The Darkness II
di
L'unico limite di questo nostro devastante potere é che non può essere utilizzato nelle situazioni di vicinanza alle fonti di luce. Ovviamente i nostri nemici sono a conoscenza di questo nostro limite e proseguendo di livello in livello diventeranno sempre più astuti, armandosi di torce portatili o generatori di luce piazzati strategicamente e, non ultimo, delle specie di bengala trasformate in granate di luce. Questo, aggiunge quel pizzico di strategia che vi accennavamo prima: stare troppo alla luce inibisce i nostri poteri e ci rende estremamente vulnerabili. Questo malus, porta il giocatore a cercare di eliminare tutte le fonti di luce prima di gettarsi nella mischia, aggiungendo quel minimo di pianificazione che in alcune sezioni, in particolare, si é rivelato fondamentale per la sopravvivenza. E' da sottolineare che, contrariamente ai dettami degli FPS moderni, The Darkness 2 non consente al nostro protagonista di recuperare pienamente le forze dopo un periodo di "assenza dalle scene". Per recuperare in toto la salute dovrà "cibarsi" dei cuori degli avversari caduti. Uno stratagemma perfettamente in linea con la natura horror/dark del gioco e un ulteriore punto a favore per un gameplay che spinge il giocatore a non sottrarsi dalla lotta (finite voi la rima, se volete).Ovviamente, la presenza di quattro diversi livelli di difficoltà rende l'esperienza di gioco godibile a tutti i tipi di giocatori, da quelli più esperti sino ai neofiti del genere.
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DARKLING, SCELGO TE!
Fortunatamente sul campo di battaglia non dovremo combattere in solitudine, ma saremo aiutati dal nostro fidato Darkling, altro gentile omaggio dei poteri delle Tenebre. A differenza del primo capitolo, il mostriciattolo, é unico e dotato di un intelligenza artificiale che lo rende estremamente autonomo nelle scelte. Nessun ordine da impartire, ma un valido aiuto per distrarre i nemici o ucciderli direttamente. Inoltre, per valorizzare ancora di più questa figura, gli sviluppatori hanno inserito delle sezioni in cui potremo utilizzarlo in prima persona. Sezioni, che cambiano totalmente l'approccio al titolo, dato che le meccaniche strizzano palesemente l'occhio a quelle rese famose dai titoli stealth. Potremo infatti infilarci in stretti cunicoli e prendere alle spalle i nemici per ucciderli. Niente di trascendentale, ma un ottimo modo per spezzettare l'azione di gioco.
Tutte le azioni che vi abbiamo appena descritto, sia per quanto riguarda il Darkling che Jackie, porteranno ad un remunerazione sotto forma di punti di esperienza. Questi serviranno all'interno della “shrine well”, una sorta di labirinto circolare diviso in quattro sezioni che servirà a potenziare Jackie, le armi, il darkling e sbloccare dei nuovi poteri di tenebra. Per aumentare sensibilmente il numero di punti esperienza potremo trovare sparse nei meandri dei livelli delle reliquie. Queste avranno la duplice funzione di elargirci un sacco di punti da spendere e di arricchire i pezzi da collezione che Jackie custodisce nella sua dimora.
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Proprio la dimora fungerà da punto di connessione tra un livello e l'altro. In questo luogo potremmo parlare con i nostri scagnozzi, giocare a due mini giochi, esaminare le reliquie nascoste - scoprendo nozioni sui precedenti host della Tenebra - o semplicemente girovagare e interagire in maniera del tutto futile con un sacco di oggetti presenti nell'appartamento.
IN QUATTRO É PIÙ DIVERTENTE
Ad affiancare la modalità singolo giocatore ci sarà una modalità cooperativa multigiocatore fino a quattro contemporaneamente. Questa variante di gioco chiamata Vendetta ci vedrà vestire i panni di quattro mercenari al soldo della famiglia Franchetti assoldati per risolvere delle questioni abbastanza scottanti. La storia viaggia parallela a quella di Jackie e pur rimanendo abbastanza distacca offre dei punti di contatto, derivanti più che altro dall'utilizzo delle stesse location di gioco.
