The Dukes of Hazzard: Racing for Home
di
Redazione Gamesurf
Pure la grafica del gioco in sé delude parecchio. Una mezza texture per lo sfondo (neanche la Simulmondo con Millemiglia...) e un percorso sterrato spartano, sempre uguale, e caratterizzato da accostamenti cromatici quanto mai arditi. Sovente non si capisce dove vada a continuare la carreggiata, e i colori dello sterrato sortiscono un bislacco effetto "quadro 3D, osservate e scoprite il disegno". Ricordate Hardcore 4X4 della Gremlin? Ecco, qui siamo messi peggio
I pochi minuti da dedicare a ogni missione sono spesso un bel collaudo per i nervi del giocatore, che si mangerà letteralmente i gomiti più e più volte, a causa di una programmazione maldestra e un fattore divertimento che tende allo zero barrato. Il gioco é questo, stage dopo stage. A dar colore alle nostre corse ci saranno giusto dei timidi ed inutili trampolini da imboccare per spiccare il volo, nonché immancabili power-up quali l'olio per seminare i pulotti, la nitroglicerina, le frecce per l'arco, le riparazioni istantanee, qualcosa di nuovo, un gioco, del cioccolato. Bisogna dire che questi gadget non sono altro che inutili palliativi (per quanto simpatici), e non elevano granché l'esperienza di gioco, proprio perché in questo titolo c'é di base una quasi assoluta mancanza di giocabilità. Difficile fare miracoli quindi. Non c'é nemmeno da gioire parlando di comportamento della vettura su strada. Non si ha mai l'impressione di controllarla veramente, ma al massimo... come dire... di "influenzarla" ecco. Testacoda e ribaltamenti sono tanto frequenti quanto incoerenti, e la fisica della vettura fa rimpiangere anche quella di Test Drive 6. E non risolleva granché il morale il fatto di poter utilizzare più auto mutuate dalla serie TV
Non si riesce a comprendere il motivo dell'esistenza di un gioco del genere. In una categoria così sovraffollata di titoli, spesso anche molto buoni, DOH ha tutte le carte in regola per farsi ricordare come uno dei punti più bassi mai raggiunti nel suo genere. Nessun aspetto si salva, ma é l'impressione di sciattezza nella programmazione a dar veramente fastidio. Forse i programmatori contavano di far breccia nel cuore degli aficionado con un gioco che, per associazione d'idee, avrebbe dovuto far tornare alla mente i tanti bei ricordi di un'infanzia passata a Girelle e Billy? E' probabile. Ma d'altronde questo titolo non é consigliabile nemmeno al fan più sfegatato della serie televisiva, che anzi, proprio per rispetto di quest'ultima, dovrebbe tenersi ben alla larga da questo gioco. La licenza della serie é sfruttata davvero male, e i personaggi che abbiamo conosciuto e amato in TV qui risultano irriconoscibili. Sembra quasi di essere tornati ai tie-in pseudo-apocrifi della Ocean (ricordate Last Action Hero, Demolition Man e Dracula?)
I pochi minuti da dedicare a ogni missione sono spesso un bel collaudo per i nervi del giocatore, che si mangerà letteralmente i gomiti più e più volte, a causa di una programmazione maldestra e un fattore divertimento che tende allo zero barrato. Il gioco é questo, stage dopo stage. A dar colore alle nostre corse ci saranno giusto dei timidi ed inutili trampolini da imboccare per spiccare il volo, nonché immancabili power-up quali l'olio per seminare i pulotti, la nitroglicerina, le frecce per l'arco, le riparazioni istantanee, qualcosa di nuovo, un gioco, del cioccolato. Bisogna dire che questi gadget non sono altro che inutili palliativi (per quanto simpatici), e non elevano granché l'esperienza di gioco, proprio perché in questo titolo c'é di base una quasi assoluta mancanza di giocabilità. Difficile fare miracoli quindi. Non c'é nemmeno da gioire parlando di comportamento della vettura su strada. Non si ha mai l'impressione di controllarla veramente, ma al massimo... come dire... di "influenzarla" ecco. Testacoda e ribaltamenti sono tanto frequenti quanto incoerenti, e la fisica della vettura fa rimpiangere anche quella di Test Drive 6. E non risolleva granché il morale il fatto di poter utilizzare più auto mutuate dalla serie TV
Non si riesce a comprendere il motivo dell'esistenza di un gioco del genere. In una categoria così sovraffollata di titoli, spesso anche molto buoni, DOH ha tutte le carte in regola per farsi ricordare come uno dei punti più bassi mai raggiunti nel suo genere. Nessun aspetto si salva, ma é l'impressione di sciattezza nella programmazione a dar veramente fastidio. Forse i programmatori contavano di far breccia nel cuore degli aficionado con un gioco che, per associazione d'idee, avrebbe dovuto far tornare alla mente i tanti bei ricordi di un'infanzia passata a Girelle e Billy? E' probabile. Ma d'altronde questo titolo non é consigliabile nemmeno al fan più sfegatato della serie televisiva, che anzi, proprio per rispetto di quest'ultima, dovrebbe tenersi ben alla larga da questo gioco. La licenza della serie é sfruttata davvero male, e i personaggi che abbiamo conosciuto e amato in TV qui risultano irriconoscibili. Sembra quasi di essere tornati ai tie-in pseudo-apocrifi della Ocean (ricordate Last Action Hero, Demolition Man e Dracula?)
The Dukes of Hazzard: Racing for Home
The Dukes of Hazzard: Racing for Home
Il gioco non convince sotto nessun aspetto, e nemmeno si impegna di rendersi piacevole da giocare. E' mal programmato, noioso e ben poco divertente. Se costasse un quinto del suo prezzo, con un bel po' di buona volontà potrebbe rendersi almeno "sopportabile", ma non è così. Un titolo del genere farebbe irritare non poco lo Zio Jesse, quindi meglio risparmiare il centone ed investirlo in qualcosa d'altro. Anche i fanatici della serie televisiva si tengano alla larga da questo titolo, che comunque non ha niente da spartire con essa. In sintesi, DOH non merita l'acquisto (si era capito?).