Tenchu Shadow Assassins
L'ombra del guerriero
Silenziosi, veloci, fedeli al proprio padrone, ma soprattutto letali. Questi sono i ninja, vere e proprie macchine da guerra legate a doppio filo, nel nostro immaginario, al Giappone feudale dove, al di fuori delle improbabili figure proposte da decine di film di scarsa qualità, rappresentavano quelli che oggi potremmo definire come i servizi segreti. Ogni signore della guerra che si voleva far rispettare aveva, tra le fila dei propri servitori, qualche valente ninja pronto a recuperare informazioni o ad assassinare un pericoloso avversario politico.
Il videogame che maggiormente ha fatto conoscere al grande pubblico l'anima oscura di questi guerrieri, é decisamente Tenchu, uscito nel 1998 sulla prima PlayStation. Da allora ne é passata d'acqua sotto i ponti e, la saga nata dal team Acquire, ha visto il susseguirsi di un gran numero di capitoli, tra sequel e prequel di qualità altalenante (con ottimi picchi), passati tra le mani di diversi sviluppatori, continuando comunque a mantenere vivo l'interesse di un numeroso gruppo di fan.
Il filone principale della serie narra le avventure di Rikimaru e Ayame, due ninja al servizio di Lord Godha, signore feudale impegnato a districarsi tra guerre e subdoli piani di avversari di ogni tipo. Tra una peripezia e l'altra, il gioco é tornato oggi nelle mani di Acquire, che ne ha curato lo sviluppo in quello che é l'episodio “Tenchu Shadow Assassin”, prodotto parallelamente per Nintendo Wii e PSP, ed é proprio quest'ultima versione quella che analizzeremo in questa sede.
Chi conosce a fondo i fatti legati a Tenchu, sa quanto sia solita cacciarsi nei guai la principessa Kiku, nobile figlia di Lord Godha. Questa volta, la bella ereditiera é stata rapita da una misteriosa ninja, alla cui caccia sia lanciano Rikimaru e Ayame. Compito nostro sarà guidare di volta in volta i due prodi, alla ricerca di tracce in grado di condurli al fulcro di eventi che, passo dopo passo, sembrano portare verso ad un complotto molto più grande di quello che inizialmente si poteva pensare.
Fletto i muscoli... e sono nell'ombra!
Tenchu Shadow Assassin offre due diverse modalità di gioco, una storia basata sulla narrazione della ricerca della principessa Kiku, ed una serie di missioni singole da compiere nel miglior modo possibile, in modo da sbloccare alcuni interessanti extra, tra cui alcuni da utilizzare nelle partite successive. Logicamente, l'attenzione si focalizza sulla prima opzione, in un susseguirsi di situazioni sempre più pericolose, per arrivare al bandolo della complicata matassa tramistica.
Nei panni di Rikimaru o Ayame (la scelta del protagonista sarà obbligata dalle necessità della storia), starà a noi muoverci tra le ombre, per raggiungere gli obiettivi prefissati, cercando di non farci scovare dagli avversari e, perché no, di assottigliarne le fila compiendo qualche letale esecuzione sgattaiolando alle spalle dei malcapitati samurai. Tenchu, infatti, abbandona i canoni classici dei giochi action o, più precisamente, prende una virata rispetto a quanto ci aveva abituati sino ad oggi. L'azione diventa molto più ragionata, calandoci in missioni suddivise in livelli di breve durate, in cui é però necessario studiare al meglio le mosse da compiere per poter raggiungere indenni il proprio obiettivo. Continueremo a vedere il nostro eroe (o eroina, quando sarà di scena la bella Ayame) in terza persona e, ancora una volta, avremo a nostra disposizione un'ampia scelta di gadget utilizzabili (a patto di scovarli...) e mosse degne dei migliori film di arti marziali.
Tra un nascondiglio e l'altro, saremo costantemente impegnati a monitorare le azioni delle guardie dislocate sul territorio, e decidere come sfruttare al meglio quello che avremo a nostra disposizione, tra oggetti, armi e elementi ambientali. Ruolo di primaria importanza é ricoperto dalle ombre, nostro principale nascondiglio dagli sguardi nemici. Potremo spegnere torce e fiaccole per guadagnare ulteriore copertura, così da raggiungere di soppiatto gli avversari e ucciderli indisturbati. Purtroppo però, quella che potrebbe sembrare una premessa estremamente interessante, soffre di una diffusa macchinosità. Le azioni da compiere, sono spesso “guidate”, portando il giocatore a procedere per tentativi nella ricerca dell'unico modo per superare una particolare situazione.
