Tekken Advance
di
Discorso quasi analogo per la realizzazione grafica delle arene, rigorosamente bidimensionali e non animate. Il risultato é mediamente buono ma la mancanza di dettagli o elementi visivamente interessanti fornisce l'impressione che tutti i combattimenti si svolgano in luoghi troppo simili fra loro, anche considerando che alcuni stage differiscono esclusivamente per la tonalità d'alcuni colori
IL RE DEI PUGNI
Così come il reparto tecnico, ha subito un adattamento anche la struttura del gioco, che, pur risultando più semplice, ha mantenuto intatto il fascino che ha permesso alla serie di conquistare uno spazio nei cuori dei giocatori. La modifica più evidente riguarda il sistema di controllo, limitato a soli due tasti per le azioni pugno e calcio, invece dei soliti quattro legati ai quattro arti del corpo umano; i due tasti dorsali sono legati invece alle prese e al cambio d'uomo nella modalità Tag. Diminuire il numero dei possibili colpi con ogni probabilità é stata una scelta motivata non dal numero di tasti presenti sul Game Boy Advance, in teoria più che sufficienti, bensì da limitazioni tecniche d'altro genere
La soluzione adottata comporta necessariamente una semplificazione ed una riduzione delle mosse e delle combo disponibili per ogni personaggio, che rimangono tuttavia sufficientemente abbondanti. Rimane immutata invece la classica differenza tra colpi alti, medi e bassi, ai quali si può rispondere con le adeguate parate e contromosse. I lottatori disponibili, nove più uno segreto, sono estremamente differenti da controllare e soprattutto i giocatori che hanno avuto pochi contatti con questa serie, dovranno affrontare un lungo periodo d'addestramento prima di poterli conoscere pienamente
Purtroppo non si può garantire la medesima longevità per tutti gli appassionati che hanno già giocato le ultime versioni del gioco, in particolar modo la terza, la più vicina a questo adattamento Advance, perché il titolo non offre elementi particolarmente nuovi dal punto di vista puramente giocoso e neanche un livello di difficoltà particolarmente combattivo
IL RE DEI PUGNI
Così come il reparto tecnico, ha subito un adattamento anche la struttura del gioco, che, pur risultando più semplice, ha mantenuto intatto il fascino che ha permesso alla serie di conquistare uno spazio nei cuori dei giocatori. La modifica più evidente riguarda il sistema di controllo, limitato a soli due tasti per le azioni pugno e calcio, invece dei soliti quattro legati ai quattro arti del corpo umano; i due tasti dorsali sono legati invece alle prese e al cambio d'uomo nella modalità Tag. Diminuire il numero dei possibili colpi con ogni probabilità é stata una scelta motivata non dal numero di tasti presenti sul Game Boy Advance, in teoria più che sufficienti, bensì da limitazioni tecniche d'altro genere
La soluzione adottata comporta necessariamente una semplificazione ed una riduzione delle mosse e delle combo disponibili per ogni personaggio, che rimangono tuttavia sufficientemente abbondanti. Rimane immutata invece la classica differenza tra colpi alti, medi e bassi, ai quali si può rispondere con le adeguate parate e contromosse. I lottatori disponibili, nove più uno segreto, sono estremamente differenti da controllare e soprattutto i giocatori che hanno avuto pochi contatti con questa serie, dovranno affrontare un lungo periodo d'addestramento prima di poterli conoscere pienamente
Purtroppo non si può garantire la medesima longevità per tutti gli appassionati che hanno già giocato le ultime versioni del gioco, in particolar modo la terza, la più vicina a questo adattamento Advance, perché il titolo non offre elementi particolarmente nuovi dal punto di vista puramente giocoso e neanche un livello di difficoltà particolarmente combattivo