I quattro personaggi sono caratterizzati in maniera netta e ognuno offre delle caratteristiche particolari che lo distinguono dagli altri. Inoltre entrambi abbracciano la tenebra utilizzando delle particolari armi “demoniache” che rendono l'esperienza molto diversifica rispetto a chi sceglieremo. Non sono presenti i classici livelli di crescita del personaggio, anche se, é comunque possibile all'inizio e in determinati punti del livello potenziare il nostro personaggi in alcune delle sue abilità similmente a come avviene con Jackie durante la campagna singolo giocatore.
Inutile negare che, vista l'esigua longevità della campagna, questa modalità di gioco diventa un vero e proprio valore aggiunto, contribuendo ad aumentare in maniera sensibile il monte ore che si potranno spendere sul titolo.
L'ARTE DEL FUMETTO
Concludiamo la nostra analisi parlando ovviamente del particolarissimo comparto tecnico. Come vi abbiamo già illustrato nei nostri precedenti hands on, la stile grafico utilizzato dagli sviluppatori di Digital Extremes é molto particolare ed é stato denominato “ noir style”. Questa scelta fa assomigliare i personaggi e i livelli di The Darkness 2 a delle vere e proprie tavole interattive. Andando a spulciare i dettagli si possono persino vedere i segni che vengono tipicamente lasciati dai disegnatori che usano chine e matite per comporre la tavola. Il tutto é accompagnato da una cura nei dettagli, un level design ispirato e dei validi effetti di contorno, che tutti insieme contribuiscono a regalare davvero la sensazione di stare assistendo ad un affresco in movimento. Apprezzabile é anche l'ottimizzazione del titolo che anche nelle situazioni più concitate non accenna la minima fatica, restituendo così al giocatore un frame rate davvero solido.
Un peccato quindi che gli sviluppatori abbiano deciso di non sbizzarrirsi nel numero di location che associate alla poca longevità della trama diventano i due freni inibitori principali che purtroppo non riescono a lanciare il titolo nell'Olimpo dei videogiochi. Più che discreto risulta il comparto audio con una buona campionatura di suoni ed effetti, amplificati dalla potenza di chi possiede un impianto 5.1 in casa. Buono anche il doppiaggio che pur non arrivando agli ottimi livelli di quello inglese, risulta tutto sommato godibile. Ci sentiamo di fare un vero plauso al doppiatore della "Tenebra", che é quasi riuscito ad eguagliare la follia vocale di Mike Patton.
In definitiva quindi non possiamo che promuovere The Darkness II, il gioco é estremamente valido, divertente e coinvolgente, nonostante il netto cambio di rotta nello stile del gameplay. Se siete fan del fumetto, o avete apprezzato il primo capitolo potete comprarlo ad occhi chiusi. Tutti gli altri giocatori, se amano gli sparatutto, in questo titolo potrebbero trovare davvero pane per i loro denti. Consigliato.
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DARKLING, SCELGO TE!
Fortunatamente sul campo di battaglia non dovremo combattere in solitudine, ma saremo aiutati dal nostro fidato Darkling, altro gentile omaggio dei poteri delle Tenebre. A differenza del primo capitolo, il mostriciattolo, é unico e dotato di un intelligenza artificiale che lo rende estremamente autonomo nelle scelte. Nessun ordine da impartire, ma un valido aiuto per distrarre i nemici o ucciderli direttamente. Inoltre, per valorizzare ancora di più questa figura, gli sviluppatori hanno inserito delle sezioni in cui potremo utilizzarlo in prima persona. Sezioni, che cambiano totalmente l'approccio al titolo, dato che le meccaniche strizzano palesemente l'occhio a quelle rese famose dai titoli stealth. Potremo infatti infilarci in stretti cunicoli e prendere alle spalle i nemici per ucciderli. Niente di trascendentale, ma un ottimo modo per spezzettare l'azione di gioco.
Tutte le azioni che vi abbiamo appena descritto, sia per quanto riguarda il Darkling che Jackie, porteranno ad un remunerazione sotto forma di punti di esperienza. Questi serviranno all'interno della “shrine well”, una sorta di labirinto circolare diviso in quattro sezioni che servirà a potenziare Jackie, le armi, il darkling e sbloccare dei nuovi poteri di tenebra. Per aumentare sensibilmente il numero di punti esperienza potremo trovare sparse nei meandri dei livelli delle reliquie. Queste avranno la duplice funzione di elargirci un sacco di punti da spendere e di arricchire i pezzi da collezione che Jackie custodisce nella sua dimora.
