The Bouncer
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Quello dei picchiaduro a scorrimento é stato uno dei generi più in voga nelle sale giochi e su console durante il periodo dei 16 bit, poi si sono praticamente estinti in favore dei picchiaduro a incontri che hanno lentamente preso il loro posto nelle preferenze dei giocatori. L'era dei 32 bit si é conclusa con pochi esponenti del genere degni di menzione tra i quali la D&D Collection (contenente le conversioni dei due giochi da sala tratti dall'omonimo gioco di ruolo da tavolo) della Capcom e l'eccellente Guardian Heroes della Treasure, entrambi titoli sviluppati per Saturn che si avvalevano di un'ottima grafica in bitmap
A conti fatti nessun gioco in 3D é riuscito veramente a catturare lo spirito dei precursori, a partire dalla mediocre serie di Fighting Force per arrivare al carino (ma non troppo) Zombie Revenge della Sega. The Bouncer, da questo punto di vista, prometteva di settare un nuovo standard nel genere importando alcune caratteristiche dei Giochi di Ruolo e contornando il tutto con una realizzazione tecnica di estremo impatto. Atteso dalle prime presentazione della PlayStation 2 (alcuni filmati sono apparsi assieme a quelli dei primi giochi), il titolo Square si é materializzato in forma definitiva solo adesso, riscontrando un successo travolgente in Giappone. Vediamo insieme se tale entusiasmo é giustificato dalla qualità effettiva del gioco
IL BUTTAFUORI, UN MESTIERE DURO MA L'HO SCELTO IO!
Per chi non lo sapesse The Bouncer significa letteralmente "il buttafuori" e si riferisce al lavoro dei tre protagonisti, ovvero Sion, Volt e Kou che si occupano di tenere lontani piantagrane e affini dal bar Fate, la cui atmosfera é da diverso tempo alleggerita dalla presenza di Dominique, una ragazza priva di casa e famiglia ospitata con il benestare del gestore. Le loro vicende si svolgono in un mondo futuristico (no, non ci sono elementi fantasy come qualcuno presupponeva dopo aver visto i corni di Volt che, in realtà, sono un bizzarro ornamento) segnato dalla crescente influenza della Mikado Corporation, guidata dal giovane presidente Dauragon
A conti fatti nessun gioco in 3D é riuscito veramente a catturare lo spirito dei precursori, a partire dalla mediocre serie di Fighting Force per arrivare al carino (ma non troppo) Zombie Revenge della Sega. The Bouncer, da questo punto di vista, prometteva di settare un nuovo standard nel genere importando alcune caratteristiche dei Giochi di Ruolo e contornando il tutto con una realizzazione tecnica di estremo impatto. Atteso dalle prime presentazione della PlayStation 2 (alcuni filmati sono apparsi assieme a quelli dei primi giochi), il titolo Square si é materializzato in forma definitiva solo adesso, riscontrando un successo travolgente in Giappone. Vediamo insieme se tale entusiasmo é giustificato dalla qualità effettiva del gioco
IL BUTTAFUORI, UN MESTIERE DURO MA L'HO SCELTO IO!
Per chi non lo sapesse The Bouncer significa letteralmente "il buttafuori" e si riferisce al lavoro dei tre protagonisti, ovvero Sion, Volt e Kou che si occupano di tenere lontani piantagrane e affini dal bar Fate, la cui atmosfera é da diverso tempo alleggerita dalla presenza di Dominique, una ragazza priva di casa e famiglia ospitata con il benestare del gestore. Le loro vicende si svolgono in un mondo futuristico (no, non ci sono elementi fantasy come qualcuno presupponeva dopo aver visto i corni di Volt che, in realtà, sono un bizzarro ornamento) segnato dalla crescente influenza della Mikado Corporation, guidata dal giovane presidente Dauragon