The Devil Inside

The Devil Inside
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E visto che la barra del mana non si allunga di un millimetro, spesso e volentieri vi ritroverete a secco dopo 3 o 4 colpi (di cui magari qualcuno non andato a bersaglio visto che il puntamento a volte non é precisissimo), con risultati disastrosi per la vostra salute. Deva inoltre può volare, ma il 99% delle volte vi dirà che non può/non vuole, per cui la funzione risulta al fan fine quasi inutile, se non per superare certi passaggi obbligati. Il risultato é che dopo un tot di prove vi ritroverete quasi esclusivamente ad usare Dave, che é molto più divertente da impersonare. Il suddetto non può dunque usare magie ma col tempo avrà a disposizione un arsenale di tutto rispetto: all'iniziale pistola faranno seguito fucili, mitra, lanciagranate, balestre, lanciafiamme ed altri simpatici mezzi di devastazione. Il sistema di puntamento é semplice da capire ma richiede un certo apprendimento prima di essere padroneggiato appieno: ogni arma ha un mirino laser per puntare i nemici, peccato che sparando in posizione eretta a Dave tremi la mano, per cui le prime volte sparerete parecchi colpi a vuoto (é solo questione d'abitudine, comunque). Per questo é stata introdotta la possibilità di sparare da accucciati; in questo modo potrete prendere tranquillamente la mira, a patto di non aver nemici anche dietro di voi, nel qual caso sparare il più in fretta possibile (e anche scappare, eventualmente) diventa fondamentale. Per Deva é praticamente la stessa cosa, solo che al posto del mirino compare il simbolo di un pentagramma sul potenziale bersaglio
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Ogni tanto il gioco sarà spezzato dagli interventi dallo studio, con tanto di musichetta e di ballerine sorridenti che applaudono. Bello!

Parlando proprio dei nemici, bisogna dire che il "bestiario" non é affatto male: ci sono parecchi tipi di zombie all'inizio ed una volta entrati nella villa vi ritroverete a che fare con non morti armati di tutto punto che vi daranno parecchio filo da torcere, anche perché alcuni di essi hanno la capacità di aprire le porte (per fuggire, ma soprattutto per tendervi imboscate...). Gli amanti del "gore" non avranno di che lamentarsi. L'uccisione di un non morto é resa particolarmente piacevole dal fatto che, un po' come in Soldier of Fortune, il corpo nemico reagirà in maniera differente a seconda della zona interessata. Il risultato é estremamente "splatter" con gambe, braccia e teste che volano via con sbuffi di sangue "che sono una bellezza". Il colpo alla testa soprattutto é decisamente spettacolare, non solo perché vi permette di uccidere, se ravvicinato, (quasi) qualunque nemico in un colpo solo, ma anche perché spesso il cameraman che ci segue (mediamente ed inspiegabilmente snobbato dalle creature) opererà un fermo immagine "alla Matrix" con tanto di cambi di inquadrature, per la gioia del finto pubblico che esploderà in fragorosi applausi
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The Devil Inside

Luci ed ombre, dunque. Tirando le somme, devo dire che il bilancio finale resta in ogni caso decisamente positivo. Il gioco è senz'altro "solido", per merito della sua impostazione inusuale (non certo per la trama), ma soprattutto perché la struttura si appoggia su un gameplay ormai consolidato ed apprezzato dal pubblico. L'atmosfera generale, che resta quasi sempre tesa al punto giusto nonostante gli interventi di pubblico e presentatore, la quantità notevole di armi ed incantesimi, la varietà dei mostri e, lo ripeto, un'architettura delle stanze finalmente un minimo plausibile, rendono l'esplorazione piacevole e stimolano decisamente il proseguimento dell'avventura. Resta il rammarico per come è stato implementato il sistema delle telecamere, soprattutto per quanto riguarda la visuale da dietro, che pur essendo notevolmente più elastica delle telecamere fisse alla Resident Evil (permettendo quindi una completa fruibilità degli ambienti), rischia molte volte sia di farvi venire il mal di mare, a causa di una non ottimale taratura del movimento dello sguardo dei personaggi, sia di farvi morire o di sprecare inutilmente munizioni perché il mirino è coperto dalla vostra stessa persona.
Poco convincente anche la figura di Deva, il cui utilizzo si rivela decisamente più monotono della sua controparte maschile. Una parte grafica decisamente ben curata (anche se il bad clipping a volte è imbarazzante) ed un sonoro azzeccato (anche se alla lunga forse monotono), completano il tutto. Se avete amato Resident Evil e vi piacciono i survival horror, Devil Inside è un titolo senz'altro consigliato (e per certi aspetti qualitativamente superiore al blasonato titolo Capcom), che vi ripagherà indubbiamente della spesa. Se invece il sangue vi impressiona e/o cercate un'avventura dinamica innovativa, ricca di enigmi e momenti di riflessione, lasciate pure perdere. Un'ultima cosa. Nel caso propendeste per l'acquisto, vi consiglio di dare prima un'occhiata al box dell'hardware, visto che il motore grafico non è proprio il massimo della leggerezza...