Sicuramente sono stati inseriti passaggi superabili in modi alternativi, ma abbastanza di frequente saremo costretti ad andare a tentoni, rischiando così il “game over” per poi ricominciare sapendo cosa fare. Il gioco rischia molto spesso di diventare irritante, la dove dovrebbe invece divertire e intrigare. Riescono a lenire l'effetto il gran numero di mosse disponibili, principalmente nelle uccisioni istantanee (chiamate “hissatsu”), che varieranno in base a diverse varianti, come la scelta del lato in cui colpire il bersaglio o la posizione da cui vi ci avvineremo.
Salti, corse, acrobazie e colpi mortali, non manca davvero nulla all'arsenale dei nostri ninja, ma tutto soffre della rigidità del gameplay. Molto spesso, essere visti farà fallire la missione o, nel migliore dei casi, abbasserà pesantemente la votazione che riceveremo a fine del livello. Essere attaccati si rivelerà spesso letale, tranne quando avremo a nostra disposizione una spada, con cui potremo difenderci, grazie ad un simpatico minigioco fatto di affondi e parate con la tecnica del quick event, in cui dovremo premere i tasti giusti al momento giusto, pena la rottura della lama e, di conseguenza, una precoce dipartita. Purtroppo però, l'intelligenza artificiale dei nemici non é delle migliori, lasciandoci spesso interdetti dal loro comportamento “scriptato” anche troppo rigidamente.
Affresco giapponese
Se la giocabilità non riesce a conquistare (complici anche alcuni controlli farraginosi), non possiamo esimerci dallo spendere alcune parole per la resa tecnica del titolo, che sfrutta a dovere le possibilità hardware offerte da PSP. Graficamente, lo spettacolo é appagante, tra ottimi modelli poligonali e paesaggio verosimiglianti, nonostante alcuni spiacevoli errori nelle compenetrazioni tra poligoni e una gamma di colori un po' troppo scura per il piccolo schermo Sony anche se, all'onor del vero, la tipologia di gioco ha sicuramente reso necessaria una realizzazione votata alla rappresentazione di ombre e tinte scure. Piacevole il comparto sonoro, che punta a temi di chiara ispirazione giapponese tradizione, impreziositi da voci inglesi ben doppiate (ma sempre sottotitolate in buon italiano).
Tenchu Shadow Assassin, offre unicamente una sfida in single player, facendo perno su un discreto numero di missioni, trainate da una trama capace di donare interessanti colpi di scena. La vera sfida sta nel cercare i punteggi massimi per ogni livello e nello sbloccare i diversi bonus disponibili, operazione che richiederà una certa pazienza e una ventina di ore, calcolando anche le prove esterne alla trama principale, ottime per allenarsi a padroneggiare al meglio il proprio ninja e a usare i moltissimo gadget disponibili (avrete persino a disposizione un gatto per monitorare i movimenti dei samurai avversari).
Il nuovo episodio di Tenchu su PSP, é dunque un esperimento che offre discreti spunti d'interesse, denotando una apprezzabile cura per la realizzazione del lato tecnico che mostra la buona volontà del team Acquire. Peccato che, il gameplay, renda il gioco decisamente indirizzato ai fan della saga (per completezza narrativa) e a chi sarà in grado di apprezzarne l'anima, fatta di continui tentativi atti a cercare la via giusta. Parimenti, potrebbero davvero rimanere delusi dal titolo i giocatori alla ricerca di un action sulla scia dei vecchi capitoli visto che, Tenchu, sembra stare cercando una nuova strada che lo porti ad una nuova identità. Fatte le dovute precisazioni, Shadow Assassin rimane un titolo che potrebbe comunque divertirvi,o lasciarvi totalmente indifferenti. A voi la scelta: la via del ninja che preferite é quella fatta di spettacolari combattimenti faccia a faccia, o vi condurrà a muovervi di soppiatto tra le ombre, sempre consci che, il prossimo passo, potrebbe portarvi alla morte?
Silenziosi, veloci, fedeli al proprio padrone, ma soprattutto letali. Questi sono i ninja, vere e proprie macchine da guerra legate a doppio filo, nel nostro immaginario, al Giappone feudale dove, al di fuori delle improbabili figure proposte da decine di film di scarsa qualità, rappresentavano quelli che oggi potremmo definire come i servizi segreti. Ogni signore della guerra che si voleva far rispettare aveva, tra le fila dei propri servitori, qualche valente ninja pronto a recuperare informazioni o ad assassinare un pericoloso avversario politico.
