Teenage Mutant Ninja Turtles: Smash Up
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Presentare le quattro allegre tartarughe ninja é una perdita di tempo: limitiamoci a dire che ancora una volta le ritroviamo impegnate a combattere, con prodezze atletiche, virtuosismi scaltri e frizzanti giochi di parole, sugli schermi dei nostri salotti. Volendo cercare una parvenza di storia per questo Smash-Up, volgiamo lo sguardo sulla modalità Arcade, in cui troviamo il Maestro Splinter intento ad organizzare un torneo tra i suoi discepoli e i loro amici (Casey Jones e April O'Neil, quest'ultima nella versione “calzamaglia gialla” vista in TMNT), promettendo come premio uno dei suoi trofei. Peccato però che il torneo sarà ancora una volta interrotto dalle malefatte di Shredder e del Foot Clan.
Di base, TMNTs-u si configura come un picchiaduro ad incontri di impostazione bidimensionale, sebbene non siano sempre solo due avversari a fronteggiarsi, ma possa arrivare a gestire fino a quattro contendenti contemporaneamente, indipendentemente, a squadre o in TAG. Tra i personaggi presenti, oltre alle quattro tartarughe, al loro maestro e ai loro amici é possibile incontrare i classici Ninja del Foot Clan col loro maestro Shredder, la di lui figlia Karai, Utrominator (che poi é Krang), Nightwatcher (Raffaello col costume da Robocop) più altri ben nascosti.
A prescindere dal personaggio selezionato, il set dei comandi sarà lo stesso, e si avvarrà prevalentemente di quattro tasti: la parata, l'attacco veloce, l'attacco potente e le tecniche ninja, queste ultime da raccogliere man mano che cadranno sul campo di battaglia. Va da sé, come sempre, che combinare questi tasti tra loro o con il controllo direzionale permetterà di eseguire tecniche e combo differenti come schivate, capriole, colpi caricati e attacchi in volo: i comandi per le combo saranno uguali per tutti i personaggi, ma varierà l'esecuzione. Tutti sono inoltre capaci di appendersi temporaneamente sulle pareti per poi saltare ancora più in alto, oppure lanciarsi in tuffo contro l'avversario.
Per quanto riguarda i controlli, c'é da fare un'importante osservazione: per quanto sia stata lasciata al giocatore un'ampia scelta su quali periferiche utilizzare, nessuna configurazione ci é sembrata eccellente. La più semplice di tutte prevede il wiimote impugnato orizzontalmente: oltre ad avere un tasto attivo su B (di base la parata, ma é configurabile), quindi non frontale, questo sistema non consente di utilizzare il puntatore ottico, forse non indispensabile ma talvolta utile (può cambiare i power-up prima di raccoglierli); accoppiare il wiimote col nunchuck o col controller tradizionale permette libero accesso al puntatore e tutti i tasti a portata di dito, ma obbliga ad utilizzare per il movimento lo stick analogico, meno preciso della croce direzionale; l'ultimo, il controller gamecube, é (ovviamente) schiavo del collegamento col filo.
Dal punto di vista tecnico, il gioco é realizzato discretamente. Le arene sono solitamente abbastanza limitate nello spazio, con l'importante eccezione del treno, ma alcune sono sviluppate su più livelli ed in generale c'é per tutte una buono studio dell'ambiente e della collocazione delle piattaforme. I modelli sono molto ben realizzati e splendidamente animati: grazie all'introduzione di una “aura colorata” e al nome del giocatore sempre visibile, é impossibile confondersi anche in situazioni concitate in cui l'inquadratura si allarga all'intero campo di battaglia. Carine le musiche, in linea tanto con gli ambienti di gioco quanto con lo spirito di combattimento e di allegria proprio delle Turtles: i doppiaggi con le lingue originali sono sempre ben graditi, anche perché i sottotitoli in Italiano svolgono alla perfezione il loro lavoro.