Proprio la dimora fungerà da punto di connessione tra un livello e l'altro. In questo luogo potremmo parlare con i nostri scagnozzi, giocare a due mini giochi, esaminare le reliquie nascoste - scoprendo nozioni sui precedenti host della Tenebra - o semplicemente girovagare e interagire in maniera del tutto futile con un sacco di oggetti presenti nell'appartamento.
IN QUATTRO É PIÙ DIVERTENTE
Ad affiancare la modalità singolo giocatore ci sarà una modalità cooperativa multigiocatore fino a quattro contemporaneamente. Questa variante di gioco chiamata Vendetta ci vedrà vestire i panni di quattro mercenari al soldo della famiglia Franchetti assoldati per risolvere delle questioni abbastanza scottanti. La storia viaggia parallela a quella di Jackie e pur rimanendo abbastanza distacca offre dei punti di contatto, derivanti più che altro dall'utilizzo delle stesse location di gioco.
I quattro personaggi sono caratterizzati in maniera netta e ognuno offre delle caratteristiche particolari che lo distinguono dagli altri. Inoltre entrambi abbracciano la tenebra utilizzando delle particolari armi “demoniache” che rendono l'esperienza molto diversifica rispetto a chi sceglieremo. Non sono presenti i classici livelli di crescita del personaggio, anche se, é comunque possibile all'inizio e in determinati punti del livello potenziare il nostro personaggi in alcune delle sue abilità similmente a come avviene con Jackie durante la campagna singolo giocatore.
Inutile negare che, vista l'esigua longevità della campagna, questa modalità di gioco diventa un vero e proprio valore aggiunto, contribuendo ad aumentare in maniera sensibile il monte ore che si potranno spendere sul titolo.
L'ARTE DEL FUMETTO
Concludiamo la nostra analisi parlando ovviamente del particolarissimo comparto tecnico. Come vi abbiamo già illustrato nei nostri precedenti hands on, la stile grafico utilizzato dagli sviluppatori di Digital Extremes é molto particolare ed é stato denominato “ noir style”. Questa scelta fa assomigliare i personaggi e i livelli di The Darkness 2 a delle vere e proprie tavole interattive. Andando a spulciare i dettagli si possono persino vedere i segni che vengono tipicamente lasciati dai disegnatori che usano chine e matite per comporre la tavola. Il tutto é accompagnato da una cura nei dettagli, un level design ispirato e dei validi effetti di contorno, che tutti insieme contribuiscono a regalare davvero la sensazione di stare assistendo ad un affresco in movimento. Apprezzabile é anche l'ottimizzazione del titolo che anche nelle situazioni più concitate non accenna la minima fatica, restituendo così al giocatore un frame rate davvero solido.
Un peccato quindi che gli sviluppatori abbiano deciso di non sbizzarrirsi nel numero di location che associate alla poca longevità della trama diventano i due freni inibitori principali che purtroppo non riescono a lanciare il titolo nell'Olimpo dei videogiochi. Più che discreto risulta il comparto audio con una buona campionatura di suoni ed effetti, amplificati dalla potenza di chi possiede un impianto 5.1 in casa. Buono anche il doppiaggio che pur non arrivando agli ottimi livelli di quello inglese, risulta tutto sommato godibile. Ci sentiamo di fare un vero plauso al doppiatore della "Tenebra", che é quasi riuscito ad eguagliare la follia vocale di Mike Patton.
In definitiva quindi non possiamo che promuovere The Darkness II, il gioco é estremamente valido, divertente e coinvolgente, nonostante il netto cambio di rotta nello stile del gameplay. Se siete fan del fumetto, o avete apprezzato il primo capitolo potete comprarlo ad occhi chiusi. Tutti gli altri giocatori, se amano gli sparatutto, in questo titolo potrebbero trovare davvero pane per i loro denti. Consigliato.