Tekken Tag Tournament 2

di Tommaso Alisonno
Dal punto di vista tecnico, il gioco riprende sostanzialmente il motore di Tekken 6 su cui però costruisce scenari totalmente nuovi ispirati a varie località del mondo (c'é anche la Fontana di Trevi): in questi c'é una discreta varietà, e dalla schermata di selezione é visibile la forma dell'arena, la possibilità o meno di sfondare pareti e pavimenti o, viceversa, il limite infinito. Ad ogni modo, la varietà é garantita anche solo dai 48 lottatori (più il combot), molti dei quali tratti da Tekken 6, le cui animazioni sono numerose e fluide e le texture ben curate; utilizzando il tool di personalizzazione si ha l'idea che queste “sgranino” alla modifica della palette di colori, ma in realtà ritornano omogenee una volta applicate in-game.

La colonna sonora si avvale come di consueto di numerosi brani, con ritmi che strizzano l'occhio alla techno (soprattutto nei menù) ma che nelle giuste ambientazioni sanno essere maestosi o allegri, a seconda del caso. Ad ogni modo, tramite la modalità DJ potrete applicare la musica che preferite ad ogni contesto. I doppiaggi, come già visto negli ultimi capitoli, mettono in bocca ad ogni personaggio il proprio idioma: il Giapponese abbonda, ma non mancano i Cinesi e gli Americani, nonché qualche Francese o Ispanico. L'intero gioco é sottotitolato in Italiano, con una traduzione ben fatta.


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Il gioco é decisamente dedicato ai fan della saga, i quali non avranno difficoltà a prendere confidenza con le varie modifiche apportate ai set di combo dei personaggi, studiate in modo da raggiungere un equilibrio (sempre e comunque precario). La meccanica del Tag può essere padroneggiata abbastanza rapidamente nella sua forma più semplice, mentre per applicarla alle prese e alle mosse speciali richiede certamente un po' di pratica in più. Ad ogni modo c'é sempre il Laboratorio del Combot per impratichirsi su tutto il set di mosse, in modo che anche i neofiti abbiano a disposizione un completo ed esaustivo Tutorial. Per il resto, come sempre nei picchiaduro, solo la pratica può portare alla vera maestria: per quanto i neofiti possano trovare con facilità delle combo basilari con cui mettere un po' in difficoltà l'avversario, é pur vero che padroneggiare appieno un personaggio pone il giocatore esperto diversi gradini al di sopra dei principianti.

Rimane anche la tendenza, propria della serie Tekken, di “palleggiare” il nemico sospeso in aria: trattandosi di una situazione che preclude anche l'utilizzo del Tag (per il quale occorre essere coi piedi ben saldi per terra), la strategia mantiene tutta la sua efficacia, sebbene i giocatori più esperti non esitino a definirla “vigliacca”. La presenza di numerosi personaggi per cui ottenere il “filmato finale” rende il gioco godibile in singolo, ma dato che gli stessi finali si possono ottenere in modalità Doppio, rimane palese il fatto che anche per questo traspiri tutta la sua natura multiplayer - come d'altronde é più che lecito in un picchiaduro a incontri.

Insomma: con la possibilità di padroneggiare molti personaggi, le sfide a tempo e l'ottimizzazione del Combot, Tekken Tag Tournament 2 riesce a offrire un buon numero di ore al giocatore singolo, ma ovviamente ha veramente senso solo se vissuto con un amico, o anche più di uno, in locale o in rete. Sicuramente imperdibile per i fan della serie, da provare per tutti gli altri.



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