Prendere dimestichezza col sistema di gioco é questione di un paio di partite: a dir tutta la verità il manuale d'istruzioni non é particolarmente illuminante, ed anche in gioco il tutorial é sottoforma di filmato, e dopo averlo visionato é difficile ricordasi tutto (anche perché in effetti non insegna proprio TUTTO); alla fine, l'unico modo per padroneggiarlo appieno é quello di scendere in campo e prendere, per un po', un sacco di botte. Quello che é un po' limitante, oltre al rooster dei lottatori un po' scarno (sette immediatamente disponibili e altri cinque da sbloccare non sono tanti ai tempi attuali, soprattutto quando si utilizzano tutti nello stesso modo), é la scelta delle arene: in alcune, infatti, c'é l'insidia di essere scaraventati fuori dallo schermo (col risultato di perdere un'intera vita), quando non c'é direttamente un enorme coccodrillo transgenico che emerge dalle fogne e fa di noi un sol boccone.
Se si vuole uno scontro veramente equilibrato, la scelta si limita a due o massimo tre arene, mentre nelle altre il fattore “fortuna” o comunque la possibilità di essere sconfitti nonostante si sia giocato evidentemente meglio dell'avversario é veramente elevato. Inoltre, c'é da dire che se non si presta la dovuta attenzione é possibile cadere in alcune “trappole” che si originano dall'utilizzo per così dire “sporco” di alcuni poteri ninja un po' squilibrati, magari unito a tecniche non esattamente equilibrate di certi personaggi...
Giocato in singolo, il titolo si porta a termine in un paio di settimane, superando senza troppo impegno la modalità Arcade con tutti i personaggi e le varie Sfide Extra, perlomeno a difficoltà facile-normale. Le cose cambiano e si prolungano passando ai livelli di difficoltà superiori (sono cinque in totale), ma ciò che mantiene interessante il titolo a lungo é in effetti il MultyPlayer: non solo potrete affrontarvi fino in quattro nel salotto di casa, ma potrete anche collegarvi gratuitamente alla rete internet e cercare avversari online: nei nostri esperimenti, abbiamo avuto anche un'ottima risposta in termini di lag.
Insomma: sicuramente non siamo al cospetto di un capolavoro, soprattutto a causa di alcune evidenti limitazioni (personaggi ed arene) ed al fatto che non sia possibile trovare un sistema di controllo scevro da difetti (adeguarsi é la parola d'ordine). Se preso però con il giusto spirito di leggerezza, che poi é proprio dei protagonisti, riesce a divertire il giocatore singolo per un tempo sufficiente, in gruppo per più di una serata ed online senza troppi problemi. Simpaticamente promosso, ma poco di più...
Di base, TMNTs-u si configura come un picchiaduro ad incontri di impostazione bidimensionale, sebbene non siano sempre solo due avversari a fronteggiarsi, ma possa arrivare a gestire fino a quattro contendenti contemporaneamente, indipendentemente, a squadre o in TAG. Tra i personaggi presenti, oltre alle quattro tartarughe, al loro maestro e ai loro amici é possibile incontrare i classici Ninja del Foot Clan col loro maestro Shredder, la di lui figlia Karai, Utrominator (che poi é Krang), Nightwatcher (Raffaello col costume da Robocop) più altri ben nascosti.
A prescindere dal personaggio selezionato, il set dei comandi sarà lo stesso, e si avvarrà prevalentemente di quattro tasti: la parata, l'attacco veloce, l'attacco potente e le tecniche ninja, queste ultime da raccogliere man mano che cadranno sul campo di battaglia. Va da sé, come sempre, che combinare questi tasti tra loro o con il controllo direzionale permetterà di eseguire tecniche e combo differenti come schivate, capriole, colpi caricati e attacchi in volo: i comandi per le combo saranno uguali per tutti i personaggi, ma varierà l'esecuzione. Tutti sono inoltre capaci di appendersi temporaneamente sulle pareti per poi saltare ancora più in alto, oppure lanciarsi in tuffo contro l'avversario.
