Tetris Worlds
di
Redazione Gamesurf
Tetris e Game Boy sono i protagonisti di una storia infinita, iniziata nel lontano 1989 e tuttora in grado di riservare capitoli importanti, appagare videogiocatori nostalgici e generare ottimi riscontri economici. Nella mente di chi segue da anni il mondo dell'intrattenimento elettronico é difficile scindere il titolo Elorg dal portatile Nintendo, per il quale rappresentò un eccellente traino e il mezzo della definitiva consacrazione. Quando il significato di "killer application" assumeva ancora connotazioni impalpabili e scarsamente istituzionalizzate, il vecchio Tetris costituì un'innovazione a livello commerciale, legando indissolubilmente il suo nome a quello della console tascabile di Kyoto, assimilando il contenuto al mezzo: non a caso, a fronte di un'eredità tanto scomoda, la stessa Nintendo impiegò qualche anno a imporre Mario come icona del nuovo gioiello tecnologico
Esaurito il ciclo vitale nelle sale giochi di tutto il mondo (nonostante alcune tracce siano ancora oggi visibili), il gioco progettato da Alexey Pazintov ricominciò daccapo, a bordo di un sistema che rappresentava una vera incognita dal punto di vista del target e che, a discapito della sigla, pareva programmaticamente orientato alla conquista del pubblico femminile. Un'impresa, questa, in grado di sfidare tabù fortemente consolidati e ancora oggi lontana dal definitivo compimento, ma che quel connubio rese almeno praticabile. Inoltre, il fascino irresistibile di un concept sempreverde, garantì a Tetris la tanto sospirata legittimazione intellettuale, diventando il tipico corpo estraneo e socialmente accettato in un settore ancora pregno di diffidenza. Se però il gioco di origini russe non é mai assurto a vero fenomeno di costume, dobbiamo addebitarlo forse ai limiti intrinseci della console Nintendo, priva di un supporto multigiocatore pratico ed efficace, quindi incapace di porsi come elemento "socializzante"
Alla luce dei fattori considerati, Tetris Worlds nasce col pesante fardello di un passato prestigioso quanto "scomodo" con cui confrontarsi; eppure, la sua attrattiva risiede proprio in quell'incomparabile meccanica di gioco che é ormai divenuta leggenda, soggetta ad innumerevoli (e mancati) tentativi d'imitazione
Esaurito il ciclo vitale nelle sale giochi di tutto il mondo (nonostante alcune tracce siano ancora oggi visibili), il gioco progettato da Alexey Pazintov ricominciò daccapo, a bordo di un sistema che rappresentava una vera incognita dal punto di vista del target e che, a discapito della sigla, pareva programmaticamente orientato alla conquista del pubblico femminile. Un'impresa, questa, in grado di sfidare tabù fortemente consolidati e ancora oggi lontana dal definitivo compimento, ma che quel connubio rese almeno praticabile. Inoltre, il fascino irresistibile di un concept sempreverde, garantì a Tetris la tanto sospirata legittimazione intellettuale, diventando il tipico corpo estraneo e socialmente accettato in un settore ancora pregno di diffidenza. Se però il gioco di origini russe non é mai assurto a vero fenomeno di costume, dobbiamo addebitarlo forse ai limiti intrinseci della console Nintendo, priva di un supporto multigiocatore pratico ed efficace, quindi incapace di porsi come elemento "socializzante"
Alla luce dei fattori considerati, Tetris Worlds nasce col pesante fardello di un passato prestigioso quanto "scomodo" con cui confrontarsi; eppure, la sua attrattiva risiede proprio in quell'incomparabile meccanica di gioco che é ormai divenuta leggenda, soggetta ad innumerevoli (e mancati) tentativi d'imitazione
Tetris Worlds
Tetris Worlds
Tetris rappresenta un mito troppe volte profanato da versioni successive prive di elementi coinvolgenti, stimolanti ed innovativi: il titolo firmato 3d6 Games si sforza di rivisitare il concept originale senza mortificare quegli aspetti che ne hanno decretato il successo, ma le nuove modalità impallidiscono di fronte al carisma delle vecchie.
La realizzazione tecnica spartana, a tratti approssimativa, i temi musicali stanchi e ripetitivi, il supporto multiplayer limitato a due giocatori, costituiscono seri deterrenti all'acquisto, ma non scalfiscono il fascino di un gioco ormai leggendario, forse non abbastanza apprezzato dalle nuove generazioni. Il connubio Tetris-Game Boy ha fatto la storia di questa console; la nuova edizione non verrà forse ricordata a lungo ma rappresenta un titolo imperdibile per nostaglici e profani, con un'unica postilla: in commercio è ancora disponibile il più gradevole Tetris Dx per Game Boy Color.
La realizzazione tecnica spartana, a tratti approssimativa, i temi musicali stanchi e ripetitivi, il supporto multiplayer limitato a due giocatori, costituiscono seri deterrenti all'acquisto, ma non scalfiscono il fascino di un gioco ormai leggendario, forse non abbastanza apprezzato dalle nuove generazioni. Il connubio Tetris-Game Boy ha fatto la storia di questa console; la nuova edizione non verrà forse ricordata a lungo ma rappresenta un titolo imperdibile per nostaglici e profani, con un'unica postilla: in commercio è ancora disponibile il più gradevole Tetris Dx per Game Boy Color.