Tekken Hybrid

di Tommaso Alisonno
Cominciamo subito col dire che col titolo Tekken Hybrid non si identifica un videogioco vero e proprio, bensì quello che possiamo definire un “contenitore multimediale” di tre prodotti, tutti ovviamente legati al brand di combattimenti made-in-NamcoBandai, di cui nessuno dei tre é un “nuovo” gioco. Di cosa stiamo parlando, dunque? Parliamo di un film, di un remake e di un prologue che nel pacchetto Hybrid cercano di traghettare il concept di Tag Tournament dal passato al futuro.

Tekken Blood Vengeance
Cominciamo dunque parlando del film d'animazione digitale presente nel pacchetto, vale a dire TBV. Ancora una volta, la Mishima Zaibatsu, controllata da Jin Kazama, e la G Corporation, sotto il comando di Kazuya Mishima, sono ai ferri corti. Argomento di discordia sembrerebbe stavolta essere un ragazzo di nome Shin che frequenta un esclusivo istituto privato internazionale. Entrambe le corporazioni hanno i loro motivi per spiarlo: se la Mishima ha a disposizione un androide dalle fattezze adattissime per l'infiltrazione, la G Corp si trova costretta ad assumere un'esterna.



La scelta ricade su Ling Xiaoyu, che dopo un veloce (e soprattutto “spontaneo”) colloquio con Anna Willams si ritrova trasferita nella sua nuova scuola con armi, bagagli... e Panda!Lungi da noi voler andare oltre nella narrazione della trama: tenete conto che quanto spiegato accade su per giù nei primi dieci minuti del film, sette dei quali precedono il titolo. Ci limiteremo a dire che la vicenda continua secondo i contorni di una spy-story giovanile in cui non mancheranno le scazzottate, a cui seguirà un crescendo bellico/sovrannaturale culminante in scene apocalittiche - sennò che Tekken sarebbe? Non aspettatevi comunque una trama dalla profondità da Oscar né eclatanti colpi di scena: più che altro, l'impressione é che gran parte dei contesti siano stati studiati in modo da realizzare ed incastrare tra loro quei combattimenti che i fan della saga hanno sempre desiderato vedere.






Decisamente encomiabile il comparto grafico dell'opera, in molte parti allo stato dell'arte dell'animazione digitale con una cura particolare per le scene d'azione: non é affatto un'impressione che il dettaglio e il rendimento aumentino infatti di pari passo con il ritmo della narrazione, mentre nelle parti più rilassate é talvolta possibile assistere a una leggera riduzione del dettaglio, sempre concentrata sugli sfondi e mai sui modelli. Il tutto é stabile a 1080p e supporta la visuale in 3D.
Il doppiaggio é disponibile sia nell'originale Giapponese sia nella versione Inglese, ma fortunatamente sono disponibili i sottotitoli in numerose lingue tra cui l'Italiano. Qua e là ai traduttori é sfuggita qualche leggerezza (la peggiore delle quali é stata utilizzare il verbo “ritornare” nella sua accezione gergale di “restituire”). 90 minuti di combattimenti, intrighi e catastrofi, senza dimenticare la giusta dose di umorismo.

Tekken Tag Tournament HD Edition
Il secondo contenuto del pacchetto é il restyle 3D di uno dei capitoli più discussi, ma anche più giocati, della saga: Tekken Tag Tournament. Originariamente sviluppato per PS1 e successivamente riadattato per il primo periodo di PS2, il capitolo é situato per così dire “a cavallo” tra Tekken3 e Tekken4, e si basa essenzialmente sulla caratteristica di selezionare non un singolo lottatore ma bensì una coppia. All'inizio dello scontro ogni contendente mette in campo il suo titolare, ma tra un pugno e un calcio é possibile premere un tasto per mandarlo a riposarsi in panchina, dove recupererà col tempo parte dell'energia persa, e farlo sostituire dal compagno.
La meccanica del Tag ha inoltre permesso ulteriori interessanti soluzioni di gameplay: tanto per cominciare, subire ingenti quantità di danni darà un power-up non al personaggio in uso ma bensì al partner, obbligandoci al cambio per sfruttare il vantaggio. Con l'adeguata coordinazione é inoltre possibile eseguire delle vere e proprie tecniche in combo, in cui entrambi i lottatori collaborano per infliggere allo sventurato antagonista il maggior danno possibile. Infine é importante ricordare che, a differenza di altri titoli, non é necessario sconfiggere entrambi i lottatori per vincere: sarà sufficiente mandarne KO uno solo.