Per quanto riguarda i controlli, c'é da fare un'importante osservazione: per quanto sia stata lasciata al giocatore un'ampia scelta su quali periferiche utilizzare, nessuna configurazione ci é sembrata eccellente. La più semplice di tutte prevede il wiimote impugnato orizzontalmente: oltre ad avere un tasto attivo su B (di base la parata, ma é configurabile), quindi non frontale, questo sistema non consente di utilizzare il puntatore ottico, forse non indispensabile ma talvolta utile (può cambiare i power-up prima di raccoglierli); accoppiare il wiimote col nunchuck o col controller tradizionale permette libero accesso al puntatore e tutti i tasti a portata di dito, ma obbliga ad utilizzare per il movimento lo stick analogico, meno preciso della croce direzionale; l'ultimo, il controller gamecube, é (ovviamente) schiavo del collegamento col filo.
Dal punto di vista tecnico, il gioco é realizzato discretamente. Le arene sono solitamente abbastanza limitate nello spazio, con l'importante eccezione del treno, ma alcune sono sviluppate su più livelli ed in generale c'é per tutte una buono studio dell'ambiente e della collocazione delle piattaforme. I modelli sono molto ben realizzati e splendidamente animati: grazie all'introduzione di una “aura colorata” e al nome del giocatore sempre visibile, é impossibile confondersi anche in situazioni concitate in cui l'inquadratura si allarga all'intero campo di battaglia. Carine le musiche, in linea tanto con gli ambienti di gioco quanto con lo spirito di combattimento e di allegria proprio delle Turtles: i doppiaggi con le lingue originali sono sempre ben graditi, anche perché i sottotitoli in Italiano svolgono alla perfezione il loro lavoro.
Prendere dimestichezza col sistema di gioco é questione di un paio di partite: a dir tutta la verità il manuale d'istruzioni non é particolarmente illuminante, ed anche in gioco il tutorial é sottoforma di filmato, e dopo averlo visionato é difficile ricordasi tutto (anche perché in effetti non insegna proprio TUTTO); alla fine, l'unico modo per padroneggiarlo appieno é quello di scendere in campo e prendere, per un po', un sacco di botte. Quello che é un po' limitante, oltre al rooster dei lottatori un po' scarno (sette immediatamente disponibili e altri cinque da sbloccare non sono tanti ai tempi attuali, soprattutto quando si utilizzano tutti nello stesso modo), é la scelta delle arene: in alcune, infatti, c'é l'insidia di essere scaraventati fuori dallo schermo (col risultato di perdere un'intera vita), quando non c'é direttamente un enorme coccodrillo transgenico che emerge dalle fogne e fa di noi un sol boccone.
Se si vuole uno scontro veramente equilibrato, la scelta si limita a due o massimo tre arene, mentre nelle altre il fattore “fortuna” o comunque la possibilità di essere sconfitti nonostante si sia giocato evidentemente meglio dell'avversario é veramente elevato. Inoltre, c'é da dire che se non si presta la dovuta attenzione é possibile cadere in alcune “trappole” che si originano dall'utilizzo per così dire “sporco” di alcuni poteri ninja un po' squilibrati, magari unito a tecniche non esattamente equilibrate di certi personaggi...
Giocato in singolo, il titolo si porta a termine in un paio di settimane, superando senza troppo impegno la modalità Arcade con tutti i personaggi e le varie Sfide Extra, perlomeno a difficoltà facile-normale. Le cose cambiano e si prolungano passando ai livelli di difficoltà superiori (sono cinque in totale), ma ciò che mantiene interessante il titolo a lungo é in effetti il MultyPlayer: non solo potrete affrontarvi fino in quattro nel salotto di casa, ma potrete anche collegarvi gratuitamente alla rete internet e cercare avversari online: nei nostri esperimenti, abbiamo avuto anche un'ottima risposta in termini di lag.
Insomma: sicuramente non siamo al cospetto di un capolavoro, soprattutto a causa di alcune evidenti limitazioni (personaggi ed arene) ed al fatto che non sia possibile trovare un sistema di controllo scevro da difetti (adeguarsi é la parola d'ordine). Se preso però con il giusto spirito di leggerezza, che poi é proprio dei protagonisti, riesce a divertire il giocatore singolo per un tempo sufficiente, in gruppo per più di una serata ed online senza troppi problemi. Simpaticamente promosso, ma poco di più...