Tekken 4
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Davvero a regola d'arte alcuni effetti grafici, come quelli di enviromental mapping usati per esempio nello stage 'Beach' da segnalare inoltre l'impiego diffuso dell'anti aliasing, l'assenza di fenomeni di flickering e la presenza di alcune chicche come gli effetti particellari usati nella realizzazione dello stage 'Laboratory' (dove la nebbiolina della sala, insieme alla saturazione dovuta ai gas, crea un effetto davvero incredibile). Bellissimi come sempre i filmati in FMV introduttivi e conclusivi, che sono di pregevolissima fattura e che traggono decisamente vantaggio dall'uso di un supporto con grandi capacità di storage come il DVD ROM.
Di negativo invece vanno segnalati alcuni fenomeni di clipping, riscontrabili soprattutto quando un giocatore cade a terra, e la povertà grafica di alcuni stage (come quello dei parcheggi sotterranei), ma in generale tali difetti non risultano particolarmente fastidiosi.
Per quanto riguarda la giocabilità, "Tekken 4" appare superiore ai suoi predecessori: con l'aggiunta di nuove mosse e di nuove combo e con l'implementazione del sistema delle schivate, infatti, il suo livello di difficoltà si dimostra ancora più calibrato (oltre che più vicino a quello della serie "Soul Calibur"), costringendo l'utente a modificare il proprio modo di gestire il combattimento; oltretutto la possibilità di utilizzare una serie di nuove contromosse dall'effetto devastante implica un maggior impegno tattico. Molto azzeccata a tal proposito l'inserimento della modalità 'Training', davvero utile per familiarizzare con i comandi di gioco (comunque decisamente intuitivi, con soli quattro pulsanti di attacco proprio come nella versione Coin Op) e soprattutto per memorizzare le combo più complesse.
Da segnalare inoltre l'ampliamento del numero di mosse effettuabili dai vari personaggi selezionabili, con stili di combattimento diversificati e ben definiti per ciascuno di essi. Qualche parola in più va dedicata alla strutturazione delle aree di gioco, che ha per certi versi rivoluzionato il sistema di combattimento stesso in virtù di una interattività totale e di una capacità di movimento a 360°: per vincere, infatti, non potrete più contare sulla possibilità di gettare fuori dal ring il vostro avversario, ma dovrete invece sfruttare al meglio l'ambiente circostante con le sue caratteristiche stando attenti a non complicarvi troppo la vita; ad esempio bloccando l'avversario in un angolo e limitandone quindi i movimenti potrete acquisire un vantaggio considerevole, anche in virtù del fatto che l'avversario stesso perderà un po' di energia vitale tutte le volte che colpirà qualche elemento dello sfondo.
Sulla scia del prequel appare naturalmente ottimo anche il sonoro, che si dimostra sempre adeguato alla situazione in termini sia di musiche (che non appaiono mai monotone) che di effetti (assolutamente realistici e ben campionati).