The Dukes of Hazzard: Racing for Home

di Redazione Gamesurf
Colpa di intermezzi animati da dimenticare, di un doppiaggio ridicolo e di un orribile copione. Anche la longevità é bassina, perché le missioni, per quanto numerose, risultano tutt'altro che variegate e, soprattutto, alla breve stancano, visto che già dopo qualche stage di gioco si finisce per conoscere a menadito la conformazione di quel benedetto sterrato, nonché l'ubicazione di tutti i suoi power-up. Correre, correre, correre. Questo é lo scopo di ogni "missione", e c'é ben poco di pensereccio in questa indiscriminata gara di velocità. Peccato, perché una leggendaria serie televisiva come quella di Hazzard si sarebbe meritata una controparte digitale di ben altra caratura. Ma così non é stato. E quello che più dispiace é che l'uscita di questo gioco é stata attesa freneticamente per più di un anno da una consistente nicchia di appassionati. Va beh, sarà per un'altra volta. Magari per un gestionale di tavola calda intitolato "Alice"...