Tekken Advance
di
Redazione Gamesurf
TAG, QUESTO SCONOSCIUTO
Il lavoro di conversione di Tekken al portatile Nintendo non si ferma comunque ad una realizzazione tecnica di tutto rispetto e all'ottimo adattamento di una meccanica di gioco ormai consolidata: in un picchiaduro la presenza di modalità e opzioni in abbondanza é una condizione necessaria per garantire varietà al gioco e Tekken Advance non é esente alla regola
Vistosa, ma non particolarmente importante, la mancanza nella modalità arcade della classica e semplicistica trama che accompagna i personaggi, che giustificando la loro presenza nel torneo, si sviluppava attraverso sequenze animate sparse durante il gioco
Più importante invece la presenza della modalità Tag, che permette scontri fra team di tre lottatori. La peculiarità di questa opzione, tratta direttamente dall'ultima incarnazione di Tekken su PlayStation 2, consiste nella possibilità di cambiare il giocatore che sta combattendo durante un incontro, senza attenderne la sconfitta, come accade in altri picchiaduro a squadre. Contemporaneamente, la disfatta di un unico membro della squadra avversaria é l'unica condizione per la vittoria. I personaggi, mentre sono a riposo, recuperano leggermente le energie e, una volta richiamati sul ring, possono effettuare con il compagno uscente qualche semplice mossa combinata. Quest'ultimo aspetto era molto più sviluppato nelle versioni arcade e PlayStation 2 di Tekken Tag Tournament, ma anche sul Game Boy Advance é sufficiente a portare un pizzico di tatticismo e varietà in questa divertente modalità. Le rimanenti opzioni, Time Attack e Survival, non sono altrettanto interessanti, anche perché sono presenti in quasi tutti i picchiaduro presenti sul mercato ed ormai non possono offrire niente di nuovo
Ci troviamo di fronte ad una buona conversione, che trasporta con successo la serie Tekken su una console portatile, nonostante le ovvie limitazioni e semplificazioni. Un po' di rammarico perché tutti gli sforzi degli sviluppatori sono stati adoperati per inserire in una "misera" cartuccia un gioco così grande, senza preoccuparsi il alcun modo di realizzare qualcosa di completamente originale per questa versione, che ha il solo merito d'essere trasportabile.
Il lavoro di conversione di Tekken al portatile Nintendo non si ferma comunque ad una realizzazione tecnica di tutto rispetto e all'ottimo adattamento di una meccanica di gioco ormai consolidata: in un picchiaduro la presenza di modalità e opzioni in abbondanza é una condizione necessaria per garantire varietà al gioco e Tekken Advance non é esente alla regola
Vistosa, ma non particolarmente importante, la mancanza nella modalità arcade della classica e semplicistica trama che accompagna i personaggi, che giustificando la loro presenza nel torneo, si sviluppava attraverso sequenze animate sparse durante il gioco
Più importante invece la presenza della modalità Tag, che permette scontri fra team di tre lottatori. La peculiarità di questa opzione, tratta direttamente dall'ultima incarnazione di Tekken su PlayStation 2, consiste nella possibilità di cambiare il giocatore che sta combattendo durante un incontro, senza attenderne la sconfitta, come accade in altri picchiaduro a squadre. Contemporaneamente, la disfatta di un unico membro della squadra avversaria é l'unica condizione per la vittoria. I personaggi, mentre sono a riposo, recuperano leggermente le energie e, una volta richiamati sul ring, possono effettuare con il compagno uscente qualche semplice mossa combinata. Quest'ultimo aspetto era molto più sviluppato nelle versioni arcade e PlayStation 2 di Tekken Tag Tournament, ma anche sul Game Boy Advance é sufficiente a portare un pizzico di tatticismo e varietà in questa divertente modalità. Le rimanenti opzioni, Time Attack e Survival, non sono altrettanto interessanti, anche perché sono presenti in quasi tutti i picchiaduro presenti sul mercato ed ormai non possono offrire niente di nuovo
Ci troviamo di fronte ad una buona conversione, che trasporta con successo la serie Tekken su una console portatile, nonostante le ovvie limitazioni e semplificazioni. Un po' di rammarico perché tutti gli sforzi degli sviluppatori sono stati adoperati per inserire in una "misera" cartuccia un gioco così grande, senza preoccuparsi il alcun modo di realizzare qualcosa di completamente originale per questa versione, che ha il solo merito d'essere trasportabile.
Tekken Advance
Tekken Advance
Lode con riserva a Namco per questa versione portatile di Tekken. La realizzazione tecnica è particolarmente brillante, nonostante alcuni difetti secondari, frutto di limitazioni tecniche del Game Boy Advance e di certo non dell'incuria dei programmatori. Anche il gioco è rimasto sostanzialmente immutato e riprende le caratteristiche del terzo capitolo della serie, facendo i conti però con alcune semplificazioni. Da un lato l'eccessiva somiglianza con gli altri capitoli della serie fa risaltare maggiormente l'assoluta mancanza di qualsiasi evoluzione nella giocabilità, rendendolo poco appetibile per chi ha già sviscerato il gioco nelle altre incarnazioni; un difetto che purtroppo sembra aver colpito molte conversioni di titoli importanti per il Game Boy Advance.