Il videogame che maggiormente ha fatto conoscere al grande pubblico l'anima oscura di questi guerrieri, é decisamente Tenchu, uscito nel 1998 sulla prima PlayStation. Da allora ne é passata d'acqua sotto i ponti e, la saga nata dal team Acquire, ha visto il susseguirsi di un gran numero di capitoli, tra sequel e prequel di qualità altalenante (con ottimi picchi), passati tra le mani di diversi sviluppatori, continuando comunque a mantenere vivo l'interesse di un numeroso gruppo di fan.
Il filone principale della serie narra le avventure di Rikimaru e Ayame, due ninja al servizio di Lord Godha, signore feudale impegnato a districarsi tra guerre e subdoli piani di avversari di ogni tipo. Tra una peripezia e l'altra, il gioco é tornato oggi nelle mani di Acquire, che ne ha curato lo sviluppo in quello che é l'episodio “Tenchu Shadow Assassin”, prodotto parallelamente per Nintendo Wii e PSP, ed é proprio quest'ultima versione quella che analizzeremo in questa sede.
Chi conosce a fondo i fatti legati a Tenchu, sa quanto sia solita cacciarsi nei guai la principessa Kiku, nobile figlia di Lord Godha. Questa volta, la bella ereditiera é stata rapita da una misteriosa ninja, alla cui caccia sia lanciano Rikimaru e Ayame. Compito nostro sarà guidare di volta in volta i due prodi, alla ricerca di tracce in grado di condurli al fulcro di eventi che, passo dopo passo, sembrano portare verso ad un complotto molto più grande di quello che inizialmente si poteva pensare.
Fletto i muscoli... e sono nell'ombra!
Tenchu Shadow Assassin offre due diverse modalità di gioco, una storia basata sulla narrazione della ricerca della principessa Kiku, ed una serie di missioni singole da compiere nel miglior modo possibile, in modo da sbloccare alcuni interessanti extra, tra cui alcuni da utilizzare nelle partite successive. Logicamente, l'attenzione si focalizza sulla prima opzione, in un susseguirsi di situazioni sempre più pericolose, per arrivare al bandolo della complicata matassa tramistica.
Nei panni di Rikimaru o Ayame (la scelta del protagonista sarà obbligata dalle necessità della storia), starà a noi muoverci tra le ombre, per raggiungere gli obiettivi prefissati, cercando di non farci scovare dagli avversari e, perché no, di assottigliarne le fila compiendo qualche letale esecuzione sgattaiolando alle spalle dei malcapitati samurai. Tenchu, infatti, abbandona i canoni classici dei giochi action o, più precisamente, prende una virata rispetto a quanto ci aveva abituati sino ad oggi. L'azione diventa molto più ragionata, calandoci in missioni suddivise in livelli di breve durate, in cui é però necessario studiare al meglio le mosse da compiere per poter raggiungere indenni il proprio obiettivo. Continueremo a vedere il nostro eroe (o eroina, quando sarà di scena la bella Ayame) in terza persona e, ancora una volta, avremo a nostra disposizione un'ampia scelta di gadget utilizzabili (a patto di scovarli...) e mosse degne dei migliori film di arti marziali.
Tra un nascondiglio e l'altro, saremo costantemente impegnati a monitorare le azioni delle guardie dislocate sul territorio, e decidere come sfruttare al meglio quello che avremo a nostra disposizione, tra oggetti, armi e elementi ambientali. Ruolo di primaria importanza é ricoperto dalle ombre, nostro principale nascondiglio dagli sguardi nemici. Potremo spegnere torce e fiaccole per guadagnare ulteriore copertura, così da raggiungere di soppiatto gli avversari e ucciderli indisturbati. Purtroppo però, quella che potrebbe sembrare una premessa estremamente interessante, soffre di una diffusa macchinosità. Le azioni da compiere, sono spesso “guidate”, portando il giocatore a procedere per tentativi nella ricerca dell'unico modo per superare una particolare situazione.
Sicuramente sono stati inseriti passaggi superabili in modi alternativi, ma abbastanza di frequente saremo costretti ad andare a tentoni, rischiando così il “game over” per poi ricominciare sapendo cosa fare. Il gioco rischia molto spesso di diventare irritante, la dove dovrebbe invece divertire e intrigare. Riescono a lenire l'effetto il gran numero di mosse disponibili, principalmente nelle uccisioni istantanee (chiamate “hissatsu”), che varieranno in base a diverse varianti, come la scelta del lato in cui colpire il bersaglio o la posizione da cui vi ci avvineremo.
