The Bureau: XCOM Declassified

The Bureau XCOM Declassified
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Gestire la modernizzazione di una serie storica non é mai una cosa semplice. Lo sa bene EA ad esempio che con Syndacate non ha proprio fatto contenti molti fan. Ma 2K quasi un anno fa ci stupì con XCOM: Enemy Unknown, un titolo in grado di miscelare con intelligenza vecchio e nuovo, rivelandosi un successo di pubblico e critica. Nel frattempo negli studi di 2K Marin si lavorava ad un altro prodotto legato alla saga, inizialmente nato come sparatutto in prima persona con una forte enfasi sull'esplorazione e l'indagine, ambientato negli anni sessanta e pescando a piene mani nelle teorie "complottiste" tanto amate dagli americani. Dopo essere sparito per diversi mesi, ecco che 2K annuncia il cambio di rotta e scopriamo come The Bureau: XCOM Declassified si sia trasformato in uno sparatutto in terza persona tattico, con un party da gestire strategicamente negli scontri a fuoco. Una scelta decisamente azzeccata e più in linea con la tradizione della serie, che configura un titolo interessante e coinvolgente anche se purtroppo non privo di difetti importanti.

Il protagonista della nostra storia si chiama William Carter, un agente dal passato travagliato e dal bicchiere facile. Nonostante l'attitudine da uomo ruvido, il nostro protagonista é il migliore in quello che fa ed é per questo che il comandante della divisione speciale XCOM lo mette a capo delle operazioni sul campo per contrastare la minaccia di una razza aliena, intenta a dominarci. Il tutto cercando di tenere per quanto possibile nascosta l'origine degli invasori alla popolazione comune. Il plot raccontato in The Bureau: XCOM Declassified é efficace e piacevole da seguire, nonostante segua diversi cliché di genere, grazie a personaggi stereotipati ma ben tratteggiati e qualche azzeccato colpo di scena ad impreziosire il tutto. Il vero punto forte del background narrativo é comunque l'atmosfera generale, che propone un'interpretazione degli Stati Uniti anni '60 sempre affascinante e ben fatta. Si é persa quasi completamente l'idea di proporre un titolo che ci mettesse nei panni di agenti intenti a nascondere la verità sugli alieni, purtroppo, ma quanto rimane é comunque una narrazione ben pensata che fa il suo dovere.

The Bureau: XCOM Declassified
Graficamente The Bureau non fa gridare al miracolo, ma fa il suo dovere


Il cuore del gioco é comunque il sistema di combattimento, perno attorno al quale si imbastisce l'intera esperienza ludica. Ad uno sguardo superficiale, The Bureau: XCOM Declassified appare come un classico sparatutto in terza persona, assimilabile ai vari Gears of War e compagni, ma al primo scontro a fuoco si apprende la necessità di sfruttare a fondo il menu tattico che, rallentando il tempo, ci permette di gestire movimenti ed azioni della squadra. Avremo infatti sempre due agenti ad accompagnarci, caratterizzati da abilità peculiari legate alla classe di appartenenza. L'ingegnere potrà piazzare sul campo una torretta mitragliatrice piuttosto che delle mine, la classe di supporto garantisce scudi difensivi o potenziamenti alla capacità di attacco mentre William Carter é in grado di guarire le ferite subite in battaglia recuperando i punti vita dell'intero party, sospende.

Ogni agente acquisirà esperienza, avanzando così di livello ed acquisendo nuove skill. La gestione del team é fondamentale per poter superare gli scontri, per nulla banali e semplici, cercando di leggere con intelligenza le diverse mappe e sfruttare posizioni di vantaggio per sopraffare un nemico sempre in superiorità numerica. La fase tattica é senza dubbio l'elemento meglio riuscito e più interessante del gioco, che potremmo definire come una evoluzione riveduta e corretta del sistema di combattimento di Mass Effect, e grazie anche ad un'intelligenza artificiale nemica abbastanza curata, il livello di sfida rimane sempre molto alto.Di contro i compagni di squadra vi faranno innervosire più di una volta, soprattutto all'inizio quando ci si aspetta ancora che sappiano fare qualcosa da soli. La verità é che se non gli si impone un comando, difficilmente prenderanno iniziative sensate, costringendo così il giocatore ad un costante lavoro di gestione dei loro movimenti ed attacchi. Un'IA più evoluta avrebbe snellito pesantemente il gameplay, ma forse anche limitato le opportunità tattiche del titolo, quindi non giudichiamo necessariamente negativo questo aspetto, più che altro una scelta non sempre condivisibile.



