMage è un RpG. In sostanza, lo scopo del gioco (RpG: Role playing Game= gioco di ruolo) è quello di guidare Melvin nelle sue molteplici avventure, ottenendo durante il tragitto armi e oggetti magici sempre più potenti, oltre ad accumulare esperienza tramite la quale potrà incrementare le proprie abilità (forza, intelligenza, costituzione e misticismo), ottenendo così una sorta di "specializzazione" in questo o quel campo, nonché determinate abilità.
Un volta catapultati nel gioco, ci accorgiamo che qualcosa non và... tutto quello che ho detto finora è vero, ma all'infuori della possibilità di specializzarsi spendendo in maniera diversa i propri incrementi di esperienza, il gioco offre una libertà estremamente limitata rispetto ai suoi "colleghi" anglo-americani (Baldur's Gate, la serie di Ultima, The Elder Scrolls... tipici giochi PC) e giapponesi (Final Fantasy, Fantasy Star, ShenMue... tipici giochi Console).
TechnoMage
5
Voto
Redazione
TechnoMage
TechnoMage promette molto, ma sinceramente mantiene poco. Nonostante una trama in fin dei conti accattivante e alcune idee interessanti, la sua assoluta linearità e l'impostazione tipicamente arcade dei combattimenti ne fanno, più che un RpG vero e proprio secondo i canoni USA o Japan (Baldur's Gate o Final Fantasy, per intenderci), una via di mezzo tra un'avventura grafica (dei poveri) e un Diablo-like (dei poveri); se proprio dobbiamo considerarlo un RpG, come pretendono i Sunflower, allora il titolo più vicino è sicuramente Zelda (quello per Super NES), ma il paragone è comunque abbastanza ardito. Dateci un'occhiata se questo accostamento v'attizza... o se avete meno di 14 anni!