Salti, corse, acrobazie e colpi mortali, non manca davvero nulla all'arsenale dei nostri ninja, ma tutto soffre della rigidità del gameplay. Molto spesso, essere visti farà fallire la missione o, nel migliore dei casi, abbasserà pesantemente la votazione che riceveremo a fine del livello. Essere attaccati si rivelerà spesso letale, tranne quando avremo a nostra disposizione una spada, con cui potremo difenderci, grazie ad un simpatico minigioco fatto di affondi e parate con la tecnica del quick event, in cui dovremo premere i tasti giusti al momento giusto, pena la rottura della lama e, di conseguenza, una precoce dipartita. Purtroppo però, l'intelligenza artificiale dei nemici non é delle migliori, lasciandoci spesso interdetti dal loro comportamento “scriptato” anche troppo rigidamente.
Affresco giapponese
Se la giocabilità non riesce a conquistare (complici anche alcuni controlli farraginosi), non possiamo esimerci dallo spendere alcune parole per la resa tecnica del titolo, che sfrutta a dovere le possibilità hardware offerte da PSP. Graficamente, lo spettacolo é appagante, tra ottimi modelli poligonali e paesaggio verosimiglianti, nonostante alcuni spiacevoli errori nelle compenetrazioni tra poligoni e una gamma di colori un po' troppo scura per il piccolo schermo Sony anche se, all'onor del vero, la tipologia di gioco ha sicuramente reso necessaria una realizzazione votata alla rappresentazione di ombre e tinte scure. Piacevole il comparto sonoro, che punta a temi di chiara ispirazione giapponese tradizione, impreziositi da voci inglesi ben doppiate (ma sempre sottotitolate in buon italiano).
Tenchu Shadow Assassin, offre unicamente una sfida in single player, facendo perno su un discreto numero di missioni, trainate da una trama capace di donare interessanti colpi di scena. La vera sfida sta nel cercare i punteggi massimi per ogni livello e nello sbloccare i diversi bonus disponibili, operazione che richiederà una certa pazienza e una ventina di ore, calcolando anche le prove esterne alla trama principale, ottime per allenarsi a padroneggiare al meglio il proprio ninja e a usare i moltissimo gadget disponibili (avrete persino a disposizione un gatto per monitorare i movimenti dei samurai avversari).
Il nuovo episodio di Tenchu su PSP, é dunque un esperimento che offre discreti spunti d'interesse, denotando una apprezzabile cura per la realizzazione del lato tecnico che mostra la buona volontà del team Acquire. Peccato che, il gameplay, renda il gioco decisamente indirizzato ai fan della saga (per completezza narrativa) e a chi sarà in grado di apprezzarne l'anima, fatta di continui tentativi atti a cercare la via giusta. Parimenti, potrebbero davvero rimanere delusi dal titolo i giocatori alla ricerca di un action sulla scia dei vecchi capitoli visto che, Tenchu, sembra stare cercando una nuova strada che lo porti ad una nuova identità. Fatte le dovute precisazioni, Shadow Assassin rimane un titolo che potrebbe comunque divertirvi,o lasciarvi totalmente indifferenti. A voi la scelta: la via del ninja che preferite é quella fatta di spettacolari combattimenti faccia a faccia, o vi condurrà a muovervi di soppiatto tra le ombre, sempre consci che, il prossimo passo, potrebbe portarvi alla morte?
Tenchu Shadow Assassins
6.5
Voto
Redazione
Tenchu Shadow Assassins
Stealth, forse troppo. Tenchu Shadow Assassins raggiunge il limite del gioco d'azione stealth e sfora quasi nel campo dei puzzle game. Dove compaiono ottime idee ed una discreta realizzazione tecnica, il legame con le azioni da compiere per portare a termine le missioni sono troppo forti per lasciare al giocatore la soddisfazione di aver trovato una delle soluzioni possibili ad una intricata situazione, mentre non di rado sale forte il senso di dover per forza scoprire l'unico modo possibile per andare avanti nella storia. Purtroppo, quando la sfida non é più con se stessi e il gioco, ma con l'idea che i programmatori hanno avuto nello sviluppo di ogni singola missione, il divertimento rischia di scemare in fretta, lasciando spazio ad una certa monotonia. Restano salve le buone proposte per quel che riguardano gli oggetti e le azioni da compiere, ma tutto poteva essere realizzato dando più spazio alla fantasia del giocatore, tra l'altro limitata da controlli, intelligenza artificiale e telecamere non all'altezza. Da consigliare ai fan della serie e a chi cerca una sfida impegnativa, magari coltivando la passione per il mondo dei ninja.