The Disney Afternoon Collection

The Disney Afternoon Collection

Se Thimbleweed Park ha aperto una finestra nostalgica sul nostro passato videoludico, ed i trentenni capiranno di cosa parlo, anche Capcom ha deciso di fare la sua mossa in termini di ricordi, pubblicando sulle console multipiattaforma una collection contenente le versioni rimasterizzate di sei giochi Disney, pubblicati appunto dalla software house durante l’era del NES.

Tanti ricordi sulla sottile linea dei feels facili, con tanto di visualizzazione in 4:3 e grafica 8bit che tanto ci ha rapito, pomeriggi dopo pomeriggi, nei passati anni ’90.

The Disney Afternoon Collection

Come ai Vecchi Tempi!

C’era una volta il NES, la maggior parte dei ragazzi si chiudeva dentro casa per giocarci ed in compagnia, perché quella valeva più di tutto, ci si trovava ad affrontare una serie di avventure epocali che ti rapivano al punto di alzare la testa, ore dopo, per scoprire che la cena era già pronta in tavola. Erano i tempi del “ti fermi a dormire da me”, conditi da quella rosa di giochi platform, frustranti a più non posso, che ti tenevano sveglio fino a tardi.

Il caso Capcom è solo uno dei tanti, sia ben chiaro. Ma in quel filone disneyano abilmente asservito alle dinamiche videoludiche del tempo, trovavamo titoli della risma di DuckTales, Darkwing Duck, Chip ‘n Dale Rascue Rangers e molti altri. Con la collezione servita su un piatto d’argento all’interno del mercato videoludico, l’intenzione è certamente quella di invogliare le nuove generazioni a farsi un’idea di com’erano i videogames al tempo, unendo intelligentemente la passione del giocatore di vecchia data che prova piacere a rivivere determinati ricordi, senza però dover necessariamente ripescare il NES dalla cantina (oppure comprarlo ex-novo).

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L’intenzione è delle più nobili, inutile girarci intorno, ed ovviamente la terminologia del rimasterizzato vuole riferirsi soltanto all’adattamento grafico su schermo, che non subisce variazioni come visto in titoli più complessi (vedesi Monkey Island oppure proprio DuckTales: Remastered), rimanendo fedele alla sua configurazione d’origine per lasciare gameplay e grafica intatti.

E nel corso di questi sei capitoli, uno più bello dell’altro nella loro goliardica originalità, ritroviamo un po' quelle sensazioni contrastanti che accoppiavano una velocità incalzante, insieme ad una frustrazione benevola che prevedeva pochissimi checkpoint avanzati. Se morivi, ricominciavi. Ed i famosi “Continue”, insieme alle fugaci vite ridotte all’osso, non facevano altro che enfatizzare il mood, infierendo sul giocatore con un ritmo sempre più incalzante che richiedeva manualità e tempistiche praticamente perfetti.

Pensare che un gioco come DuckTales, o Darwing Duck, possa essere giocato tranquillamente dalle generazioni odierne, pensando anche ai più piccoli, fa un po' sorridere, perché l’anima hardcore di giochi simili ha perso mordente in favore di un’immediatezza, e semplicità, che adesso si manifesta con difficoltà ultra facili e game over alla prova dei fatti inesistenti.

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Sei Giochi per Domarli Tutti

Quando Paperon de’ Paperoni ha deciso di girare il mondo per ricercare tesori dal valore inestimabile, con la famosa serie di cartoni DuckTales, non poteva certo mancare un gioco a tema che ne riprendesse le vicende. Ed infatti con DuckTales e DuckTales 2, il giocatore può rivivere il brivido impersonando appunto l’avaro papero, facendo uso smodato del suo bastone da passeggio come “trampolino” per saltare gli ostacoli e sconfiggere i nemici. Il termine “pogo stick” vi dice nulla?

Da giungle tropicali a zone più cittadine, le avventure acquistano un concept più metropolitano grazie a Darkwing Duck, essenzialmente un run’n’gun dove bisogna sfruttare appigli e sporgenze mentre si spara, a più non posso, contro nemici pronti a farvi la pelle senza nemmeno salutarvi da lontano. In questo gioco comparivano meccaniche più elaborate, il nostro alter-ego può pararsi con il mantello e sparare con la sua pistola, alternando anche diversi tipi di munizioni a seconda delle necessità.

Avanzando nella collection troverete anche Chip’n Dale Rescue Rangers 1 e 2, altra avventura platform decisamente tosta che vede, come protagonisti, i due scoiattoli Cip e Ciop. Anche in questo titolo si salta continuamente, cercando di evitare i nemici mentre gli si tira addosso qualsiasi cosa, da mele giganti a casse di legno. Tra l’altro, come non citarvelo, in queste due particolari avventure è possibile giocare in co-op, giusto per rendere più pepata e divertente l’esperienza.

La panoramica dei giochi presenti si chiude con TaleSpin, titolo dove era possibile incontrare i personaggi de Il Libro della Giungla in una serie episodica nei cieli di Cape Suzette. Simpatico nel gameplay, grazie alle sue dinamiche action un po' shoot’em up, ma terribilmente difficile per via del suo sistema a due direzioni, che permetteva all’aero di Baloo di invertire la rotta andando avanti e indietro.

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Elementi Extra Cercasi

Nel caso di questa collezione, ovviamente, non potevano mancare alcuni elementi extra a corredo. Il primo che più farà gola ai novizi del genere è la funzione Rewind, essenzialmente una vera e propria manna dal cielo che permette al giocatore di riavvolgere il tempo, rendendo quindi meno frustrante la permanenza in game così da mettere una pezza ad alcune azioni sbagliate. Una scelta più che intelligente, capace quindi di coinvolgere l’utente medio ad un titolo tipicamente vecchia scuola.

Vengono inoltre inserite due modalità extra, come la Modalità a Tempo e la Battaglia Boss, che non brillano certo per originalità ma dettano un’impronta più social, considerato che i risultati vengono pubblicati su una ladder online a disposizione di tutti.

The Disney Afternoon Collection

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7

Voto

Redazione

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The Disney Afternoon Collection

Il titolo riesce sicuramente a fare il suo sporco lavoro grazie ad una riedizione piuttosto fedele, che lascia quindi trasparire la voglia di riprodurre i titoli nella loro forma, tranne per qualche extra che apre uno spiraglio ad un’utenza più eterogenea. Certo, se avessero fatto un’operazione restauro tipo Monkey Island: Special Edition, ne avremmo viste delle belle!

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