Tekken Advance
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Tekken Advance potrebbe essere la realizzazione di un sogno: l'esperienza di Namco, che difficilmente potrebbe permettersi di rovinare una delle sue serie migliori con un titolo non all'altezza, é sicuramente una garanzia. Di contro, però, le evidenti differenze tecniche tra le piattaforme che hanno fin ora ospitatolo la serie (PlayStation e cabinati arcade) ed il "piccolo" Game Boy Advance non possono che generare qualche giustificata diffidenza
Ora che abbiamo il gioco in mano possiamo finalmente esprimere il nostro giudizio e, con sicurezza, possiamo anticipare che la delusione non é tra le emozioni che stiamo provando
PICCOLI PORTATILI CRESCONO
Le cose che stupiscono di più di questa versione di Tekken sono la realizzazione tecnica e gli espedienti utilizzati per camuffare la natura bidimensionale del titolo. Effettivamente il "piccolo" Game Boy Advance non é in grado (per adesso, per il futuro non si può sapere) di gestire un motore grafico poligonale anche solo lontanamente paragonabile a quello di Tekken. Fortunatamente la mancanza delle tre dimensioni non si sente più di tanto, grazie anche alla natura stessa di Tekken: il picchiaduro di Namco ha sempre proposto combattimenti "in linea" dove il movimento avanti-indietro ha avuto maggior importanza rispetto al movimento laterale, limitato ad un solo passo alla volta. Nonostante arene fossero tridimensionali, quindi, non é mai stato possibile muoversi con piena libertà, caratteristica che dava al videogioco un'impostazione quasi bidimensionale. Per questo motivo la soluzione adottata nella versione Advance, e cioé offrire una telecamera in grado di ruotare attorno all'arena, appare efficace nel simulare gli spostamenti laterali dei lottatori. Il risultato é senza ombra di dubbio simile all'originale, mantenendo praticamente intatto il gameplay. Casualmente si ha l'impressione che sia il pavimento a muoversi sotto ai personaggi, ma é un difetto estremamente limitato, che incide poco sul gioco
I combattenti, perdendo una dimensione, sono stati tramutati in sprite: la qualità é buona, anche se, quando la telecamera si avvicina, ad esempio durante l'esecuzione di una presa, si nota una certa "blocchettosità", causata da una definizione bassa anche per i canoni del Game Boy Advance. Buone le animazioni, sufficientemente fluide e realistiche, in grado di riprodurre la maggior parte delle mosse e dei movimenti già visti nelle varie versioni arcade e PlayStation/PlayStation 2 del gioco
Ora che abbiamo il gioco in mano possiamo finalmente esprimere il nostro giudizio e, con sicurezza, possiamo anticipare che la delusione non é tra le emozioni che stiamo provando
PICCOLI PORTATILI CRESCONO
Le cose che stupiscono di più di questa versione di Tekken sono la realizzazione tecnica e gli espedienti utilizzati per camuffare la natura bidimensionale del titolo. Effettivamente il "piccolo" Game Boy Advance non é in grado (per adesso, per il futuro non si può sapere) di gestire un motore grafico poligonale anche solo lontanamente paragonabile a quello di Tekken. Fortunatamente la mancanza delle tre dimensioni non si sente più di tanto, grazie anche alla natura stessa di Tekken: il picchiaduro di Namco ha sempre proposto combattimenti "in linea" dove il movimento avanti-indietro ha avuto maggior importanza rispetto al movimento laterale, limitato ad un solo passo alla volta. Nonostante arene fossero tridimensionali, quindi, non é mai stato possibile muoversi con piena libertà, caratteristica che dava al videogioco un'impostazione quasi bidimensionale. Per questo motivo la soluzione adottata nella versione Advance, e cioé offrire una telecamera in grado di ruotare attorno all'arena, appare efficace nel simulare gli spostamenti laterali dei lottatori. Il risultato é senza ombra di dubbio simile all'originale, mantenendo praticamente intatto il gameplay. Casualmente si ha l'impressione che sia il pavimento a muoversi sotto ai personaggi, ma é un difetto estremamente limitato, che incide poco sul gioco
I combattenti, perdendo una dimensione, sono stati tramutati in sprite: la qualità é buona, anche se, quando la telecamera si avvicina, ad esempio durante l'esecuzione di una presa, si nota una certa "blocchettosità", causata da una definizione bassa anche per i canoni del Game Boy Advance. Buone le animazioni, sufficientemente fluide e realistiche, in grado di riprodurre la maggior parte delle mosse e dei movimenti già visti nelle varie versioni arcade e PlayStation/PlayStation 2 del gioco