The Bureau: XCOM Declassified comprende anche una fase gestionale semplice ma ben pensata, che permette di personalizzare i membri del team sia a livello estetico che nell'equipaggiamento, con gli oggetti nuovi da rinvenire direttamente sul campo. La base delle operazioni, sorprendentemente vasta e liberamente esplorabile, fornisce spunti narrativi grazie a dialoghi opzionali e documenti da raccogliere, oltre ad ospitare la mappa da dover selezionare la prossima missione. Nonostante un'incedere decisamente lineare, avremo qualche compito opzionale da portare a termine, ed in particolare missioni nelle quali inviare alcuni nostri agenti che, se torneranno vittoriosi, acquisiranno esperienza ed oggettistica varia, feature ispirata ad Enemy Unknown. E proprio come nel titolo Firaxis, anche qui la morte di un agente sarà permanente, sebbene solo nei due livelli di difficoltà più elevati. The Bureau: XCOM Declassified non é un gioco facile: gli agenti hanno una barra vitale piuttosto corta, e basteranno pochi colpi nemici perché si svuoti. Il tempo per rianimarli non é molto e muoversi fuori dalle coperture rappresenta sempre un rischio elevato.

Per fortuna 2K Marin ha implementato quattro livelli di difficoltà, modificabili anche durante il gioco, permettendo a chiunque di godere del gioco senza rimanere frustrati. Il nostro consiglio é di iniziare dal basso, apprendere bene le opportunità tattiche offerte dal titolo ed alzare il grado di sfida per godere di tutta la soddisfazione che il titolo sa offrire.Se l'impianto di gioco ci ha soddisfatti, alcuni difetti limitano in parte il godimento dell'esperienza. Su tutto spicca il sistema di controllo che su console non appare ben calibrato e rifinito. Gestire i comandi tattici, ad esempio, richiede più tempo del dovuto a causa di una scarsa precisione, così come il sistema di coperture fallisce troppo spesso nel recepire la volontà del giocatore. William Carter si muove in maniera legnosa, spesso, e capita troppe spesso di dover impartire più volte il medesimo comando prima che questo venga eseguito. Un peccato davvero che 2K Marin non abbia speso più tempo per limare quelli che appaiono come semplici difetti dovuti alla fretta di chiudere i lavori.

Lo stesso discorso vale per il comparto tecnico, basato sull'Unreal Engine 3. Per quanto la realizzazione estetica sia godibile, The Bureau: XCOM Declassified non mette in mostra una grafica impressionante. Nonostante ciò riesce a perdere qualche frame per strada e a scattare ogni volta che viene caricata una nuova stanza o aggiornato il salvataggio, segni di un'ottimizzazione non completa. In generale, comunque, anche sotto il profilo grafico e sonoro il titolo si difende, grazie ad animazioni facciali ben fatte ed una colonna sonora davvero azzeccata. Per quanto riguarda la longevità, infine, non c'é di che lamentarsi vista la decina di ore abbondante necessaria per arrivare in fondo e vari elementi accessori che arricchiscono ulteriormente l'esperienza.

The Bureau: XCOM Declassified
Ecco il menu radiale grazie al quale potrete selezionare gli ordini da impartire ai compagni


The Bureau: XCOM Declassified
7.5

Voto

Redazione

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The Bureau: XCOM Declassified

The Bureau: XCOM Declassified é un buon titolo ma purtroppo non arriva all'eccellenza alla quale Enemy Unknown ci aveva abituati. Il gameplay tattico é sicuramente l'elemento più riuscito ed interessante del prodotto, che riesce con successo a differenziare l'esperienza dal classico sparatutto in terza persona. Di contro divere lacune tecniche ed un sistema di controllo non sempre preciso minano la godibilità del titolo, evidenziando una lavorazione terminata in modo frettoloso. Consigliamo comunque sia ai fan della serie che agli amanti di un'azione più ragionata di dargli una chance.