Tennis 2K2

di Redazione Gamesurf
In quello che, con il senno di poi, si può definire il momento di massimo splendore del Dreamcast, Sega produsse e distribuì sui tre territori principali Virtua Tennis, conosciuto nel paese del Sol Levante come Power Smash. Il periodo era l'estate del 2000, quella che vide l'arrivo, tra gli altri, di Jet Set Radio e che mancò di poco il battesimo occidentale del gioco-evento Shenmue
A più di dodici mesi di distanza la line-up sportiva di Sega si arricchisce di una nuova confezione. E' quella di Tennis 2K2: nuovo nome, stesso sviluppatore (Hitmaker, già conosciuti per Crazy Taxi e Confidential Mission, per dirne due) e, fondamentalmente e giustamente, stesso gioco. Chiariamo subito quest'ultimo passaggio: Tennis 2K2 é Virtua Tennis 2, ovvero il seguito di un ottimo gioco sportivo... proprio per questo snaturare l'originale ricetta di gioco sarebbe apparso più incosciente che inutile. E fortunatamente così non é stato. Tennis 2K2 ripropone il ping-pong elettronico più celebre degli ultimi anni in una veste arricchita e ulteriormente raffinata

QUESTIONE DI CROMOSOMA
Una delle principali manchevolezze del primo Virtua Tennis é stata indubbiamente quella rappresentata dalla totale assenza di atlete femminili. Insomma, ai vari Henman e Moya non furono affiancate delle donzelle tenniste. Tennis 2K2 pone gran parte della sua ragion d'essere nella capacità di colmare questa lacuna. Un totale di sedici professionisti si raggruppano, quindi, sotto l'egidia di Sega Sports in Tennis 2K2. Stiamo parlando, per l'esattezza, di: Rafter, Henman, Pioline, Kafelnikov, Haas, Enqvist, Norman, Moya per la compagine maschile e di: Venus e Serena Williams, Davenport, Seles, Pierce, Sanchez, Dokic, Stevenson per la sezione femminile. Sedici tennisti/e, quindi, che vanno a formare un discreto portoflio che, é bene dirlo subito, questa volte non offre sorprese e misteriosi invitati che si aggregano con il passare del tempo. Se non si considerano King e Queen ovviamente. Come sarebbe a dire "chi é King?"... Umpf!
Le competizioni vedono quindi l'entrata in gioco del fattore femminile. E' ora possibile realizzare singoli incontri unicamente tra avversari dello stesso sesso, così come esiste, però, la possibilità di organizzare dei doppi misti piuttosto intriganti per motivi squisitamente "tennici"... che vedremo tra qualche paragrafo