The Bouncer
di
Redazione Gamesurf
ELEMENTI DA GIOCO DI RUOLO
The Bouncer possiede anche un minimo di elementi tratti effettivamente dai GDR. Ogni personaggio, oltre ad avere capacità differenti (Volt é il picchiatore per eccellenza, Kou é veloce mentre Sion é il classico personaggio medio in tutto), é caratterizzato da determinati punteggi che possono essere modificati al termine di ogni round. Per fare questo sono necessari i Bouncer Points guadagnabili eliminando gli avversari (non contano quelli stesi dalla CPU), senza contare bonus attribuiti stendendo più nemici con un colpo solo. Lascia perplessi il fatto che non si possa aumentare la velocità, ma solo la forza, l'energia e il tempo in cui si può rimanere in parata
Di fatto, invece di un più razionale guard crash, i programmatori hanno preferito limitare il tempo in cui si può tenere la posizione di guardia che effettivamente attutisce i colpi in maniera fin troppo efficace. Sono disponibili anche mosse aggiuntive piuttosto spettacolari da vedere e utili da usare, ma alla prima partita conviene aumentare principalmente le caratteristiche del gruppo
Una volta portato a termine il gioco si può utilizzare il salvataggio finale per un "New Game +" con le stesse statistiche e i Bouncer Points avanzati, anche se il livello di difficoltà (non selezionabile manualmente) aumenta in base alla forza del gruppo. Ci sono poi alcune variazioni sul tema come ad esempio la mini sezione in cui é necessario trovare la chiave per sganciare il vagone nel treno in corsa, mentre l'unico vero bivio é quello in cui i protagonisti vengono divisi e, a seconda del personaggio scelto, si affronta un livello diverso
Ogni personaggio ha un finale standard e uno speciale per un totale di sei sequenze finali che hanno la particolarità di completarsi a vicenda dal punto di vista della comprensione della trama. Finire il gioco più volte serve anche a sbloccare i boss nella modalità Versus e usarli come normali combattenti. Nel caso dei protagonisti i punteggi e le mosse vengono aggiornati in base al salvataggio caricato, risultando alla fine più divertenti e articolati da usare. Il divertimento maggiore della modalità Versus é comunque dato dal giocare in quattro con il Multitap ognuno per conto proprio o cooperativamente. Purtroppo tale modalità risente di alcuni difetti dello Story Mode, ma di questo parleremo più avanti
The Bouncer possiede anche un minimo di elementi tratti effettivamente dai GDR. Ogni personaggio, oltre ad avere capacità differenti (Volt é il picchiatore per eccellenza, Kou é veloce mentre Sion é il classico personaggio medio in tutto), é caratterizzato da determinati punteggi che possono essere modificati al termine di ogni round. Per fare questo sono necessari i Bouncer Points guadagnabili eliminando gli avversari (non contano quelli stesi dalla CPU), senza contare bonus attribuiti stendendo più nemici con un colpo solo. Lascia perplessi il fatto che non si possa aumentare la velocità, ma solo la forza, l'energia e il tempo in cui si può rimanere in parata
Di fatto, invece di un più razionale guard crash, i programmatori hanno preferito limitare il tempo in cui si può tenere la posizione di guardia che effettivamente attutisce i colpi in maniera fin troppo efficace. Sono disponibili anche mosse aggiuntive piuttosto spettacolari da vedere e utili da usare, ma alla prima partita conviene aumentare principalmente le caratteristiche del gruppo
Una volta portato a termine il gioco si può utilizzare il salvataggio finale per un "New Game +" con le stesse statistiche e i Bouncer Points avanzati, anche se il livello di difficoltà (non selezionabile manualmente) aumenta in base alla forza del gruppo. Ci sono poi alcune variazioni sul tema come ad esempio la mini sezione in cui é necessario trovare la chiave per sganciare il vagone nel treno in corsa, mentre l'unico vero bivio é quello in cui i protagonisti vengono divisi e, a seconda del personaggio scelto, si affronta un livello diverso
Ogni personaggio ha un finale standard e uno speciale per un totale di sei sequenze finali che hanno la particolarità di completarsi a vicenda dal punto di vista della comprensione della trama. Finire il gioco più volte serve anche a sbloccare i boss nella modalità Versus e usarli come normali combattenti. Nel caso dei protagonisti i punteggi e le mosse vengono aggiornati in base al salvataggio caricato, risultando alla fine più divertenti e articolati da usare. Il divertimento maggiore della modalità Versus é comunque dato dal giocare in quattro con il Multitap ognuno per conto proprio o cooperativamente. Purtroppo tale modalità risente di alcuni difetti dello Story Mode, ma di questo parleremo più avanti
The Bouncer
5
Voto
Redazione
The Bouncer
Non basta una manciata di idee e una realizzazione tecnica impressionante per catturare la scintilla che innesca il divertimento e da ai giochi un'anima e The Bouncer ne è l'ennesimo esempio. Dream Factory ha confezionato un titolo vuoto che non è in grado di affiancare i grandi giochi del passato e che non è riuscito a fare propri gli elementi che hanno reso mitico Guardian Heroes dal punto di vista delle caratteristiche tratte dai Giochi di Ruolo. Se qualche possessore di PlayStation 2 aveva dubbi sulle potenzialità della console, The Bouncer risulta rassicurante, ma se siete in cerca di un gioco veramente valido il consiglio è di aspettare poiché nei prossimi mesi ne vedremo davvero delle belle.
SECONDO COMMENTO
Tanta buona grafica, pochissima sostanza del gioco vero e proprio. Triste liquidare così uno dei giochi più promettenti per PlayStation 2, ma questa volta i creatori di Ehrgeiz e Tobal hanno puntato troppo sull'aspetto grafico del gioco (ottimo, anche se non incredibile) lasciando in secondo piano lo schema di gioco (troppo semplicistico) e soprattutto la longevità, che risulta veramente troppo, troppo bassa. Un gioco ottimo da noleggiare o da mostrare agli amici, ma in fondo un acquisto consigliato solo in caso si possa giocare in multiplayer. Peccato.
Stefano Castelli
SECONDO COMMENTO
Tanta buona grafica, pochissima sostanza del gioco vero e proprio. Triste liquidare così uno dei giochi più promettenti per PlayStation 2, ma questa volta i creatori di Ehrgeiz e Tobal hanno puntato troppo sull'aspetto grafico del gioco (ottimo, anche se non incredibile) lasciando in secondo piano lo schema di gioco (troppo semplicistico) e soprattutto la longevità, che risulta veramente troppo, troppo bassa. Un gioco ottimo da noleggiare o da mostrare agli amici, ma in fondo un acquisto consigliato solo in caso si possa giocare in multiplayer. Peccato.
Stefano Castelli